parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli
la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 12/01/03
Battesimo del Signore- anno B
 

Letture: Isaia 55,1-11; Isaia 12,1-6; 1ª Giovanni 5,1-9; Marco 1, 7-11.


battesimo di Gesù

dal Vangelo di Marco, capitolo 1, versetti 7-11.

7Giovanni predicava:
"Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali.
8Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo".

9In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni.

10E, uscendo dall`acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba.

11E si sentì una voce dal cielo:
"Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto".

IL FIGLIO DI DIO CI CHIAMA A VIVERE DA FIGLI DI DIO

Il Figlio di Dio si manifesta a noi nell'umiltà

Dopo aver trascorso trenta anni nel nascondimento di Nazaret, viene il giorno in cui Gesù, lasciata Nazaret, si reca al fiume Giordano dove si trova Giovanni Battista che invita gli uomini a conversione, compiendo su di loro un gesto di purificazione, immergendoli nelle acque del fiume.

Giovanni aspetta la manifestazione di uno che viene da Dio e che viene a portare sulla terra il fuoco dello Spirito, dell'amore di Dio.

Quel giorno Gesù, confuso in mezzo agli altri, si avvicina a Giovanni e si lascia battezzare. Egli che è senza peccato si unisce agli uomini peccatori, desiderosi di rinascita, per iniziare da allora la manifestazione graduale dell'amore di Dio per gli uomini.

È venuto il tempo di cominciare a percorrere le strade delle varie città e villaggi della Palestina, incontrare uomini e donne di tutte le condizioni e portare loro speranza, salvezza, guarigione, liberazione.

"Uscendo dall'acqua - dice in poche righe l'evangelista Marco - vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba". Questa immagine ci manifesta bene il senso di tutta l'azione del Signore in mezzo a noi: con lui il cielo e la terra si avvicinano, lo Spirito di Dio viene a posarsi su di lui come una colomba si posa sul suo nido. In Gesù conosciamo la dolcezza, la mansuetudine, la mitezza, la semplicità, l'amore che Dio vuole portare nel cuore degli uomini.

I luoghi dove oggi si manifesta il Signore

Quei luoghi dove Giovanni Battista ha operato sino ad allora, diventano i luoghi dove Gesù comincia a manifestarsi.

Con Gesù i cieli si sono aperti e si è realizzato il desiderio del profeta Isaia che invocava: "Se tu squarciassi i cieli e scendessi!" (63,19).

Il Signore vuole continuare a manifestarsi oggi, nel nostro mondo, nelle nostre città. Come è bello se anche i luoghi dove noi operiamo ogni giorno diventano i luoghi dove il Signore viene a manifestarsi.

Noi possiamo preparare i cuori con la nostra parola amica, con i piccoli gesti quotidiani, a riconoscere il Signore che si manifesta, che fa venire sulla terra il suo Spirito che unisce e riconcilia.

Quanta gente cerca una strada, una direzione per la propria vita, una liberazione, un senso nelle proprie giornate. Il Signore è presente in mezzo a noi, ma tante volte la nostra mente è offuscata, gli occhi sono impediti. La voce del Padre, la stessa voce che risuona al Giordano, attraverso il Vangelo risuona anche per noi: "Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto" (1,11).

Il Vangelo è la parola amica che ci rivela Dio

È la parola amica che ci viene dall'alto e ci conferma nel cammino, ci aiuta a ritornare sui passi del Signore, quando ce ne allontaniamo; ed è la parola amica che noi possiamo far ascoltare a quelli che la cercano e non la sanno trovare da soli.

Quanti sono quelli che cercano parole vere per la propria vita, quanti pensano di non avere più possibilità di una vita riconciliata. Tanti corrono dietro luci che ingannano, spendono energie per ciò che non soddisfa. E quanti sono quelli che giacciono nel buio dell'abbandono e della solitudine!

La voce del Padre che scende dal cielo ci invita a seguire il suo Figlio per essere rigenerati nella mente e nel cuore.

Siamo all'inizio di un nuovo anno, iniziamo un altro tempo da vivere col Signore lasciando che egli si manifesti con sempre maggiore forza e chiarezza nella nostra vita.

Riconosciamo che ancora siamo lontani dal Signore. È vero che - come ci dice il Signore con le parole del profeta - "i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie" (Isaia 55,8). Ma è anche vero che se noi ascoltiamo la sua voce, se scegliamo di vivere insieme al Figlio suo, la nostra vita non rimane uguale.

Un lavoro bello ci attende

Quanto lavoro c'è da fare per far crescere la giustizia, la pace, la concordia fra gli uomini. Se noi crediamo nel Figlio di Dio, Gesù, egli ha vinto il mondo e noi possiamo operare con lui (cfr. 1ª Giovanni 5,5).

La parola di Dio che scende nel nostro cuore, se la accogliamo, non rimane senza frutto: ci dona sentimenti, parole, intelligenza nuova.

Quando Gesù ci dice: "Io sono nel Padre e il Padre è in me" (Giovanni 14,10), ascoltiamolo. Quando egli ci dice: "Chi ha visto me ha visto il Padre" (Giovanni 14,9), ascoltiamolo.
Egli ci chiama alla pace e non alla discordia, all'incontro e non alla contrapposizione, alla pazienza e non all'ira, al perdono e alla speranza.

La nostra vocazione è quella di essere figli di Dio. Ci riconosciamo tali attorno all'unica mensa che ci riunisce nel giorno santo del Signore. Non possiamo essere uniti attorno allo stesso altare e divisi e discordanti fuori.

Cresciamo come figli, viviamo come figli, agiamo come figli del nostro Dio, avendo come nostro fratello il Signore Gesù.