parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 29/01/12

4a Domenica tempo Ordinario/B
   

Letture: Deuteronomio 18, 15-20; salmo 94; 1 Corinzi 7, 32-35; Marco 1, 21-28.

 


"Taci! Esci da lui"

Dal Vangelo di Marco capitolo 1 versetti da 21 a 28.

21Giunsero a Cafàrnao e subito Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, insegnava. 22Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.

23Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, 24dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».

25E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». 26E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.

27Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».

28La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

il vangelo sia la parola autorevole nella nostra vita

Una parola “vera”, “altra”, diversa dalle tante parole che sentiamo

Veniamo da un’altra settimana vissuta in mezzo a tante parole che ci raggiungono: parole scritte sui tanti giornali, parole scritte attraverso il mondo digitale, parole attraverso la radio e la televisione, parole che ci diciamo gli uni gli altri, a volte parole urlate che si sovrappongono le une alle altre. Sono tante le parole che ci raggiungono che spesso finiamo per non dare ad esse alcun peso. Oppure le ascoltiamo e dopo poco le abbiamo già dimenticate.

È facile ritrovarsi storditi e confusi, a volte con pensieri e idee contrastanti che convivono dentro di noi. Possiamo dire: tante voci, tanti maestri e alla fine nessun vero maestro da prendere sul serio.

In questa realtà, nella situazione che ognuno di noi vive, l’incontro della domenica che ci vede insieme nella santa liturgia, irrompe con una chiarezza e una forza che può liberarci dallo stordimento e dalla confusione, una parola che ha la capacità di fare chiarezza dentro di noi, di sviluppare pienamente la vocazione di ogni uomo ed ogni donna all’incontro, alla comunione, alla fraternità, a vivere insieme in pace.

La chiesa dove ci raduniamo è la nostra nuova sinagoga

È la parola del Vangelo che libera dalla cultura dell’individualismo, della divisione e della conseguente indifferenza. Questo è il motivo che ci fa ritrovare insieme nelle domeniche: metterci in ascolto della parola del Signore che non si confonde con le tante voci che finiscono per lasciare le cose come stanno.

Gesù, dopo il battesimo ricevuto da Giovanni Battista e dopo un periodo di preghiera e riflessione nel deserto della Giudea, torna in Galilea. Non si ferma però a Nazareth ma sceglie come sua dimora Cafarnao, una città collocata lungo un’arteria importante che congiungeva due grandi centri urbani, Tolemaide e Damasco.

A Cafarnao subito comincia a frequentare tutti i sabati la sinagoga. La sua parola colpisce subito, tutti notano che è diversa da quella degli esperti della Bibbia che normalmente la spiegavano. La parola di Gesù stupisce, scuote, mette in crisi i pensieri di divisione e di rassegnazione, provoca reazioni.

Il Vangelo: una parola che purifica, libera dalle divisioni e apre all’amore

La reazione di quell’uomo nella sinagoga prigioniero di uno spirito maligno, che si mette a gridare, manifesta la forza purificatrice e liberatrice della parola di Gesù. Lo spirito maligno fa gridare quello che subito dice: “Smettila, basta! Non c’è alcuna relazione fra me e te. Sei venuto a rovinarci? Io so che tu sei il santo di Dio.

Gesù ha il potere di liberare l’uomo, di aprire il nostro cuore alla forza del suo amore, di liberarci dal timore di disturbare gli altri, di osare; egli ha il potere di farci uscire dall’angolino del nostro piccolo mondo e farci inoltrare incontro agli altri.

Il Vangelo di Gesù non è come un calmante che tiene buoni e tranquilli, è una forza di amore che scuote, che libera energie di bene, che sana le ferite delle divisioni fra gli uomini, che riconcilia e unisce.

Una nuova cultura nasce dal Vangelo

Anche noi, se ci lasciamo scuotere dal torpore delle abitudini, possiamo chiederci come fecero quelli che si trovavano nella sinagoga di Cafarnao: Che è mai questo Vangelo? Un insegnamento nuovo dato con autorità, che ha il potere di guarire dalle divisioni, dalla durezza, dalla rassegnazione. Ha il potere di allontanare gli spiriti che soggiogano e fa crescere una nuova cultura, quella della misericordia, della tenerezza, della bontà.

Con coraggio, ciascuno di noi e tutti insieme, ripartiamo dal Vangelo e sperimenteremo la forza di vita che sprigiona, i frutti buoni di una vita riconciliata.

Intenzioni di preghiera

  • Signore Gesù, che non ti sei lasciato intimidire dall’incredulità del mondo, donaci la grazia della perseveranza nel vivere il comandamento dell’amore e la missione del Vangelo.
  • Ti preghiamo, o Signore, per la Chiesa: concedile di vivere la forza della tua Parola che libera dalle tenebre del peccato e chiama alla gioiosa libertà dei figli di Dio e sostieni con il tuo Spirito il papa Benedetto e il nostro vescovo Crescenzio.
  • Ti preghiamo, o Signore, per ciascuno di noi perché accogliendo l’insegnamento autorevole della tua Parola sappiamo comunicare a tutti la beatitudine di essere tuoi discepoli.
  •  Signore, al termine della settimana ti chiediamo di accogliere le invocazioni che sono state a noi affidate. Ti preghiamo per la pace in ogni luogo dove non c’è pace. Veglia o Signore sul mondo intero.
  • Ti preghiamo, Signore, per la Comunità nel mondo: fa che in ogni luogo possiamo comunicare a tanti il tuo Vangelo e vivere l’amicizia verso i nostri fratelli più poveri come una benedizione per la nostra vita