parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 04/01/04
Domenica IIª dopo Natale - anno C
 

Letture: Siracide 24, 1-4.8-12; Salmo 147; Efesini 1, 3-6.15-18; Giovanni 1, 1-14.

"E il Verbo si fece carne e venne
ad abitare in mezzo a noi"

Dal Vangelo di Giovanni, capitolo 1 versetti da 1 a 14

1In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. 2Egli era in principio presso Dio: 3tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.

4In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; 5la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta.

9Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. 10Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. 11Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto.

12A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, 13i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.

14E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.

la luce vera
che viene ad illuminare questo mondo

La luce del Natale

La luce del Natale non viene dalle luci delle strade addobbate, non viene dalle feste di questi giorni, dai regali che ci scambiamo. “La luce vera, quella che illumina ogni uomo” (Giovanni 1,9) viene da Betlemme. Forse abbiamo fatto l’abitudine ad un fatto incredibile: Dio, colui che ha creato l’universo, manda il suo Figlio – che da sempre esisteva presso Dio – accanto a noi; Dio diventa uomo e lo diventa facendosi bambino, venendo a noi piccolo e povero.

Ma con quel bambino viene a noi la luce vera che illumina la vita degli uomini. Quanti hanno riconosciuto questa luce e ne hanno gioito e hanno camminato non più nelle tenebre! Hanno scoperto che si può essere mossi non dagli istinti, non dalla preoccupazione di preservare se stessi, ma dall’amore che sgorga da quel bambino.

Ma quanti non hanno conosciuto e non conoscono la luce che promana da quel bambino! In Gesù Dio si è fatto vicino a noi ed è capace di trasformare radicalmente la nostra vita. Quelli che l’hanno conosciuto, quelli che si nutrono quotidianamente della sua Parola, sono chiamati a testimoniare la novità di questa luce che, se accolta, penetra dappertutto e manda via le tenebre dalla nostra vita.

I cristiani, quelli che sono consapevoli di dover testimoniare quello che vivono, possono aiutare molto quelli che non conoscono ancora questa luce.

La luce di Gesù sul volto dei poveri

La luce del Natale l’abbiamo vista sul volto di tante donne e uomini che sono stati consolati, nei tanti luoghi di sofferenza dove si è fatto festa insieme, si è potuto mangiare insieme nel giorno di Natale, come momento bello di un’amicizia che durante l’anno vive di incontri, di piccoli aiuti, di conoscenza reciproca.

E l’abbiamo vista quando in Chiesa tanti poveri si sono seduti a mensa nella casa del Signore, come suoi fratelli più piccoli e prediletti. Chi ha potuto partecipare in diversi modi a questo momento di fraternità e di gioia, ha visto e ha compreso meglio qualcosa di quel bambino e della luce che egli è venuto a portare.

La luce che viene dal Figlio di Dio fatto uomo come noi, l’abbiamo vista quando tanti il primo giorno dell’anno si sono incamminati dietro tanti cartelli coi nomi dei molti paesi in guerra, per indicare un cammino di pace, a cominciare da se stessi, cercando di porre nella vita quotidiana piccoli gesti di pace, di dialogo, di riconciliazione, di perdono.

La possibilità di rinascere a vita nuova

Della luce che viene nel mondo con Gesù ne abbiamo bisogno ogni giorno per fugare le tenebre del cuore, che non ci fanno vedere attorno a noi, che ci fanno ripiegare nel pessimismo. E c’è bisogno anche di comunicare ogni giorno questa luce agli altri, a quelli che non la conoscono – a volte perché noi la nascondiamo con la nostra vita.

Quelli che credono in Gesù fatto uomo, vengono generati a nuova vita. Tantissime volte troviamo nei vangeli le parole che Gesù rivolge a quelli che si sono avvicinati a Lui con fiducia: “La tua fede ti ha salvato”. Quelli che credono nel Signore vengono rigenerati. È quello che Gesù vuol far capire al vecchio Nicodemo, quando va da Lui nel cuore della notte – forse per prudenza, forse perché non voleva farsi vedere dagli altri, lui che era un maestro in Israele; Gesù gli dice: “tu devi rinascere dall’alto”, devi nascere alla vita dello Spirito che viene da Dio. La fede fa rinascere dall’alto.

Chi si apre alla fede comincia a vedere, a comprendere, a vivere esperienze nuove che allargano il cuore, che danno gioia, che comunicano speranza.

Possa il Signore diventare il compagno della nostra vita di ogni giorno, possa essere come la nube che accompagnava il popolo di Israele pellegrino nel deserto, nel suo cammino verso la terra promessa. E possa ogni giorno crescere in noi il desiderio di lasciarci inondare da questa luce, di conoscere più profondamente il tesoro di grazia che abbiamo ricevuto e comprendere a “quale speranza ci ha chiamati, quale tesoro racchiude la sua eredità fra i santi” (Efesini 1,18).