parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 22/07/07
domenica 16ª Tempo Ordinario /C
   
Letture: Genesi 18,1-10; salmo 14; Colossesi 41,24-28; Luca 10,38-42


"Maria si è scelta la parte migliore"

Dal Vangelo di Luca capitolo 10,versetti da 38 a 42


In quel tempo, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa.

Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi.

Pertanto, fattasi avanti, disse: «Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti».

Ma Gesù le rispose: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno.

Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta».

essere veri ascoltatori per diventare
operatori del vangelo

L’agitazione di questo mondo

Viviamo in un tempo in cui si ascolta poco, si fa fatica ad accogliere gli altri, specialmente quando sono diversi da noi; ci si agita per molte cose e facilmente si perde di vista quello che viene prima di tutto.

Il Vangelo ci parla di Gesù che viene accolto in una casa che Gesù frequentava spesso, una casa poco lontano da Gerusalemme – Betania – dove vivevano Lazzaro e le sue due sorelle, Marta e Maria.

L’accoglienza dell’altro

È un episodio che l’evangelista Luca ha collocato subito dopo la parabola del buon samaritano, che ci è stata proposta domenica scorsa, quasi a volerci far comprendere che il fermarsi accanto agli altri è intimamente collegato al fermarsi prima di tutto e soprattutto dinanzi al Signore, per ascoltare la sua Parola e da lui ricevere i sentimenti di amore che ci rendono attenti agli altri e ci aprono ad accoglierli.

Marta pensava che accogliere Gesù significava soprattutto preparagli un pasto saporito, preparare una tavola con tutto il necessario. Gesù non rifiuta tutto questo ma vuole farci comprendere che prima di tutto c’è bisogno di accogliere la persona.

Con Lui, poi, è prioritario mettersi in ascolto delle sue parole, perché da esse scaturiscono i sentimenti nuovi che realizzano pienamente il nostro essere veramente umani.

L’importanza dell’ascolto

Tutti dobbiamo comprendere che senza l’ascolto della parola di Gesù, del suo vangelo, rischiamo di preoccuparci e agitarci per le cose materiali – che pure sono necessarie – dimenticando l’incontro umano con gli altri.

La sorella di Marta, Maria, sceglie ciò che viene prima di tutto: lo accoglie e ai piedi di lui, si mette in ascolto, come discepola dinanzi al suo maestro. È Gesù che ci insegna le cose vere, quelle che contano.

La pagina del libro della Genesi ci presenta Abramo, quando con prontezza e premura accoglie tre forestieri che si presentano a lui nell’ora più calda del giorno, quando si preferirebbe stare tranquillamente a fare un “sonnellino” – specialmente quando si è in tempo di estate e fa tanto caldo.

Ma - mentre vediamo Abramo che corre subito incontro ai tre forestieri, propone loro di ristorarsi, riposarsi, mangiare e poi riprendere il loro cammino – non possiamo dimenticare che Abramo è chiamato l’amico di Dio, perché Dio gli parlava ed egli non solo lo ascoltava, ma metteva in pratica quando il Signore gli comunicava. È anche quello che l’apostolo Paolo considera sua missione: “la missione affidatami da Dio presso di voi, di realizzare la sua parola” (Gal. 1,25).

Gli imitatori di Gesù

È proprio da questa “frequentazione” col Signore, da questo dialogo con lui, che scaturisce l’accoglienza di Abramo nei confronti di quei pellegrini inaspettati.

Se si ascoltano poco gli altri è perché ascoltiamo poco il Signore; se facciamo fatica ad accogliere gli altri, l’ascolto del Signore ci apre all’accoglienza. Diamo tempo al Signore, leggendo e amando il vangelo, vivendolo insieme, aiutandoci gli uni gli altri per diventare una comunità accogliente, capace di farsi vicina a quelli che aspettano di essere ristorati, aiutati, accolti con affetto.

Intenzioni di preghiera:

  • O Signore noi ti preghiamo: donaci un cuore mite e umile, capace di accogliere la tua parola e di servirti nell’ospitalità a tutti i nostri fratelli.
  • Ti preghiamo O Signore per il papa Benedetto, per il nostro vescovo Crescenzio e per tutta la tua Santa Chiesa, perché sappia comunicare al mondo il Vangelo della salvezza, nutrendosi ogni giorno della parola del suo Maestro
  • Ti preghiamo o Signore per chi è straniero, per gli immigrati, per i profughi perché possano trovare case ospitali come quella di Marta e Maria e fratelli che offrano loro aiuto e amicizia.
  • O Signore noi ti presentiamo le invocazioni che sono state affidate lungo questa settimana alla nostra preghiera: ti preghiamo particolarmente per coloro che sono malati e che cercano la guarigione: liberali dal male, dona loro il tuo conforto e la tua salvezza.
  • O Signore, noi ti preghiamo, in questa stagione rinnova in noi l’ascolto della tua Parola, allarga il nostro cuore e la nostra mente perché sull’esempio di Maria sappiamo scegliere la parte migliore che tu ci offri e che nessuno può toglierci.