parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 07/08/11

19a Domenica Tempo Ordinarioi/A

   

Letture: I libro dei Re 19,9a.11-13a; Sal 84; Romani 9,1-5; Matteo 14,22-33.

 


"Signore, salvami!"

Dal Vangelo di Mattteo capitolo 14 versetti da 22 a 33

22Subito dopo costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull'altra riva, finché non avesse congedato la folla. 23Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.

24La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario.

25Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. 26Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura.

27Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».

28Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque».

29Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù.

30Ma, vedendo che il vento era forte, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!».

31E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».

32Appena saliti sulla barca, il vento cessò. 33Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».

la salvezza viene dal signore

 

Dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci, Gesù disse ai suoi discepoli di salire sulla barca e di precederlo all’altra riva, mentre lui avrebbe continuato a parlare con la folla. Potremmo definirla l’icona della misericordia: Gesù solo con la folla che lo attornia. Ma segue subito un’altra icona, o meglio l’altra faccia della stessa icona: Gesù, sul monte, solo davanti al Padre. Direi che è impossibile separare queste due immagini: esse fanno parte della stessa icona; l’una rende ragione dell’altra. Nell’immagine di Gesù solo davanti a Dio è come fissato quel singolarissimo, unico rapporto che lega Gesù al Padre. Dal rapporto con il Padre sgorga tutto quel che segue.

I discepoli sono in mezzo alle acque, anche loro soli, senza Gesù e senza la folla: sono soli con loro stessi. Quanto sono diverse queste due solitudini; quella di Gesù, sul monte alla presenza di Dio e quella dei discepoli, sulle acque agitate. L’evangelista sembra quasi suggerire che è logico, quando si è soli con se stessi, che sorgano tempeste. I discepoli, del resto, avevano già sperimentato una situazione analoga (Mt 8,23-27) in mezzo al lago mentre Gesù dormiva; figuriamoci ora che è assente.

Quando si è soli con se stessi non è possibile sottrarsi alla tempesta della vita. I discepoli passano così quella notte: nella paura e nella lotta contro le onde agitate e il vento contrario. Quasi all’alba, Gesù, camminando sulle acque, si avvicina verso quella barca che lotta tra gravi difficoltà. I discepoli, al vederlo, hanno paura: pensano sia un fantasma. Alla paura delle onde si aggiunge quella del fantasma. Non hanno ancora compreso chi è Gesù. Egli stesso deve intervenire per rassicurarli: “Coraggio, sono io, non abbiate paura!”.

È una voce rassicurante, sentita tante volte. Eppure la loro paura è più forte; e il dubbio persiste. Pietro, a nome di tutti, chiede una prova: “Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque”. Essi sanno bene cosa significa questo segno. Non è, appunto, un semplice atto miracoloso, ma un “segno” che rinvia direttamente a Dio, come era scritto nel Salmo 77.

Si apre la seconda scena. Gesù dice a Pietro: “Vieni!”. Pietro obbedisce a Gesù e inizia a camminare sulle onde. Ma il dubbio e la paura, ancora ben radicati nel suo cuore, prendono il sopravvento e Pietro sta per essere inghiottito dalle onde. A questo punto, davvero disperato, Pietro grida: “Signore, salvami!”. Due sole parole, gridate forse in modo scomposto, ma piene di speranza.

E “Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: Uomo di poca fede, perché hai dubitato?” (v. 31). È una scena che delinea bene la situazione del discepolo. Nella storia della Chiesa questo episodio ha sempre costituito l’immagine tipica del dubbio; esso, in effetti, non è per nulla insolito nella vita dei discepoli. Anzi, come il Vangelo stesso ci ricorda, ne scandisce spesso la vita. Come pure scandisce l’esperienza di ogni credente. Tutti possiamo sentirci vicini a Pietro, riconoscerci nei suoi dubbi, nelle sue incertezze e nelle sue paure. Ma c’è da comprendere bene in che senso si deve parlare di certezza nella fede.

La certezza non la si deve cercare dalla parte dell’uomo; noi tutti infatti siamo deboli, fragili, dubbiosi ed anche traditori. La certezza va cercata dalla parte di Dio: egli non ci abbandonerà al nostro destino triste, non ci lascerà travolgere dal mare impetuoso del male, non permetterà che le onde impetuose della cattiveria ci inghiottano. Quel che conta - e in questo dobbiamo imitare Pietro - è gridare come lui: “Signore, salvami!”.

In questa semplice preghiera è nascosto il mistero semplice e profondo della fede: Gesù è l’unico che può salvarci.

Intenzioni di preghiera

  • O Signore, aiutaci a mettere, con fiducia, la nostra debolezza nelle tue mani per riconoscerti unico Signore che ci può salvare.
  • O Signore, ascolta la nostra preghiera per questo mondo in balia delle onde perchéognuno possa incontrare la tua commozione e il tuo amore che guida e consola.
  • Ti preghiamo, o Signore, per il papa Benedetto, per il nostro vescovo Crescenzio e con lui per tutti i pastori della tua Chiesa: perché sappiano guidare sempre con amore il gregge che hai loro affidato.
  • O Signore, accogli le invocazioni che ti presentiamo; in particolare, nella tua misericordia senza confini, ascolta la preghiera di chi è malato, solo, anziano e si affida a te e alla speranza della tua guarigione e della tua consolazione.
  • Ti preghiamo, o Signore, tu che conosci ognuno di noi per nome, fa’ che  le ferite della guerra, della fame e dell’abbandono di cui soffrono molti paesi, possano essere guarite. Ti preghiamo perché la pace, salvezza per ogni popolo, venga presto.