1ª domenica - tempo di Quaresima
4 marzo 2001
 
pagine bibliche del giorno:Deuteronomio 26, 4-10; Salmo 90; Romani 10, 8-13; Luca 4, 1-13
Vangelo festivo
04 mar 01








dal Vangelo di Luca, capitolo 4, versetti 1-13.

Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame.
Allora il diavolo gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane".
Gesù gli rispose: "Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo".
Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse: "Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio. Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo".
Gesù gli rispose: "Sta scritto: Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai".



"Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto
dove, per quaranta giorni,
fu tentato dal diavolo"(Luca 4,1-2)
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù; sta scritto infatti: Ai suoi angeli darà ordine per te, perché essi ti custodiscano; e anche: essi ti sosterranno con le mani, perché il tuo piede non inciampi in una pietra".
Gesù gli rispose: " È stato detto: Non tenterai il Signore Dio tuo".
Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per ritornare al tempo fissato.
QUARESIMA: TEMPO DI GINNASTICA DEL CUORE!
La memoria
dell'amore
di Dio

"Mio padre era un Arameo errante; scese in Egitto … gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono … il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra miseria e la nostra oppressione e con braccio teso … ci condusse in questo luogo e ci diede questo paese, dove scorre latte e miele" (cfr. Deuteronomio 26,4-10).

È l'antica professione di fede degli Ebrei, carica della memoria storica di quanto il Signore ha compiuto per loro.

L'amore di Dio
continua
anche oggi
a raggiungere tanti

Sono tanti i cristiani oggi che sentono vera per la propria vita questa professione di fede. Quanti giovani, adulti, anziani, cominciando ad ascoltare il Vangelo sono passati da una vita errante in cerca di un senso per la propria vita fino a giungere in un terra buona, con tanti fratelli, con tanti poveri, con tanti amici, uniti nell'unica fede nel Signore Gesù.

Queste esperienze di tanti diventano un invito per tutti a cercare la casa del Signore, ovunque si legge il Vangelo e si lascia che ci trasformi, che ci unisca, che ci apra in modo nuovo agli altri. Attorno al Vangelo nasce una famiglia nuova, dove ci si conosce per nome, ci si aiuta nelle difficoltà, si impara a voler bene in modo semplice e largo.

Quaresima:
un tempo per riflettere,
per ri-orientare
la nostra vita

Con l'antico gesto delle ceneri poste sul capo, è iniziato nei giorni scorsi un tempo particolare per i cristiani, il tempo della Quaresima: quaranta giorni che conducono alla Pasqua, durante i quali riorientare la nostra vita, nutrendoci più abbondantemente della Parola di Dio.

Il Vangelo di oggi ci presenta Gesù che "pieno di Spirito Santo, fu condotto dallo Spirito nel deserto dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo".

Questo tempo che Gesù trascorre nel deserto, tentato dal diavolo, diventa per noi l'indicazione di una strada, con le sue difficoltà e tentazioni, che egli ha voluto percorrere prima di noi, perché possiamo affrontare le tentazioni allo stesso modo del Signore.

I quaranta giorni, evocati ogni anno nella Quaresima, ricordano i quaranta anni trascorsi nel deserto quando gli Ebrei, fuggendo dall'Egitto, si mettono in cammino verso la terra promessa. Questo memoria simboleggia il cammino della nostra vita nel deserto di questo mondo, dove, accompagnati dal Signore, possiamo vedere questo deserto trasformarsi in giardino.

Una forza
per affrontare
il cammino
della vita.
E tutti
possiamo
riceverla

Gesù affronta questa prova "pieno di Spirito Santo". Di che cosa siamo pieni noi, mentre affrontiamo la vita di ogni giorno? Ci scopriamo pieni di tante cose, di tanti desideri per lo più terreni; ci scopriamo poveri dello Spirito di Dio. È questa forza di Dio che ci permette di camminare senza perderci e di trasformare il deserto in una terra fertile.

Davanti alle tentazioni che Gesù affronta sentiamo l'invito a prendere in mano la Parola di Dio, specialmente in questo tempo particolare della Quaresima.

