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"Alzatevi e levate il capo"
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Dal Vangelo di Luca, capitolo 21, vers.
da 25 a 28 e da 34 a 36
25Vi saranno segni nel sole, nella luna
e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia
per il fragore del mare e dei flutti, 26mentre gli uomini
moriranno per la paura e per l`attesa di ciò che
dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli
infatti saranno sconvolte.
27Allora vedranno il Figlio dell`uomo
venire su una nube con potenza e gloria grande.
28Quando cominceranno ad accadere queste
cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra
liberazione è vicina».
34State bene attenti che i vostri cuori
non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni
della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso;
35come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro
che abitano sulla faccia di tutta la terra.
36Vegliate e pregate in ogni momento, perché
abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve
accadere, e di comparire davanti al Figlio dell`uomo».
il signore viene in questo tempo
difficile e confuso
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Un mondo disordinato, carico di violenza
Stiamo vivendo tempi difficili. Il terrorismo
continua a seminare vittime innocenti in tante parti del
mondo, come a Istanbul dove gli ebrei sono stati uccisi
mentre pregavano nelle sinagoghe. Le situazioni di grave
tensione continuano in Iraq, in Terra Santa, in vari paesi
latino americani o africani. Stiamo vivendo tempi difficili
in un mondo disordinato, dove la violenza e il terrorismo
si abbattono sugli innocenti.
Questa situazione porta a guardare con
più diffidenza le persone e i gruppi religiosi o
sociali diversi da noi. Il terrorismo rende tutti più
spaventati e diffidenti verso gli altri. La paura degli
altri fa chiudere le porte senza guardare chi sta avvicinandosi.
Quando il mondo si fa confuso e la vita si fa più
insicura, la gente sente il bisogno di difendersi dagli
altri, dagli stranieri, dai diversi, da quelli che sembrano
più pericolosi, da quelli che sono poveri.
Dio non è rassegnato di fronte
al male
E così facilmente si rinuncia a
sperare in un mondo migliore, meno povero, meno duro, meno
in accogliente. Sotto la spinta della difficoltà,
consigliati dalla paura o da esperienze negative, tanti
uomini e donne si chinano rassegnati e rinunciano a sperare.
Ma Dio non rinuncia a sperare sugli uomini
e sulle donne di questo mondo. Non ha rinunciato di fronte
alla forza del male, alla durezza degli uomini, alla violenza
delle situazioni. Dio non si è rassegnato. E la Chiesa,
comunicando il Vangelo, ricorda a tutti che Dio non si è
rassegnato.
LAvvento: qualcosa e qualcuno
stanno per venire
In questo periodo dellanno, si proclama
un tempo particolare, detto Avvento. Questo è il
tempo dellAvvento, che vuol dire che qualcosa e qualcuno
stanno per venire. In un tempo difficile come il nostro,
il Vangelo ci invita a drizzarci, alzare la testa in segno
di speranza. I credenti nel Signore Gesù, i cristiani,
più che alla paura sono chiamati alla speranza: Vi
sarà sulla terra angoscia di popoli in ansia per
il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno
per la paura
Quando cominceranno ad accadere queste
cose alzatevi e levate il capo (Luca 21, 25-26.28).
Sì, perché Dio sta per venire.
E verrà con il Natale, quando nasce a Betlemme in
una mangiatoia. Il tempo dellAvvento prepara il Natale.
E lo prepara nella vita, nella storia, tra di noi. Lo prepara
attraverso tanti incontri che ci portano accanto a chi è
solo e disperato; chiamando e parlando al cuore di chi cerca
una risposta alle domande che si porta dentro; tendendo
lorecchio alle voci che vengono da lontano: le voci
di chi è nel braccio della morte isolato da tutti;
le voci di chi vive nella guerra da anni e chiede aiuto.
Non lasciatevi prendere dalla mentalità
intossicante del mondo
A gente cha ha paura, che si è
rassegnata, che ha chiuso la porta, che è arrabbiata,
che ha dimenticato, che ha abbandonato la speranza, che
non vive più lamore
il Vangelo si rivolge
loro e dice: non lasciatevi prendere dalla mentalità
intossicante del mondo: state bene attenti che
i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze
e affanni della vita (v.34).
Le preoccupazioni della vita rappresentano
un pericolo molto comune, che rischia di farci perdere di
vista lessenziale, di appesantire il cuore. Esse possono
spegnere la speranza, farci chinare il capo su noi stessi
e non vedere un futuro diverso per questo mondo. Ma quando
si apre il Vangelo e si comincia ad ascoltare, comincia
lAvvento. Celebrate lAvvento
esorta san Bernardo con viva gioia per il dono
che vi viene fatto e con profonda riconoscenza per lamore
che vi viene dimostrato (Discorso 4 sullAvvento).
Gli uomini e le donne non sono abbandonati
in tempi difficili. Il Vangelo dellAvvento ci dice
che il regno dei cieli sta venendo, anzi è vicino:
quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi
e levate il capo, perché la vostra liberazione è
vicina (v.28). Il regno di Dio non è lontano
dalle situazioni di dolore. Non è lontano dai cuori
disperati e rassegnati. Non è lontano anche dagli
uomini e dalle donne che sono presi da sé.
La forza che viene dalla preghiera
La preghiera dà la forza di sfuggire
alla rassegnazione, alla paura, essa ci permette di stare
in piedi dinanzi al Signore nella certezza che egli viene
in mezzo a noi: vegliate e pregate in ogni momento
perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò
che deve accadere (v. 36).
LAvvento è un tempo di lettura
della Scrittura e di preghiera. Ogni giorno apriamo il libro
delle Scritture che ci guida verso il Signore. La Bibbia
è la lucerna dellAvvento, anche attraverso
giorni difficili o bui. E il Signore ci farà crescere
e abbondare nellamore vicendevole e verso tutti
(1 Tessalonicesi 3,12), ci libererà dalla concentrazione
su noi stessi e rinnoverà il nostro amore per gli
altri, ci libererà dai soliti pensieri, dalle solite
abitudini, ci donerà un atteggiamento diverso verso
gli altri, una attenzione e un affetto nuovo per loro.
Questo è tempo non solo di rinnovamento
del nostro cuore, ma è un tempo che rinnova anche
il desiderio di comunicare a tutti la buona notizia dellAvvento,
rinnova il desiderio di comunicare il Vangelo. Cè
un nuovo appuntamento che il Signore dà a noi e che
vogliamo estendere agli altri: quello dellincontro
con lui nel Natale, il Natale di Gesù, piccolo e
indifeso, che viene a incontrare tutti noi, con i poveri
al primo posto. Viene a mangiare e a far festa assieme a
tutti quelli che sono sempre messi ai margini della vita.
Lasciamo che questo Avvento liberi in
ciascuno nuove energie di amore, ci liberi dal peccato della
rassegnazione e ci apra alla gioia del suo Avvento fra gli
uomini.
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