"Chi ha due tuniche ne dia una
a chi non ne ha" |
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Dal Vangelo di Luca capitolo 3 versetti da 10 a 18
10 Le folle interrogavano Giovanni:: «Che cosa dobbiamo fare?». 11 Rispondeva: «Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».
12 Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare, e gli chiesero: «Maestro, che dobbiamo fare?».
13 Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato».
14 Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi che dobbiamo fare?». Rispose: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre paghe». 15 Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, 16 Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non sono degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.
17 Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile». 18 Con molte altre esortazioni annunziava al popolo la buona novella.
prepariamoci con gioia ad accogliere il signore
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La gioia per il Signore che viene
Il tempo di Avvento è un tempo breve per prepararci ad accogliere Gesù che viene. Siamo vicini al Natale e la liturgia di oggi ci invita alla gioia: “Rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora, rallegratevi” (Filippesi 4,4). La nostra gioia è perché viene il Signore; viene in questa nostra realtà: nelle pieghe di questo mondo, nella nostra vita, dentro le città degli uomini. Viene a rinnovare questo mondo col suo amore.
Con l'amore egli viene a riscaldare i cuori, a lenire le ferite di tanti, viene come luce che illumina i tanti luoghi bui di questo mondo. Per questo anche il profeta Sofonia proclama: “Gioisci, figlia di Sion, rallegrati con tutto il cuore … Il Signore tuo Dio in mezzo a te è un salvatore potente, egli ti rinnoverà col suo amore” (3,14-17).
Un Salvatore potente nell'amore
Davanti al Signore che viene non possiamo più vivere rassegnati al male che colpisce tanti, rassegnati alle divisioni, alle lotte, alle guerre. Il Signore viene come un “salvatore potente” , ma la sua potenza è la forza del suo amore. Così egli viene a conquistare i nostri cuori. Egli non si impone con la forza degli uomini ma ci chiede di preparare una strada nel cuore, attraverso la parola del profeta, Giovanni Battista.
Egli predicava alla folla: “viene uno che è più forte di me, al quale io non sono degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco” (Luca 3,16). E quelli che erano venuti ad ascoltarlo si sentivano interpellati e chiesero a Giovanni: “Che cosa dobbiamo fare?”
I pranzi di Natale con i poveri
Lasciamoci anche noi interrogare dall'invito di Giovanni ad accogliere colui che viene, e come quelle folle chiediamo: “Che cosa dobbiamo fare?” . La risposta di Giovanni, semplice, è anche per noi: “ Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto” . Queste parole ci fanno pensare immediatamente ai pranzi di Natale con i poveri che stiamo preparando in vari luoghi: a quello nella Chiesa di San Severino, dinanzi alla culla del bambino Gesù, a quello nel carcere di Poggioreale, o in vari istituti per anziani nella nostra città e in tante altre città, fino a quello con gli amici del Dormitorio che abbiamo imparato a conoscere e a voler loro bene.
Sono tanti quelli che in questi giorni chiedono “Che cosa dobbiamo fare?” . E si può accogliere l'invito di Giovanni in numerosi modi, ognuno mettendo a disposizione un po' del suo tempo, di quello che ha, di quello che può servire. Si può aiutare veramente in tanti modi. Così viene il Signore.
Rispondiamo con la carità a colui che viene forte nell'amore
Giovanni dice: “egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco” . Lo Spirito santo è la forza del suo amore che ci allarga il cuore, lo riscalda e lo apre agli altri. E il fuoco è un fuoco che purifica dal nostro egoismo, dalla nostra durezza e insensibilità, dall'ubriacatura dell'orgoglio, dalla rassegnazione su noi stessi e sugli altri.
E mentre ci lasciamo purificare dalle scorie che ci induriscono e appesantiscono, cominciamo già a sentire quella pace e quella mitezza che il Signore vuole donarci in maniera sempre più larga. Il Vangelo di Luca scrive che tutto il popolo era nell'attesa. Anche oggi c'è questa attesa di colui che può liberare gli uomini e le donne dalle schiavitù di questo mondo, che viene ad aiutare i poveri, a guarire i malati.
Ascoltiamo la parola di Giovanni in questa santa liturgia. La prima risposta da dare è la carità che dispone i nostri cuori ad accogliere il Signore sotto le vesti dei poveri e dei deboli. Accogliendo il Signore nessuno resterà con quello che possiede, nessuno rimarrà così com'è. Lo Spirito Santo allargherà le pareti dei nostri cuori e il suo amore ci guiderà.
Intenzioni di preghiera:
- Ti ringraziamo o Signore per l'annuncio di gioia che oggi riceviamo, vera consolazione per la nostra vita. Aiuta questi tuoi figli a comprendere qual è la tua volontà e il senso della vita alla luce della tua Parola. Donaci in questo tempo di venirti incontro nell'attesa umile e fiduciosa e nella preghiera incessante.
- [un bambino] Gesù, aiuta noi bambini ad avere un cuore sempre più pieno di amore verso gli altri, specialmente verso quelli che sono più poveri.
- Signore sostieni la tua Chiesa , perché sia nel mondo un segno dell'amore e dell'attenzione di Dio per i suoi figli. Ti preghiamo per il papa Benedetto e per il nostro vescovo Crescenzio.
- Ti preghiamo o Signore per la nostra comunità e per tutte le Comunità radicate nel Vangelo, perché testimonino nella gioia il tuo amore davanti a tutti gli uomini e si preparino a ricevere l'annuncio della tua nascita nell'accoglienza ai poveri e ai diseredati della terra.
- O Signore ti preghiamo per tutti coloro che invocano il tuo perdono e attendono di conoscere la gioia della conversione. In particolare ti preghiamo per tutti quelli che sono alla sera della vita, per coloro che sono presi nel laccio della malattia e del dolore. Ascolta, Signore, la loro voce quando ti invocano, sii per loro rifugio e protezione.
- Vieni Signore Gesù a tergere le lacrime dei poveri, degli oppressi, a consolare gli afflitti. Vieni Signore Gesù, squarcia i cieli e scendi incontro al tuo popolo che ti invoca come liberatore e salvatore del mondo, vieni perchè la pace, salvezza per ogni popolo, venga presto in ogni angolo della terra.
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