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san Gennaro all'Olmo - Napoli
la Bibbia
Nuovo Testamento
Libro dei Proverbi
 
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Introduzione al Libro dei Proverbi
 
Proverbi

Salomone detta i suoi Proverbi

Il libro dei Proverbi è il più tipico della letteratura sapienziale di Israele. Il libro è una raccolta di raccolte, una collezione di brani diversi per origine e datazione, inquadrati da un prologo e da un epilogo, attribuiti a Salomone, considerato il più grande tra i saggi di Israele.

Il libro, in verità, rappresenta uno sviluppo di parecchi secoli di riflessione sapienziale e in parte dottrinale. Possiamo dire che esso è riconducibile al lavoro dei sapienti e dei maestri di professione.

Come suggerisce il titolo, esso è una raccolta di proverbi, ordinati secondo varie collezioni e intercalati da inni o riflessioni più generali, al cui centrro c'è l'indagine sull'uomo, considerato in se stesso e in tutte le sue relazioni, compresa quella con Dio.

I capitoli 10-29 sono ritenuti un’opera scritta prima dell’esilio, mentre la data di composizione dei capitoli 30-31 è ancora incerta. Il Prologo, che comprende i capitoli 1-9, è posteriore all’esilio. Il libro, presentando molti secoli di riflessione sapienziale, contiene anche uno sviluppo dottrinale che verrà poi anche superato da Gesù, ma non poche parti annunciano già la morale evangelica.

Per essere una collezione di brani diversi è difficile datare il libro; tuttavia le tematiche e altre informazioni recuperate da testi biblici inducono a pensare ai secoli IV-III a. C. quale epoca della stesura finale del libro.