parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione dell' 08/01/12

Battesimo del Signore
   

Letture: Isaia 55,1-11; salmo da Isaia 12; 1Giovanni 5,1-9; Marco 1, 7-11.

 


"Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento"

Dal Vangelo di Marco capitolo 1 versetti da 7 a 11.

Giovanni proclamava:

«Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. 8Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

9Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni.

10E subito, uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba.

11E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».

con gesu' andiamo incontro a tutti con simpatia

La luce di Gesù ha illuminato tanti

Abbiamo visto la luce vera risplendere in questo Natale. E beati noi se ci siamo lasciati inondare da questa luce. Una luce che ha illuminato tanti uomini e tante donne, tanti volti che erano al buio hanno ricevuto questa luce. E la loro vita è stata non solo illuminata, ma riscaldata dall’amore che comunica questa luce.

Una luce che è venuta da Betlemme, che in mezzo a tanti che l’hanno ignorata, ha trovato poveri ed umili che si sono lasciati coinvolgere.

Con la forza dello Spirito Santo Gesù si incammina incontro agli uomini

E oggi, nell’umiltà di un giovane adulto, dopo gli anni vissuti a Nazareth nel silenzio operoso e nella preghiera, lo vediamo mischiarsi nella fila di uomini e donne che accorrono da Giovanni col desiderio di una vita nuova.

Fra di loro c’è quel giovane, il Figlio di Dio, ancora sconosciuto a tutti. Riceve il battesimo di acqua, ma in lui si manifesta la presenza dello Spirito, come un fuoco che lo divora, una energia nuova che lo spinge a percorrere città e villaggi annunciando la venuta del Regno di Dio.

Quelle persone che accorrono da Giovanni in cerca di una vita diversa, ci sono anche oggi. Tanti, anche oggi, sono gli assetati di Dio. Sono persone che cercano un cibo sano e nutriente per la loro vita. Tanti si sono accorti di “spendere denaro per ciò che non è pane, per ciò che non sazia”. E cercano il Signore, cercano chi indichi loro una strada vera.

Un tempo di iniziativa per i cristiani

Viviamo in una società secolarizzata, dove i cristiani sono irrilevanti, ma dove i segni di ricerca di una strada nuova sono evidenti. Tanta gente cerca e c’è bisogno di captare i segnali che da loro vengono: domande, richieste di senso per la propria vita.

Questo tempo, per la Chiesa, per la comunità è un tempo propizio per ripensare al nostro modo di vivere il nostro essere cristiani. I cieli si sono aperti e lo Spirito è disceso sul giovane Gesù venuto da Nazareth. Ma si sono aperti anche su di noi, chiamati a vivere e a camminare con Lui, con Gesù.

Dopo questi giorni di grazia, non possiamo riprendere il nostro cammino in modo scontato. Lo Spirito ci dà sentimenti comuni, ci chiama a vivere in maniera più forte e più larga il senso di famiglia. La festa del battesimo di Gesù è anche la nostra festa, festa della famiglia di Gesù, che rende i battezzati figli e fratelli nello stesso tempo. Riscopriamo la vocazione di figli in questa famiglia che ci chiama a vivere con gioia la fraternità.

Lasciamo che il Signore ci cambi i pensieri e i comportamenti

Il Natale che abbiamo celebrato ha dato avvio ad un nuovo inizio, ad un tempo in cui nutrirci di più, molto di più, dei pensieri del Signore e non dei nostri, seguire le vie che egli ci ha indicato e non le nostre vie. Sono le vie di una grande simpatia umana verso tutti.

Più scendiamo in profondità nella conoscenza di Dio che per amore degli uomini, si fa uomo e più diventiamo capaci di una autentica simpatia e di una vera comprensione per gli uomini e le donne del nostro mondo contemporaneo. C’è un piccolo libro del teologo Olivier Clement dal titolo “Dio è simpatia” che ci fa conoscere la profonda simpatia di Dio per gli uomini tanto da mandarci il suo Figlio per farci conoscere questo amore pieno di simpatia per noi.

