«Quando verrà dunque il padrone della vigna,
che cosa farà a quei contadini?»
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La Chiesa va rinnovata
Oggi celebriamo la festa di san Francesco d’Assisi: davanti alla piccola chiesa di san Damiano, che andava in rovina ascoltò la voce del crocifisso che lo chiamava a restaurare la sua casa. All’inizio egli pensava che dovesse sistemare l’edificio e si mise a portare pietre per sistemarla. Ma poi comprese che era la chiesa, la vita della gente che doveva essere rinnovata. E nel vangelo trovò la chiave per la rinascita della Chiesa.
Quando abbiamo cominciato a leggere insieme il Vangelo, a pregare insieme, siamo usciti incontro a quelli che sono lasciati da parte, vengono scartati. Ed è cresciuta una storia fatta di incontri, di amicizie, di aiuti. Ma oggi il Signore ci chiede di allargare lo sguardo e guardare al futuro di una società nuova. IL Vangelo che è stata ed è la luce di ogni giorno nella nostra vita chiede di guardare a questa vigna che è un popolo dove tanti pensano a coltivare solo il proprio interesse.
L'amore del Signore per la sua vigna
Lo sguardo del Signore è pieno di amore per questo mondo. Egli vede tante situazioni terribili di paesi in guerra, di gente che fugge in cerca di una vita meno disumana. Il Signore vede i dolori di tanti, sente le invocazioni di aiuto, vede gente smarrita; ma vede anche tante persone di buona volontà che sono come quegli operai che vogliono lavorare ma nessuno li ha ancora chiamati.
Il Signore dinanzi a tanti rifiuti come ci fa comprendere attraverso i diversi invii nella sua vigna per raccogliere i frutti, non smette di amare e di cercare operai che coltivino la sua vigna, perché possa produrre frutti che rendono buona e bella la vita delle persone.
Anche oggi c'è bisogno di un nuovo inizio
Questa parabola della vigna ci fa comprendere la storia di Gesù, con le persone che l’hanno rifiutato e con quelli che lo hanno accolto, i miti e gli umili che si sono uniti a lui. Ma è un parabola che aiuta a leggere la storia degli uomini e della Chiesa. Come al tempo di Francesco, anche oggi c’è bisogno di un nuovo inizio, del vino sempre nuovo del Vangelo che va versato in otri nuovi.
Il Vangelo ci fa scoprire in profondità i bisogni e le domande degli uomini di questo tempo: c’è bisogno di pace, di giustizia, di ricostruire tanti rapporti fra gli uomini che si sono sfilacciati. Il Vangelo ci fa andare incontro agli smarriti, a coloro che non hanno nulla per vivere. E ci fa incontrare tante donne e uomini di buona volontà desiderosi di uscire da una vita ripiegata su se stessi.
Il Vangelo ci dona una nuova comprensione del mondo di oggi
«Alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura» (Gv 4,35) dice Gesù ai discepoli che in quel momento lo invitavano a mangiare il cibo che avevano comprato. C’è un lavoro bello da intraprendere, c’è da andare a mietere quello che è pronto per essere raccolto. Anche oggi queste parole di Gesù sono molto vere per noi.
Tante chiusure come quelle degli scribi e degli anziani del popolo ai tempi di Gesù, ci sono anche oggi, anche se hanno altri nomi. Ma c’è bisogno di non essere rassegnati. Uscendo, incontrando, parlando ci sono tante realtà umane da scoprire, persone da coinvolgere. Il Vangelo meditato ci dona una nuova comprensione, ci aiuta a scoprire nuove iniziative, occasioni e mezzi perché la vigna del Signore possa continuare ad essere dissodata e portare frutti.
Il Vangelo, unica guida di Francesco
La memoria di Francesco che con il Vangelo come unica sua guida riuscì a coinvolgere tante persone, tanti giovani che si unirono a lui, a parlare ad ogni categoria di persone, incontrandole per le strade, fuori dalle chiese, perché tanti non ci andavano. E così cominciò un rinnovamento per la Chiesa. Oggi il Signore parla a noi perché questo rinnovamento trovi le vie nuove per parlare agli uomini di oggi.
Usciamo dalle abitudini, liberiamoci dai limiti che a volte ci frenano e scopriamo sempre di più la novità del Vangelo che ci fa valorizzare cose antiche e scoprire vie nuove.
Intenzioni di preghiera
1) Signore, Padre buono, che non ti stanchi della nostra lentezza nel portare frutto, aiutaci a coltivare nella preghiera e nell’ascolto la terra del nostro cuore per rispondere al tuo amore paziente. Liberaci dal male e rendici, sull’esempio di San Francesco, servi appassionati al sogno del tuo Vangelo.
2) Ti preghiamo, Signore, per la Chiesa, vigna che tu hai piantato e che non cessi di coltivare con amore, perché ovunque nel mondo possa portare frutti abbondanti di carità e di misericordia e il Vangelo sia proclamato in ogni luogo. Sostieni papa Francesco e il nostro vescovo Crescenzio.
3) Ti preghiamo per i poveri, i malati, gli svantaggiati, perché nessuno resti ai margini della famiglia umana. Ti ringraziamo per il dono di tanti fratelli più deboli che ci testimoniano come nella tua vigna nessuno è senza frutto.
4) Ti preghiamo, Signore, per i governanti perché non cerchino il loro interesse ma siano consapevoli che il loro compito è agire come amministratori in funzione del bene comune e della pace.
5) Signore, mentre facciamo memoria della pace in Mozambico, del 4 Ottobre 1992, ti preghiamo perché questo amato paese non dissipi il dono della pace e si liberi dalla tentazione della violenza. Ascolta la nostra preghiera per tanti altri paesi, che ancora conoscono la guerra perché trovino le vie della pace. Libera il mondo dal male e dalla Pandemia.
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