Vogliamo segnalarvi una iniziativa molto semplice e bella a cui hanno partecipato alcuni adolescenti della nostra parrocchia. È l’iniziativa dal titolo “MANDA UNA CARTOLINA A UN CONDANNATO A MORTE”.
L’anno scorso un adolescente ha ricevuto la risposta da un condannato a morte a cui aveva mandato una semplice cartolina con una frase affettuosa: “Always in my thoughts! A special greeting, for a special friend” [Ti penso sempre! Un saluto particolare per un amico particolare]. È stata una lettera commovente, che ha dato inizio ad una corrispondenza che continua ancora oggi.
Riportiamo qualche frase della sua lettera di risposta:
“Caro Salvatore, veramente non so cosa scrivere per esprimere la mia umile e grata riconoscenza per quelle speciali parole ricevute da te. Possa il Signore onnipotente colmarti di benedizioni per quanto hai fatto.
Sono davvero contento e molto grato di avere un contatto da un paese lontano. Ti chiedo di diventare il mio costante corrispondente; voglio sentire buone notizie dal vostro paese, come è scritto nel libro dei Proverbi 25,25 che dice: “Come l’acqua fresca per un’anima stanca, così è buono sentire buone notizie da un paese lontano”.
Io raramente ricevo visite dai miei familiari a causa di restrizioni finanziarie; perciò mi sento solo ed isolato in questa putrida cella e per me ricevere una cartolina da te è stato come ricevere una visita. Per questo ti chiedo umilmente di scrivermi lettere di incoraggiamento, così che io possa trovare sollievo in quella posta che riceverò.
Salvatore, tu hai fatto esattamente ciò che è scritto nella lettera agli Ebrei, 13,3, dove si dice: “Ricordati di coloro che sono in prigione come se tu stesso fossi in prigione con loro”.
Saluti a tutta la tua famiglia; attenderò con ansia di avere tue notizie.
Il tuo amico in Cristo, Charles”
Il mondo delle carceri, specialmente delle persone che vivono nel braccio della morte, ci era sconosciuto. È nato un interesse e una attenzione che non solo reca sollievo e aiuto a chi è nella sofferenza, ma ha aiutato molti di noi ad aprirsi e ad ascoltare voci lontane, contente anche solo di una cartolina con un saluto affettuoso, percepita come “un sorso di acqua fresca per chi è assetato e stanco”.
Quest’anno il gruppo degli adolescenti ha ripreso l’iniziativa che si ripete ogni anno, nei mesi di ottobre e novembre e si conclude il 30 novembre, giorno in cui si ricorda la prima abolizione della pena capitale da parte del Granducato di Toscana, nel 1786.
In questo giorno molte amministrazioni comunali esprimono la loro solidarietà allumando un monumento significativo della loro città.
I ragazzi hanno voluto essi stessi fare un disegno e inviarlo con un proprio saluto.
“MANDARE UNA CARTOLINA A UN CONDANNATO A MORTE” è un modo semplice per essere vicini ai condannati a morte e per sollecitare l’abolizione della pena di morte.
Chi volesse unirsi a noi, chiedendo indirizzi di condannati a cui si può scrivere, può farlo inviando una email all’indirizzo della parrocchia: parr@psgna.org
Per approfondire: Valore della vita e pena di morte di Stefania Tallei |