festa di san Biagio
 

festa di san Biagio

















Il 3 febbraio ricorre la festa di san Biagio, vescovo di Sebaste, in Armenia, a Nord della Turchia.
È vissuto nei primi secoli, tra la fine del III e l’inizio del IV secolo, durante una delle ultime violente persecuzioni dell’impero romano contro i cristiani.
È morto martire per la fede decapitato, sotto l’imperatore Licinio (307-323).

Prima di diventare vescovo si racconta che fosse medico. Di qui il ricorrere a lui non solo per la cura spirituale ma anche per la cura dai mali fisici. Dopo il suo martirio, il culto a san Biagio si è diffuso in tutto il mondo cristiano. A distanza di diciassette secoli, il santo è molto venerato in tante parti del mondo, specialmente in Europa.
Si ricorre a san Biagio soprattutto per la protezione contro i mali di gola.


antica icona russa (sec.XVI) raffigurante san Biagio
rifugiato tra le montagne durante la persecuzione

Nella nostra chiesa parrocchiale si conserva una antica statua del Santo, precedentemente venerata nella vicina chiesetta di san Biagio Maggiore, all’inizio della via san Gregorio Armeno, chiesa attualmente chiusa e in attesa di restauro.

La fedeltà di san Biagio al popolo che gli era stato affidato non viene meno nemmeno durante il periodo in cui - prima di essere scoperto - viveva nascosto tra le montagne dell’Armenia.
Prima di essere martire il vescovo Biagio è stato pastore del suo gregge, si è preso cura amorevolmente della sua gente, annunciando il Vangelo e manifestando l’amore e la misericordia del Signore con la sua vita.

Ancora oggi san Biagio parla al cuore di ogni cristiano, perché sul suo esempio ciascuno si sforzi di essere membro vivo di una Chiesa che vuole essere, sempre di più, vicina alle persone, specialmente a quelle più deboli e tenute in disparte, nella società di oggi.



antica statua lignea
di san Biagio conservata
nella chiesa parrocchiale