parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli
la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 23/02/03
7ª domenica Tempo Ordinario - anno B
 

Letture: Isaia 43, 18-19.21-22.24-25; 2Corinzi 1,18-22; Marco 2, 1-12.


La guarigione del paralitico

dal Vangelo di Marco, capitolo 2, versetti 1-12.

1Dopo alcuni giorni, Gesù entro entrò di nuovo a Cafarnao. Si seppe che era in casa 2e si radunarono tante persone, da non esserci più posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola.

3Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone. 4Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico. 5Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: "Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati".

6Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro: 7"Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?".

8Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: "Perché pensate così nei vostri cuori? 9Che cosa è più facile: dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina? 10Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, 11ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua".

12Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: "Non abbiamo mai visto nulla di simile!".

GESÙ: IL MEDICO CHE CURA PRIMA LO SPIRITO E POI IL CORPO

Il primato dello spirito

Sappiamo tutti di vivere in una società dove la medicina ha fatto molti progressi in questi ultimi decenni. La vita umana nei paesi occidentali si è allungata, mentre le probabilità di vita nei paesi del Terzo Mondo sono ancora molto basse.

In questo contesto le cure per il nostro corpo sono aumentate: la cura del cibo, dei vestiti, lo sport, i divertimenti.

Nell'episodio evangelico di oggi desidero portare subito l'attenzione sulle parole di Gesù, quando si vede calato dall'alto, davanti ai suoi piedi, un povero paralitico che spera di essere da lui guarito. Per prima cosa egli dice a quell'uomo: "Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati".

Gesù immediatamente porta l'attenzione sull'interno dell'uomo, su quello che c'è nella propria mente e nel proprio cuore. Leggiamo nel primo libro di Samuele (16,7): "il Signore rispose a Samuele: io non guardo ciò che guarda l'uomo. L'uomo guarda l'apparenza, il Signore guarda il cuore".

L'incontro col Signore è sempre l'incontro con colui che guarda dentro, che conosce i pensieri e i sentimenti di ciascuno. E vuole darci un cuore nuovo, vuole purificarci nel profondo, perdonando ogni nostro peccato: "Non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche - ci dice per bocca del profeta Isaia - … io cancellerò i tuoi misfatti, per riguardo a me non ricordo più i tuoi peccati" (Isaia 43, 18.25).

La conoscenza di Gesù

Gesù da poco ha cominciato la sua predicazione. Dopo un primo giro in varie città e villaggi della Galilea, ritorna a Cafarnao, nella casa di Simone e Andrea, diventata il suo punto di appoggio. La gente lo cerca sempre di più. Resta colpita dalle sue parole. Comincia a comprendere che in quell'uomo c'è una forza particolare di cui non conosce ancora bene la natura. Ma si sente attratta da lui.

La casa di Simone e Andrea - come tutte le case degli ebrei dell'epoca - è molto piccola, composta normalmente di una sola stanza, con un tetto fatto di traverse di legno su cui si appoggiavano dei rami, il tutto ricoperto di uno strato di fango secco che ogni anno doveva essere risistemato prima della stagione delle piogge. Spesso una scala esterna portava sul tetto.

Gli ostacoli che quei quattro uomini devono superare per portare davanti a Gesù un paralitico adagiato su un lettuccio non sono pochi. Ma la fede di questi uomini e del malato è grande. Essi hanno fiducia in quell'uomo che si chiama Gesù. È la fede di tanti piccoli uomini e piccole donne che rende possibile anche oggi l'incontro di tanti malati e sofferenti col Signore Gesù che guarisce lo spirito e i corpi.

In Gesù si realizza il sogno di Dio sugli uomini

A questo proposito l'apostolo Paolo, scrivendo ai Corinzi dice: "la nostra parola verso di voi non è stata "sì" e "no". Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, non fu "sì" e "no", ma in lui c'è stato il "sì". Tutte le promesse di Dio in lui sono divenute "sì" (2 Corinzi 1,18-20).

Mentre non ci si rassegna alle proprie malattie fisiche, ci si rassegna facilmente a una situazione di povertà spirituale, di svuotamento interiore; e ci rassegna facilmente anche davanti alle situazioni di degrado in cui vivono tanti milioni di persone nei paesi più poveri.

È in esecuzione il primo programma globale di prevenzione e terapia dell'AIDS in Africa, avviato dalla Comunità di Sant'Egidio ormai da due anni, con risultati che potremmo dire miracolosi. L'AIDS minaccia centinaia di milioni di persone in tutto il continente, corrodendo il suo precario sistema economico, scolastico e sanitario. E la speranza di vita in Africa scende drammaticamente. Un appello silenzioso si leva oggi da varie decine di milioni di malati già contagiati in tanti paesi africani, da uomini e donne comuni, da giovani, ma anche da moltissimi bambini.

La rassegnazione che nasce da un cuore ripiegato solo su di sè

Ebbene non potete immaginare quante sono state le obiezioni e difficoltà da superare da parte di enti mondiali del campo della sanità: gli africani non seguiranno mai una terapia, moltissimi non sanno leggere né scrivere, non portano nemmeno l'orologio. Come potete pensare di far prendere loro le medicine nei modi e tempi necessari? È stata la fede nel Signore che ha sostenuto un piccolo gruppo di persone nel portare ostinatamente avanti questo programma.

C'è una rassegnazione che si radica in cuori che non sanno sperare, non sanno osare. Il programma di prevenzione e terapia dell'AIDS in Africa ha un nome che è emblematico: DREAM, che in inglese significa SOGNO, formato dalle iniziali delle parole Drug Resource Enhancement against AIDS in Mozambique: risorse per curare meglio l'AIDS in Mozambico.

E il sogno sta diventando realtà: mamme curate, terapia con medicinali semplici che fanno effetto, bambini nati sani da mamme sieropositive.

Possiamo comprendere meglio perché la prima preoccupazione di Gesù davanti al paralitico è quella di curare il cuore, lo spirito, l'animo degli uomini. E poi il corpo.

Comprendiamo meglio chi è il Signore Gesù, la forza che promana da lui. E che egli trasmette ai discepoli; comprendiamo meglio il compito della Chiesa, della comunità cristiana in mezzo agli uomini, in un tempo di chiusura, di pragmatismo, di esaltazione degli aspetti materiali della nostra vita.

"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro; toglierò dal loro petto il cuore di pietra e darò loro un cuore di carne" - dice il Signore per mezzo del profeta (Ezechiele 11,19).

E da un cuore nuovo tutta la vita rinasce, tutta la vita dell'uomo diventa nuova.