Venerdì
14 settembre, giorno in cui la chiesa fa memoria della Croce di
Cristo, noi abbiamo voluto raccoglierci in preghiera nella chiesa
dei santi Filippo e Giacomo, per ricordare tutte le vittime della
tragedia americana.
La
Comunità di Sant'Egidio e tanti della nostra comunità
parrocchiale, ci siamo ritrovati insieme a molte altre persone
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venute
dai diversi luoghi della città per pregare e testimoniare solidarietà
verso le vittime e fiducia nella forza buona che viene dal Signore. |
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Persone
diverse, anziani, adulti, giovani, adolescenti, insieme a sacerdoti
e suore, tutti insieme abbiamo rivolto al Signore una preghiera
per ricevere il dono della pace, perché cessi ogni forma
di violenza.
Di
fronte alla croce, al dolore e alle sofferenze di tanti, abbiamo
invocato con forza il dono grande della pace.
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Mentre
la nostra preghiera si elevava al Signore, abbiamo manifestato insieme
il desiderio forte della pace che vince la rassegnazione.
È vero che di fronte a tanto male ci sentiamo impotenti, abbiamo
paura; ma abbiamo scoperto di essere in tanti a desiderare che questo
nostro mondo cambi. |
Abbiamo
ricordato che quel venerdì santo, sul Calvario, ai piedi
della Croce, di fronte al dolore, le donne non si sono arrese, hanno
seguito Gesù. E all'alba del terzo giorno hanno ricevuto
l'annuncio della risurrezione.
Di
fronte alla immane tragedia che ha colpito le città di New
York e Washington, di fronte alla morte di tante persone innocenti,
al dolore delle famiglie, ci siamo uniti alla loro sofferenza, pregando
e desiderando per tutti un mondo più umano e libero dalla
violenza. Noi speriamo nella risurrezione di questo nostro mondo.
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Abbiamo
acceso una candelina, una piccola luce tra le nostre mani per non
dimenticare, perché le tenebre di questo mondo non vincano;
una piccola luce per illuminare una strada di pace che nasce dall'ascolto
del Vangelo, dall'amore di Gesù per gli uomini, dalla compassione
di Gesù per tutti i sofferenti.
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Come
discepoli del Signore accogliamo l'invito a testimoniare camminando
per le strade del nostro quartiere, della nostra città, di
questo nostro mondo, il suo amore per gli uomini.
Testimoniamo
la forza debole della preghiera, dell'amore che contrasta ogni forma
di violenza, di prevaricazione, di ingiustizia.
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