Ogni
famiglia si riunisce ogni tanto per le ricorrenze
più importanti e per le feste più
significative. Anche alla nostra variegata famiglia
della Parrocchia capita di trovare date per incontri
comuni, delle occasioni per stare tutti insieme.
Un bel momento di incontro lo abbiamo vissuto lunedì
9 giugno.
|
|
|
Da
alcuni anni, nei primi giorni di giugno, con
una Liturgia ringraziamo il Signore per i
mesi vissuti insieme. Quest'anno però
l'occasione è stata davvero speciale,
perché il 9 giugno abbiamo avuto la
gioia di ringraziare il Signore per i quaranta
anni di sacerdozio del Parroco, mons. Mariano
Imperato.
Per
questa particolare circostanza alla Liturgia
di ringraziamento, che è stata celebrata
nella grande e bella chiesa dei Santi Severino
e Sossio, hanno partecipato non solo gli abitanti
del quartiere e le persone più vicine
alla comunità parrocchiale, ma anche
moltissime persone che hanno avuto modo di
incontrare don Mariano durante questi quaranta
anni.
|
|
|
I
suoi amici di vecchia data si sono uniti a persone
che lo hanno conosciuto negli ultimi anni; amici
ora vicini si sono incontrati con altri amici che
adesso vivono in altri quartieri o in altre città;
con gli amici della Comunità di Sant'Egidio
hanno voluto unirsi alla festa di tutti anche alcune
persone che solo raramente frequentano la Liturgia
o la parrocchia, perché anche loro forse
hanno avvertito che questa festa di ringraziamento
non avrebbe potuto escludere nessuno.
Accanto
ai bambini che quest'anno hanno vissuto con l'esperienza
di Catechismo il primo avvicinamento al Vangelo
si sono trovati alcuni sacerdoti che con don Mariano
hanno frequentato gli studi in Seminario. Ma ospiti
davvero di riguardo sono stati in questo caso sia
alcuni amici del Dormitorio pubblico, che tenevano
a rendere manifesto il segno della loro amicizia
verso la comunità parrocchiale, sia alcuni
anziani che superando non poche difficoltà
hanno lasciato per poche ore gli Istituti in cui
vivono per sentirsi parte di questa famiglia allargata.
|
|
Le
tante persone che hanno partecipato alla Liturgia,
i tanti sacerdoti presenti, i due Vescovi che hanno
concelebrato, il Vescovo di Terni, S.E. Vincenzo
Paglia, e il Vescovo di Ischia, S.E. Filippo Strofaldi,
hanno trasmesso in modo diretto un messaggio molto
importante e immediato: quando la vita di una persona
si avvicina davvero al Vangelo può raggiungere
molti altri uomini e donne che vengono in un certo
senso contagiate dal desiderio di vivere l'amicizia
con Gesù.
Tra
tutti i presenti c'erano sicuramente numerose persone
che proprio attraverso gli incontri nella
|
|
|
comunità
parrocchiale hanno conosciuto un contatto più vivo
e più autentico con il Vangelo, altre che nelle
circostanze più diverse hanno per la prima volta
prestato attenzione alla Parola del Signore, superando
in qualche caso anni di distanza o di indifferenza nei
confronti della Chiesa o della religione: anche queste
persone sono state avvicinate negli anni e invitate ad
accostarsi al messaggio evangelico. Attraverso amicizie
che sono cresciute giorno per giorno e si sono consolidate
in contatti e scambi quotidiani è quindi cresciuto
in ciascuno anche il desiderio di disporsi con sempre
maggiore attenzione all'ascolto del Signore.
Incontrarsi
in questa occasione, verificare davvero che gli amici
dei nostri amici possono essere semplicemente anche nostri
amici è stato un modo per ricordare come l'amicizia
tra di noi è resa più forte dall'amicizia
verso Gesù. In questo modo, anche se nel piccolo
universo di una piccola comunità, ci si può
forse rendere conto di come la vicinanza al Vangelo favorisca
la vicinanza e l'armonia tra di noi, e questa tendenza
all'armonia e all'incontro con il prossimo si trasmette
da un individuo all'altro, rendendo un po' tutti costruttori
di Pace.
Anche
per questo, insomma, non è stata un festa come
tante altre.
|
|