parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

2
la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 10/01/21

Battesimo del Signore
 
 

Letture: Isaia 55,1-11; Isaia 12,2-6; 1Giovanni 5,1-9; Marco 1,7-11.

 

dal Vangelo di Marco 01, 07-11

7Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. 8Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

9Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. 10E subito, uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. 11E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».


IL BATTESIMO DI GESÙ È IL COMPENDIO ANTICIPATO
DI TUTTO IL SUO CAMMINO


Giovanni proclamava: «Io vi ho battezzato con acqua,
ma egli vi battezzerà in Spirito Santo»

L’umiltà di Giovanni gli fa riconoscere Gesù che viene da Dio

La festa del battesimo di Gesù è la continuazione del Natale, della sua manifestazione agli uomini. L’abbassamento del Figlio di Dio continua a manifestarsi nel battesimo al Giordano. E Giovanni Battista riconosce in quel giovane, che in mezzo alla folla viene e scende nelle acque del Giordano, uno più forte di lui, del quale non si sente degno neppure di essere lo schiavo (slegare i sandali di un altro era considerato a quel tempo il lavoro dello schiavo).

Colui che viene – dice Giovanni – battezzerà in un altro modo: «io vi ho battezzati con acqua, lui vi battezzerà con lo Spirito Santo» (v.8). Giovanni non parla di sé, parla di un altro che viene. Egli è un uomo libero dai protagonismi, dall’essere concentrato su di sé, e nella sua libertà annuncia con forza uno più grande di lui.

Da Nazareth può venire qualcosa di buono?

L’acqua, nella tradizione ebraica simboleggia la Torah, la legge di Mosè. Anche Gesù si è lasciato battezzare nell’acqua, ma già con qualcosa di più della Legge mosaica: lo Spirito santo che viene dall’alto. C’è un battesimo di conversione e di acqua che prepara al battesimo fatto di Spirito santo.

Gesù viene e scende nelle acque del Giordano, un luogo storicamente pieno di ricordi, perché rappresenta il confine e l’ingresso della terra benedetta da Dio. Egli viene da Nazareth, un luogo insignificante. Ricordiamo le parole di Natanaele a Filippo quando questi gli dice di aver trovato il Messia: «Da Nazareth può venire qualcosa di buono?» (Gv 1,46). Il villaggio è praticamente sconosciuto, perciò l’evangelista dice «Nazareth di Galilea».

Gesù proviene da ciò che è ai margini

Gesù non viene dal centro del paese, ma da un luogo che si trova ai margini. Tutto ciò che veniva dalla Galilea valeva ben poco ed era in parte contaminato dall’ambiente pagano. Come è possibile che il Messia venga da una regione così marginale e così segnata dall’influenza dei pagani come la Galilea? Gesù proviene da ciò che è ai margini ed è destinato a coloro che si trovano ai margini.

Proviene da ciò che è segnato dal paganesimo ed è destinato alle nazioni pagane. «La mia casa – dirà Gesù - sarà chiamata casa di preghiera per tutti i popoli» (Mc 11,17). Il Vangelo di Marco, sin dall’inizio ci comunica una dimensione missionaria, di apertura a tutti: non bisogna far tacere quella voce nella quale Dio si preoccupa di tutto l’uomo e di ogni uomo. L’universale è essenziale.

La manifestazione dello Spirito che abita in Gesù

Gesù viene da Nazareth per andare verso il Giordano dove farsi battezzare. Sappiamo che il fiume Giordano scende fino a quasi 500 metri sotto il livello del mare. E Gesù, come primo gesto della sua vita pubblica, sceglie di scendere nell’acqua, accetta di andare sempre verso ciò che è più basso e nelle acque del fiume che scende più in basso sulla terra. È tutto il Vangelo che ci parla di questo abbassamento, con le parole e i gesti che Gesù compie, con gli incontri con gli esclusi e dimenticati. È la continuazione del mistero del Natale.

E nel battesimo abbiamo la manifestazione della sua identità, la voce del cielo ci precisa chi è Gesù. E «subito», mentre risale dall’acqua, i cieli si squarciano e lo Spirito come una colomba discende su di lui. Là dove si presenta Gesù, avviene qualcosa di irresistibile e di inaspettato. È la manifestazione dello Spirito che abita in Gesù. Egli è mosso dallo Spirito e questa forza egli la donerà ai suoi discepoli. Scrive l’apostolo Paolo: «Noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere ciò che Dio ci ha donato» (1Cor 2,12).

Lo Spirito trasforma anche la vita dei discepoli del Signore

Gesù nella posizione più umile provoca nei cieli un movimento di discesa: egli vede i cieli squarciarsi e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. Il battesimo nel Giordano è il compendio anticipato di tutto il cammino di Gesù, fatto di incomprensioni e sofferenze, accanto ai sofferenti, ma anche un cammino di manifestazione della gloria di Dio fino alla Pasqua di resurrezione.

L’esperienza dell’incontro con i poveri ci fa sperimentare, mentre ci avviciniamo a loro, qualcosa che viene dal cielo, di gioia, di comunione, di luce che viene da Dio. Il battesimo di Gesù al Giordano non è una bella immagine da contemplare, ma una vita nella quale coinvolgerci, invitati dallo stesso Gesù a partecipare, camminando con lui e sperimentando in noi questa forza dello Spirito che trasforma la nostra debolezza.

Intenzioni di preghiera

1) Per il dono del Battesimo, che ci rende per sempre figli di Dio e che è grazia di un nuovo inizio, per essere segni della sua presenza e del suo amore nel mondo.

2) Per Papa Francesco, il nostro vescovo Crescenzio, per tutti i pastori e per tutti i cristiani: sostieni Signore la Chiesa sulle strade del mondo, perché consoli i tuoi piccoli, comunichi ovunque il Vangelo e porti frutti abbondanti di misericordia.

3) Per il dono della tua Parola, che come acqua irrora la storia degli uomini e la nostra vita. Donaci di essere assidui nell’ascolto, per custodire la speranza, per cambiare noi stessi e il mondo.

4) Perché gli egoismi, le chiusure, gli interessi di parte cedano il passo alla misericordia e al senso del bene comune e il mondo sia liberato da nuove minacce di guerra. Disarma Signore gli spiriti violenti e rafforza chi cerca la pace.

5) Per i bambini, gli adolescenti, i giovani: perché, Signore, scoprano il desiderio di incontrarti e la gioia di servirti. Sostieni le nostre comunità nell’impegno di trasmettere il tuo Vangelo ai più giovani.