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san Gennaro all'Olmo
Napoli
UN PRANZO di nATale "SPECIALE"
pranzo con i poveri nella basilica di San Severino e Sossio
home natale poveri

25 dicembre 2004: Natale nella basilica dei santi Severino e Sossio al centro antico di Napoli, ore 12.

È da poco terminata la solenne celebrazione liturgica, partecipata da persone di ogni età e condizione: anziani, giovani, i nostri amici disabili, adulti e tanti bambini.

Con la collaborazione di un centinaio di persone, ognuna con un compito preciso, in poco tempo apparecchiano tavoli preparati a festa per più di 400 persone.

Tutto è preparato con cura: tovaglie festose, centrotavola colorati, il menù, piatti e bicchieri decorati, posate e tovaglioli colorati.

Frattanto, nel cortile adiacente la basilica, cominciano a giungere gli invitati, provenienti da varie parti della città: anziani, barboni, persone senza fissa dimora, bambini rom, stranieri dell'est europeo, dell'Africa e dell'Estremo Oriente. Tutti che vivono nella nostra città.

Quando tutto è pronto i 400 e più invitati entrano ordinatamente. Con loro ci sono gli amici che durante l'anno li incontrano nei vari luoghi della città. E ordinatamente ognuno prende il suo posto.

C'è un clima sereno, festoso e conviviale, come tra persone che si conoscono da tempo. Con premura gli addetti ad ogni tavolo cominciano a servire le varie portate. Si conversa, si scherza mentre si consuma con calma.

Vengono in mente le parole di Gesù: "Quando offri un pranzo o una cena, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti" (Luca cap. 14).

Si prova una grande gioia nel vedere tutti questi amici contenti, sorridenti, essi che ogni giorno vivono una vita dura: chi vive per strada alle intemperie, chi si ritrova solo e debole dopo una vita di lavoro, chi sente il disagio di essere straniero, o chi vive le difficoltà dell'handicap.

Alla fine si conclude con un grande brindisi che coinvolge tutti. E in questo clima dal fondo della Chiesa spunta Babbo Natale con la sua slitta carica di regali per ognuno.

Ma i regali non sono tutti uguali. Su ogni pacchetto c'è il nome di chi lo riceve, con doni scelti secondo i bisogni e i desideri dei nostri amici poveri. La gioia grande traspare sui volti.

E fra saluti e abbracci lentamente la basilica si svuota. Ad attenderli ci sono le macchine per accompagnare ciascuno ai luoghi da cui sono venuti.