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san Gennaro all'Olmo - Napoli
la Bibbia
Vecchio Testamento
Libri del profeta Esdra e Neemia
 
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Introduzione ai libri di Esdra e Neemia
 
Rotoli

I rotoli della Legge

I libri di Esdra e Neemia.

Essi fanno parte di un’opera più ampia, che comprende anche le Cronache.

Gli autori di questa grande opera storica riflettono sul passato di Israele ma non si fermano all’esilio, come fa il Deuteronomio, e giungono fino al tempo di Esdra e Neemia quando si ricostruisce il tempio riponendovi la Torah (il Pentateuco) come norma di vita.

Ormai Israele non ha più l’indipendenza politica del periodo prima dell’esilio. Il suo territorio è ridotto a Gerusalemme e a una parte dell’antico regno di Giuda.

La sua esistenza, comunque, sebbene sia sotto l’impero persiano, ha però una qualche libertà. Per questo, prima Ciro nel 538 (vedi l’inizio di Esdra, che parla dell’editto di Ciro, secondo cui egli avrebbe permesso ai primi deportati di tornare a Gerusalemme) e poi gli altri re persiani favoriscono il ritorno dei deportati a Gerusalemme, anzi affidano loro il compito di ristabilire il culto al Dio e di rinsaldare la posizione della loro antica capitale.

Con Esdra e Neemia nasce quello che viene chiamato il giudaismo, una religiosità che cerca di definirsi a partire daltempio e dalla Libro delle Scritture.

È soprattutto la riscoperta del Libro della Parola di Dio, raccontata in Neemia, che è alla base di questa rinascita.

Il Libro aperto, letto e spiegato viene accolto con solennità e commozione dall’assemblea riu¬nita. Ciò induce alla festa e alla gioia e crea unità tra uomini che in modi e tempi diversi si trovavano a far parte di quell’assemblea.

Il Libro porta a riscoprire le radici della propria fede in maniera più profonda.