parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 06/12/09

1a Domenica di Avvento/C
   

Letture: Baruc 5, 1-9; Salmo 125; Filippesi 1, 4-6.8-11; Luca 3, 1-6

Memoria di san Nicola (+350). Fu vescovo in Asia minore (attuale Turchia); è venerato in tutto l’Oriente.


"Ogni uomo vedrà la salvezza di DIo!"

Dal Vangelo di Luca capitolo 3 versetti da 1 a 6

1 Nell'anno quindicesimo dell'impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturea e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell'Abilene, 2sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto.

3Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, 4com'è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia:
Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!

5Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate.

6Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!

avvento: tempo per raddrizzare
le vie del nostro cuore

Dio non si dimentica degli uomini

Il brano evangelico di oggi comincia con una serie di nomi – Tiberio Cesare, Ponzio Pilato, Erode, Filippo, Lisania e poi Anna e Caifa:  che cosa significano questi nomi? Che cosa vogliono dirci? Che la Parola di Dio non è mai una Parola disincarnata, lontana dalla vita degli uomini, lontana dalla nostra vita. Questi nomi sono quelli dei potenti, come Cesare e Pilato, indicano la divisone che c’è tra gli uomini per la lotta al potere.

Ma Dio non si dimentica di noi. Anche oggi risuona questa parola del Vangelo: “La parola di Dio venne su Giovanni figlio di Zaccaria nel deserto”. Il Signore cerca uomini e donne che accolgano la Parola, che la facciano scendere nel proprio cuore, dando inizio al cambiamento delle proprie abitudini, della propria mentalità, dei rapporti con gli altri.

L’urgenza di comunicare il Vangelo oggi

Giovanni accoglie la Parola di Dio, si fa mettere in discussione da essa, ma non la conserva solo per se stesso: “Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati”.

Anche nel nostro mondo non mancano le divisioni, le contrapposizioni, i tanti sotterfugi per difendere le proprie posizioni ed i propri vantaggi. E in queste piccole lotte quotidiane non si riesce a vedere oltre il proprio presente. Alla fine si finisce con l’accettare la realtà, anche se non ci piace, convinti che non si può fare molto o nulla per cambiare questo mondo.

Ma la Parola del Signore ci chiama ad alzare il capo, ci dice che è possibile la riconciliazione fra le persone, colmare le distanze che ci sono fra i benestanti e quelli che mancano del necessario: “ Ogni burrone sarà riempito, ogni monte ed ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie spianate.

Prepararci ad accogliere il bambini di Betlemme

Il tempo di Avvento è un tempo bello, perché ci chiama ad accogliere quel bambino che nasce nella mangiatoia di Betlemme. Si tratta di preparare il nostro cuore, sgombrarlo dalla rassegnazione che ci tiene prigionieri del presente e volgere lo sguardo a tutti quelli che, anche nella nostra città, non sono accolti, non sono voluti bene.

Sì, noi non vogliamo essere rassegnati, noi aspettiamo giorni di pace, ma una pace che è frutto della giustizia e una gioia che viene dalla compassione con cui guardare ai deboli ed ai poveri. Il Vangelo cerca cooperatori per la sua diffusione e in questo tempo ci viene un appello accorato a crescere nell’amore verso Cristo Gesù, a crescere nella conoscenza della vita dura di tanti e a saper discernere quello che è buono per rendere migliore questo nostro mondo.

È questo il desiderio dell’apostolo Paolo per la comunità dei Filippesi, è questo il desiderio della Chiesa per tutti noi in questo tempo di attesa, quando sembra che intorno a noi non ci sia più attesa. Scrive Paolo: “nutro vivo desiderio per tutti voi nell’amore di Cristo Gesù; la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, perché possiate distinguere ciò che è meglio”.

Prepariamoci a vivere la gioia che viene dal Signore

Se noi accogliamo l’invito di Giovanni Battista a fare spazio nel nostro cuore a coloro che non sono accolti e che noi incontriamo ogni giorno - forse tante volte cerchiamo di non vederli -  cominciamo già a gustare la gioia di cui ci parla il profeta Baruc: “deponi la veste del lutto e dell’afflizione, rivestiti dello splendore della gloria che ti viene da Dio per sempre.

Tanti poveri aspettano un natale di gioia, tanti nostri amici che vivono per strada, tanti anziani soli negli istituti. Preparando una tavola larga per tutti loro, il Signore spiana i monti del nostro orgoglio e della nostra autosufficienza, i burroni delle nostre dimenticanze e della nostra indifferenza.

E mentre noi prepariamo questa mensa larga, coinvolgendo tanti altri nell’aiutarci, allarghiamo la schiera di quelli che oggi contribuiscono a diffondere il vangelo, a far rifiorire sentimenti di solidarietà e di compassione, di tenerezza, di vicinanza, superando le tante divisioni che attraversano i cuori degli uomini

La Parola di Dio scesa su Giovanni e accolta da lui, lo cambiò profondamente nell’intimo, lo rese messaggero di speranza, della buona notizia di colui che stava per venire. Possa essere vissuto questo tempo anche da noi con la stessa disponibilità e accoglienza di Giovanni battista.

Intenzioni di preghiera

  • Ti ringraziamo, o Signore, per la testimonianza di Giovanni il Battista che ci aiuta a vivere questo tempo come momento di grazia e di conversione.
  • Signore, tu che chiami gli umili a Te, raddrizza i sentieri del nostro cuore perché esso sia abitato dalla tua Parola, spiana le asprezze del nostro orgoglio perché possiamo accogliere la speranza che ci doni di un mondo rinnovato dal tuo amore.
  • Proteggi, o Signore, il papa Benedetto, il nostro vescovo Crescenzio e sostieni la Santa Chiesa, perché fedele al Vangelo sappia comunicarlo al mondo, aiutando gli uomini a cercare il tuo regno e ad attendere il tuo ritorno.
  • O Signore, noi ti preghiamo, accogli le invocazioni che a te presentiamo e che lungo questa settimana sono state affidate alla nostra preghiera: prendi nelle tue mani la vita di chi è misero, dà sostegno a chi è nel bisogno, continua a liberare dal peso della morte chi è condannato senza appello e concedi a tutti di godere della tua misericordia.
  • Ti preghiamo o Signore perché tutti amino la vita, la difendano e la rispettino soprattutto quando è più debole, come quella degli anziani. Ricordiamo innanzi a te in particolare tutti gli uomini e le donne che muoiono soli e abbandonati, perché tutti trovino consolazione.