parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 15/02/04
Domenica 6ª tempo Ordinario - anno C
 

Letture: Isaia 6, 1-2.3-8; Salmo 137; 1 Cor. 15, 1–11; Luca 5, 1-11.

"Beati voi poveri,
perché vostro è il regno di Dio"

Dal Vangelo di Luca,
capitolo 6 versetti 17 e da 20 a 26.

17Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone.

20Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva:

"Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio.
21Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati.
Beati voi che ora piangete, perché riderete.
22Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v’insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell’uomo.
23Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti.

24Ma guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione.
25Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame.
Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete.
26Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi.
Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti".

COME VIENE IL REGNO DI DIO IN MEZZO A NOI

Con Gesù viene a noi il Regno di Dio

Quando nella sinagoga di Nazaret danno da leggere a Gesù la pagina del profeta Isaia:

“Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore (Luca 4,18-19)

al termine della lettura Gesù commenta:

“Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi” (v.21).

Con Gesù viene in mezzo a noi il Regno di Dio, per mezzo suo si manifesta il comportamento stesso di Dio. Iniziando la sua predicazione in Galilea Gesù dice:

“Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo” (Marco 1,15).

La giustizia di Dio e la sua compassione verso i poveri

Il Regno di Dio è vicino quando comincia a realizzarsi la profezia di Isaia. L’attenzione e la cura dei poveri manifesta il regno di Dio che viene.

“Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio” (Luca 6,20) – dice Gesù. Dio si mostra Re esercitando la sua giustizia e la sua compassione in favore dei poveri e dei deboli, degli oppressi e di tutti quelli che soffrono. Così si instaura il Regno di Dio che è un regno di pace. Dio che viene in mezzo a noi genera pace, secondo l’immagine del profeta:

“Il lupo dimorerà insieme con l'agnello, la pantera si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un fanciullo li guiderà. La vacca e l'orsa pascoleranno insieme; si sdraieranno insieme i loro piccoli. Il leone si ciberà di paglia, come il bue” (Isaia 11,6-7).

Nel Regno di Dio non ci sarà più posto per le privazioni, le disuguaglianze sociali e gli ostracismi di ogni genere. Le Beatitudini annunciano la gioia a tutti quelli che soffrono, mentre quelli che cercano la sicurezza nei beni terreni sono invitati a convertirsi.

La Parola di Dio diventa scelte concrete in favore dei poveri

Gesù non si accontenta solo di annunciare la Parola; questa Parola invece diventa azione, intervento concreto nella vita degli uomini. Vediamo il mondo nuovo che inizia nei gesti concreti di Gesù: ridona la vista ai ciechi, l’udito ai sordi, la possibilità di camminare a chi è paralitico, la guarigione ai lebbrosi. Sono i segni del regno di Dio che viene, manifestano e realizzano la buona notizia annunciata ai poveri.

E i discepoli del Signore, ogni comunità cristiana vive allo stesso modo la parola del Vangelo. I poveri che entrano a far parte di questa famiglia, l’affetto che nasce tra noi e loro, manifestano che la volontà di Dio è di liberare gli uomini dal male che li assedia.

Nei vangeli vediamo che Gesù dedica un amore speciale ai più deboli e sprovvisti, li circonda di una sollecitudine particolare. I Farisei, contemporanei di Gesù, si preoccupano solo dell’osservanza di alcune regole religione e credono che Dio riserva la sua benevolenza a quelli che osservano queste norme.

La comunità cristiana e i poveri

I discepoli di Gesù, ogni cristiano deve sapere che non possiamo essere graditi a Dio se non condividendo la sua premura per i diseredati, diventando realmente solidali con tutti quelli che portano il peso dell’ingiustizia così diffusa nelle nostre società.

Sappiamo che il regno di Dio si realizzerà pienamente alla fine dei tempi; ma esso inizia quando i poveri diventano nostri amici, fratelli; pensiamo alla gioia che viviamo insieme incontrando tanti poveri nostri amici.

Il Vangelo ci fa percorrere la stessa strada di Gesù, ci fa camminare con lui per le strade del mondo, con la sua parola, i suoi sentimenti, ponendo anche noi, come comunità cristiana, quei gesti che sono anticipo del regno di Dio.

“Chi viene a me – dice Gesù - e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sopra la roccia” (Luca 6,47-48).

Beati noi se, sapendo queste cose, le metteremo in pratica (cfr. Giovanni 13,17).