L’incontro con i poveri ci ha fatto scoprire la simpatia di Dio per loro e ci ha in qualche modo contagiato. La Parola di Dio ci ha condotto a percorrere le vie di Gesù e ci ha comunicato i suoi sentimenti, la simpatia di Dio per ogni uomo, per ciascuno di noi. Noi che siamo deboli e povere creature. E Dio si appassiona per le deboli e povere creature.

La simpatia di Dio verso gli uomini diventi anche la nostra simpatia

Impariamo dal Signore la sua simpatia per l’uomo. Lo Spirito che al Giordano scende su Gesù e la voce del cielo che ce lo manifesta come il Figlio di Dio, amato, prediletto, può e vuole guidare anche noi a vivere una vita capace di allargarsi a tutti, di accogliere i tanti che sono in cerca di Dio. “Tu chiamerai gente che non conoscevi – ci dice il profeta Isaia - accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano”; e questo “a causa del Signore, tuo Dio, che ti onora”.

Ma tutto questo non è già sotto i nostri occhi? Non è già realtà? Lo Spirito ci ha condotto incontro ai poveri, che ci hanno fatto conoscere la realtà della vita, fuori delle nostre quattro mura; e ci hanno comunicato una forza di amicizia che unisce nella bellezza della famiglia larga del Signore, dove si scopre il nuovo umanesimo che nasce dal Vangelo.

La Parola che il Signore ci rivolge e che continuerà ad accompagnarci nel tempo che ci è dinanzi ci fecondi per una nuova nascita, faccia germogliare in noi, in tutta la comunità, nuove energie da mettere a servizio perché questo decennio sia diverso dal precedente, sia un decennio di incontri e non di scontro. Con la forza dello Spirito siamo chiamati a costruire, un tempo nuovo, a tessere nuovi fili di amicizia che attraversano muri di durezza, di estraneità, di diffidenza e spianano la strada ad una nuova primavera.

Venga presto una stagione di frutti abbondanti

Il Signore chiede che “la parola uscita dalla sua bocca non ritorni a lui senza effetto, senza aver operato ciò che desidera e senza aver compiuto ciò per cui l’ha mandata”. Con gioia, senza timori, senza paura, senza riserve, seguiamo il Signore che inizia il suo viaggio per le vie della Galilea. Sarà lui ad indicarci le Galilee di oggi, a istruirci con la sapienza della sua Parola, e a fare di noi i suoi umili messaggeri. I frutti ci saranno e saranno abbondanti, se ci lasciamo da Lui condurre. La Parola di Dio accolta con umiltà e fiducia, trasformerà noi e il mondo attorno a noi.

Quello che già vediamo c’è bisogno di curarlo, alimentarlo, farlo crescere. Lo Spirito di Dio sia anche per noi come un fuoco che ci spinge ogni giorno a camminare insieme e a lavorare perché venga presto il futuro di Dio, il tempo degli uomini che vivono come suoi figli e perciò tutti fratelli, tutti amati da Lui e perciò tutti amati anche da noi.

Intenzioni di preghiera

  • Ti ringraziamo, o Signore, per il dono del Battesimo: aiutaci ad essere sempre grati del tuo grande amore che ci rende per sempre tuoi figli e che oggi per noi è la grazia di un nuovo inizio.
  • Ti ringraziamo, o Padre, per il dono della tua Parola, che come acqua irrora la storia degli uomini e la nostra vita. Ti preghiamo perché essa non resti in noi senza effetto ma operi secondo la tua volontà.
  • Ti preghiamo, o Signore, per il Papa Benedetto, per il nostro vescovo Crescenzio e per tutta la Chiesa di Dio. Guidala sulle strade del mondo, perché annunci ovunque il Vangelo e orienti il cammino di tutti i popoli verso di te.
  • O Signore, ti presentiamo tutte le invocazioni che sono state affidate lungo questa settimana alla nostra preghiera. Ti preghiamo per la nostra Comunità. Accompagnala nel suo servizio, benedici i frutti del suo lavoro, proteggila da ogni male, custodiscila nell’unità.
  • Perdona, o Signore, l’umanità, perché spesso le sue vie sono lontane dalla tue: disarma gli spiriti violenti e rafforza chi cerca la pace. Ti preghiamo perché si affermi la giustizia e la pace tra le nazioni. Perché gli egoismi, le chiusure, gli interessi di parte cedano il passo alla misericordia e al senso del bene comune.