parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli
la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 26/01/03
3ª domenica Tempo Ordinario - anno B
 

Letture: Giona 3,1-5.10; Salmo 24; 1ª Corinzi 7,29-31; Marco 1,14-20.


Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini

dal Vangelo di Marco, capitolo 1, versetti 14-20.

14Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: 15"Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo".

16Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori.

17Gesù disse loro: "Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini". 18E subito, lasciate le reti, lo seguirono.

19Andando un poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello mentre riassettavano le reti. 20Li chiamò. Ed essi, lasciato il loro padre Zebedèo sulla barca con i garzoni, lo seguirono.

FACCIAMO RISUONARE FORTE LA PAROLA DEL VANGELO

Bisogna far risuonare anche oggi la voce del Vangelo

Il Vangelo di oggi ci riporta agli inizi della predicazione di Gesù, alla chiamata dei suoi primi discepoli, i primi di un lungo elenco che arriva sino ai giorni nostri.

La voce di Giovanni Battista è stata messa a tacere, mediante l'arresto ad opera del re Erode. E Gesù comincia a predicare "il vangelo di Dio" subito dopo.

Anche oggi, in mezzo a tante voci che parlano di violenza, di odio, di divisione, c'è bisogno di far risuonare forte la voce del Vangelo di Dio, la buona notizia che viene con Gesù, che è vita per tutti gli uomini.

Il Signore, oggi come allora, continua a parlarci, ci invita alla conversione e alla fede nel suo Vangelo.

C'è bisogno di convertirci perché venga il Regno di Dio

Ogni giorno abbiamo bisogno di convertirci dai pensieri di divisione, dalla rassegnazione alla realtà che ci circonda, al sogno di Dio per questo mondo: "il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino".

Il regno di Dio che viene lo vediamo mentre cresce l'amore fraterno, mentre nascono e si consolidano alleanza fra giovani ed anziani, fra deboli e forti, fra poveri e ricchi, fra Sud e Nord del mondo.

Lo vediamo quando, in mezzo a tanti bagliori di guerra e di violenze, si accendono delle luci di pace, come è avvenuto nei giorni scorsi a Parigi, a conclusione delle trattative con la firma dell'accordo di pace per la Costa d'Avorio, da vari mesi preda della guerra civile. La gioia per la conclusione delle trattative ha fatto abbracciare i rappresentanti delle parti in lotta che hanno cantato l'inno nazionale in segno di ritrovata unità.

C'è come un inquinamento che viene dall'esterno con tante notizie che ci fanno sentire come normale la divisione e lo scontro; c'è un inquinamento che viene dal di dentro, dal nostro cuore, dove spesso convivono sentimenti opposti di amore e risentimento, di perdono e di rancore.

Per questo c'è bisogno ogni giorno di conversione, di nutrirci della Parola del Signore che ci purifica, ci rinnova, ci dona pensieri e sentimenti nuovi.

Il Signore continua a chiamare operai per il suo Regno

E per questo c'è bisogno di nuovi apostoli del Vangelo che annunziano quanto il Signore desidera per gli uomini.

Il Signore continua a chiamare, a camminare lungo le nostre strade, lungo il mare delle odierne Galilee, nelle varie periferie delle nostre città, nei tanti luoghi di emarginazione dove vivono poveri, anziani, stranieri, malati; egli continua a rivolgere a chiamare come fece con Giona, perché nelle nostre città risuoni la sua Parola.

I primi discepoli di Gesù erano persone rozze, di condizione umile. Sarà la compagnia con Gesù che poco a poco da poveri pescatori li porterà a diventare "pescatori di uomini", operai del Regno di Dio, che viene a raccoglier, unire, a far crescere l'amore e la comprensione, a riportare la giustizia fra gli uomini.

Alzare lo sguardo da noi stessi e ascoltare la voce del Signore

Se alziamo lo sguardo da noi stessi, se proviamo a non vivere prigionieri delle nostre cose, dei nostri affetti, delle nostre difficoltà o problemi, ci incontreremo con lo sguardo del Signore, uno sguardo pieno di amore, che si rivolge a noi e ci rivolge di nuovo quelle parole: "Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini".

"Il tempo si è fatto breve … passa la scena di questo mondo", ci dice l'apostolo Paolo, ricordandoci che le cose di questo mondo sono relative, passeggere. Lavoriamo per il Regno di Dio, che è per la gioia e la felicità degli uomini.

In una realtà che spesso contrappone e divide, il Signore ci chiama a diventare "pescatori di uomini", operatori di unità, di avvicinamento, di comprensione, di amicizia.

Se cresce l'amicizia fra gli uomini, questo mondo sarà certamente migliore. Operiamo perché in ogni modo, in ogni occasione, con ogni mezzo, cresca l'amicizia fra gli uomini.