Le tentazioni che affronta Gesù non ci sono estranee. Di fronte alla fame terrena è forte il desiderio di concentrarsi su questo bisogno e lasciar perdere il resto. È facile che la nostra vita diventi una preoccupazione continua per le cose terrene: il lavoro, il riposo, lo svago, la casa, il cibo, tutto quello che serve per vivere. Tutto questo è necessario, ma noi non possiamo vivere solo per questo.

Al tentatore che invita Gesù a preoccuparsi del cibo, con le capacità che ha, di soddisfare i suoi bisogni materiali, egli risponde: "non di solo pane vivrà l'uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio". Ed è una citazione tolta da un libro antico della Bibbia, il Deuteronomio (cap.8, v.3). Gesù conosce la Scrittura, prega con i salmi e risponde con la Parola di Dio.

Certi fatti violenti di cronaca di questi giorni provocano incredulità, smarrimento. Ma essi sono soprattutto la manifestazione di un vuoto, potremmo dire di una "grave denutrizione spirituale" a livello di cuore, di affetti, di mente, di cultura. Il mito dell'autosufficienza, del benessere fisico a qualunque prezzo, ci conduce all'indifferenza verso gli altri, passivi davanti alle tante prevaricazioni dei più forti su quelli che sono più deboli. Così finiamo per vivere "di solo pane". E Gesù ci ripete che "non si vive di solo pane".

La Parola
di Dio
ci insegna
a camminare
nella via
dell'amore

Nella seconda tentazione si parla come di una visione; in un istante il tentatore mostra a Gesù tutti i regni della terra dicendogli: "Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni … Se ti prostri dinanzi a me, tutto sarà tuo". Conosciamo bene questa tentazione: il desiderio, il sogno di possedere sempre di più, disposti a prostrarci davanti al tentatore. Prostrarsi a lui significa accettare e rassegnarsi alla realtà così come è, significa accettare la violenza, le divisioni, gli odi; e anche i dolori e le sofferenze che tutto questo genera.

Gesù risponde: "Sta scritto: solo al Signore tuo Dio ti prostrerai, lui solo adorerai". Adorare il Signore significa coltivare la pianta dell'amore nel nostro cuore. È l'amore che conduce alla tolleranza, alla comprensione, al dialogo. È l'amore che ci fa fermare accanto a chi è per terra, mezzo morto, ed ha bisogno di una mano amica che lo sollevi e lo aiuti. Adorare il Signore, stare davanti a Lui non è perdere tempo, ma diventare capaci di fare frutti buoni per noi e per gli altri.

Nella terza tentazione vediamo Gesù spinto a fare un gesto eclatante, che attiri l'attenzione: "Buttati giù dal pinnacolo del tempio, sta scritto che gli angeli ti sosterranno perché tu non inciampi". Come non pensare a una vita vissuta tante volte per essere ammirati, per metterci in mostra, per ricevere applausi? È la tentazione di vivere da uomini esteriori.

Per questo giunge opportuno l'invito della Quaresima a fermarci, fare spazio a momenti di silenzio, di lettura del Vangelo, della Parola di Dio: per riflettere su noi stessi, sul mondo intorno a noi, sul nostro rapporto con le persone che ci circondano.

"Diamo
più tempo
a Dio"

 

 

 

 


Sono belle le espressioni che i Padri della Chiesa usano per invitare a vivere questo tempo speciale della Quaresima: "Torna il tempo dei combattimenti spirituali. Usciamo dal nostro torpore dell'anima e del corpo, imbocchiamo la via delle virtù. Diamo tempo al nostro Creatore, viviamo di più per lui noi che dedichiamo tanto tempo alle cose di questo mondo. Abitiamo in questa città forte che è la Chiesa, restiamo vigilanti, non cerchiamo il sonno dei nostri letti. Uniamoci a quelli che vegliano, la voce divina risuoni alle nostre orecchie, il nostro chiasso non disturbi l'ascolto" (Pietro Crisologo, Sermone 12).

Quaresima: tempo di palestra dello spirito, di ginnastica del cuore, che facilmente si atrofizza quando si vive solo per le realtà materiali.

La Parola di Dio posta a fondamento della nostra vita è la roccia salda che ci permette di affrontare le bufere, i venti freddi, le difficoltà.

"Questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica!" (Deuteronomio 30,14).