parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 21/08/11

21a Domenica Tempo Ordinarioi/A

   

Letture: Isaia 22,19-23;  Salmo 137;  Romani 11,33-36; Matteo 16,13-20.

 


"Ma voi, chi dite che io sia?"

Dal Vangelo di Mattteo capitolo 16 versetti da 13 a 20

13Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». 14Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti».

15Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?».

16Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

17E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli.

18E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.

19A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

20Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.

le domande di amore che ci pone il signore

 

Ci ritroviamo insieme per il nostro incontro col Signore, nella Santa Liturgia. La liturgia è il momento intimo degli amici del Signore. Egli vuole stare con noi in maniera intima, allo stesso modo di come quel giorno si trovava riunito nella regione di Cesarea di Filippo, attorniato dai suoi discepoli.

Al Signore piace dialogare con noi: su come oggi gli uomini guardano e vedono lui, e su come noi stessi ci rapportiamo con lui.

Sono le due domande che egli pone ai discepoli e che oggi sentiamo rivolte a noi: 1) che dice la gente di me? 2) E voi che dite e che pensate di me? Chi sono veramente io per voi?

La prima domanda suppone un interesse dei discepoli di Gesù per gli altri, per quello che pensano, per le domande che la gente attorno a noi si pone. Il discepolo di Gesù non può essere indifferente a quello che accade nel mondo di oggi, ai problemi e alle domande dell’uomo di oggi. E ci sono domande che tanti si pongono riguardo a Gesù, alla Chiesa, e a come quelli che dicono di appartenere a Lui, si comportano.

Che cosa pensano gli stranieri quando si vedono rifiutati da coloro che si dicono amici di Gesù. Che cosa possono comprendere di Gesù coloro che sono lontani dalla Chiesa, guardando i nostri comportamenti. Sono tanti coloro che cercano un senso per la loro vita, che si chiedono se Gesù è colui che veramente può essere colui che salva da una vita banale.

Quella domanda che Gesù fa ai discepoli, è una domanda a noi di interessarci agli uomini del nostro tempo, alle loro domande e difficoltà, ascoltarli, accoglierli in amicizia, aiutandoli e indirizzandoli.

Ma questo si collega alla seconda domanda, quella personale, che Gesù rivolge a ciascuno di noi: ma io, per voi, chi sono veramente?

È una domanda che nasce dall’amore che Gesù ha per ciascuno, una domanda che chiede una risposta di amore a lui, di accoglierlo nella propria vita, perché sia l’amico e il compagno quotidiano di ogni nostro passo.

Simon Pietro, risponde a nome di tutti gli altri discepoli: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”, tu sei Dio che si è fatto presente in mezzo a noi. Non è una risposta teorica quella di Simon Pietro, è vedere in Gesù il Figlio di Dio che si è fatto uomo, per stare accanto a noi.

Gesù stesso gli spiega che questa comprensione viene da Dio stesso che apre al suo mistero di amore coloro che si affidano a lui, lo cercano e si mettono in ascolto di lui.

La Chiesa è questo edificio spirituale che unisce a Dio tutti coloro che si aprono a questa conoscenza. E vivere come pietre di questo edificio spirituale ci rende partecipi di quel potere di amore che viene da Dio, che libera dagli egoismi che ci rendono indifferenti agli altri, libera dalla paura di amare con lo stesso amore di Dio. È il potere di un legame che fa vivere in fraternità e in pace, e sconfigge le tante divisioni che provocano sofferenze, ingiustizie e morte.

Accogliamo questa presenza di amore nella nostra vita e lasciamoci trasformare da questo amore.

Intenzioni di preghiera

  • O Signore Gesù, sull’esempio di Pietro dona anche a noi di gustare la profondità della conoscenza di Dio e di partecipare alla sua fede.
  • Ti preghiamo, o Signore, per il Papa Benedetto, per il nostro vescovo Crescenzio e per tutta la Chiesa, perché con coraggio sappiano indicare a tutti la via della salvezza.
  • Signore, aiutaci a rinnovare la nostra volontà di bene non a parole ma con il cuore. Che la tua parola seminata in noi santifichi e rinnovi tutta la nostra vita e ci aiuti ad essere pietre vive su cui tu costruisci la tua Chiesa e un mondo nuovo.
  • Ti presentiamo, o Signore, le invocazioni che sono state a noi affidate, in particolare ti preghiamo perché tutti amino la vita, la rispettino e la difendano e perché più nessuno abbia la vita stroncata dalla violenza, dall’irresponsabilità, dall’indifferenza di altri uomini.
  • O Signore, che vuoi che tutti i popoli della terra siano salvi, ascolta la nostra preghiera per ogni uomo e ogni donna che stranieri e lontani dalla propria terra soffrono per l’inospitalità della nostra città. Fa’, o Signore, che sempre più cresca, nell’accoglienza e nel rispetto tra i popoli, un’umanità pacificata.