parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

2
la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 12/01/20

Festa del Battesimo del Signore /A -
 
 

Letture: Isaia 42,1-4.6-7; salmo 28; Atti 10,34-38; Matteo 3, 13-17.

 

dal Vangelo di Matteo 03, 13-17.

13Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. 14Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». 15Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia».

Allora egli lo lasciò fare. 16Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. 17Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento»


GESÙ AL GIORDANO: L’EVENTO DEL SUO E DEL NOSTRO BATTESIMO


Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni,
per farsi battezzare da lui.

Il primo umile gesto della vita pubblica di Gesù

Dopo la manifestazione di Gesù ai pastori e poi ai magi, di cui noi siamo stati fatti partecipi, oggi egli si manifesta nella memoria del suo battesimo al fiume Giordano. Proviene da Nazaret, dalla Galilea, una regione che è ai margini, segnata dal paganesimo. Questa è già una indicazione per il futuro: il suo vangelo non è destinato solo al popolo di Israele, ma a tutti i popoli; non solo alle persone religiose ma a tutti gli uomini.

Tanta gente andava da Giovanni per farsi battezzare. E Gesù si mette in fila con gli altri, aspettando il suo turno. Immergersi nel Giordano, un fiume che si trova 500 metri sotto il livello del mare è il primo gesto della vita pubblica di Gesù: scendere nell’acqua, scendere umilmente in basso, un gesto che manifesta la sua umiltà e che sarà un tratto di tutta la sua vita terrena. È quello che il profeta Isaia, già sette secoli prima aveva annunciato: «Non griderà né alzerà il tono, non verrà meno e non si abbatterà».

L’identità di Gesù: il Figlio di Dio da ascoltare e seguire

Ma quell’uomo in mezzo agli altri si fa battezzare è il Figlio di Dio. Paolo dice: «pur essendo nella condizione di Dio, svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini» (Fil 2, 6-7). Mentre risale dall’acqua, i cieli si aprono e lo Spirito scende su di lui. Con Gesù Dio si è fatto vicino a noi, è diventato uno di noi per riversare anche in noi lo Spirito di Dio, quella forza di amore che porta Gesù a farsi vicino a tutti, a partire dai più deboli, dai poveri.

Col battesimo noi veniamo immessi nella vita stessa di Dio, diventiamo figli suoi, chiamati a vivere con Gesù la sua stessa vita. Siamo chiamati a muoverci con questa forza di amore, a vedere come vede lui, a lasciarci toccare nell’intimo dalle sofferenze, dalle richieste di aiuto di coloro che vivono ai margini, dimenticati, abbandonati a loro stessi. Siamo chiamati a camminare dietro Gesù come suoi discepoli.

Con Gesù il cielo si è aperto anche su di noi

Gesù vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba su di lui. Lo Spirito è spirito di pace, di benevolenza, di compassione, di misericordia. Col battesimo che abbiamo ricevuto, il cielo si è aperto anche su di noi, Dio si fa scoprire come Padre e noi siamo suoi figli. Dio ci ama con il suo amore gratuito, un amore per sempre, anche quando non ce ne rendiamo conto o ci dimentichiamo di Lui.

Il Vangelo ci fa conoscere i sentimenti, le parole e le azioni che Gesù compie, mosso dallo Spirito. E noi siamo dei discepoli che hanno sempre da imparare, da ascoltare per avere in noi gli stessi sentimenti di Gesù. È un cammino che non finisce col passare degli anni, ma diventa una crescita spirituale, interiore, che rende la nostra vita piena di frutti, ci fa essere operai umili, fedeli e gioiosi nella vigna del Signore. È la gioia di vedere che questo mondo può cambiare, può diventare più accogliente, più pacifico e misericordioso.

Intenzioni di preghiera

1) Ti ringraziamo, o Signore, per il dono del battesimo e per averci accolti ed amati come figli. Fa’ che ogni giorno possiamo gioire del tuo amore e, come i cieli si sono aperti sul Giordano, ti chiediamo che ancora oggi si aprano sulla nostra vita e sulla vita del mondo.

2) Ti preghiamo, o Signore, per Papa Francesco e per il nostro vescovo Crescenzio, sostienili nel loro ministero perché possano sempre servire il tuo disegno di amore sulla Chiesa e sul mondo, testimoniando con generosità la tenerezza per i poveri e l’anelito alla pace.

3) Il tuo battesimo, Signore, ha santificato le acque del Giordano e tutta la creazione: ispira in coloro che guidano le nazioni scelte rispettose verso l’umanità e il creato.

4) Signore, ascolta il grido di soccorso dei poveri, dona speranza agli sfiduciati, accogli le suppliche di chi ti cerca e orienta la nostra comunità all’ascolto fedele della tua Parola per ora e per sempre.

5) Signore, noi ti preghiamo per la pace mentre sentiamo soffiare venti di guerra in troppe parti del mondo. Fa’ che cessi ogni violenza e inizi il tempo della riconciliazione. Veglia sulla vita di chi è ancora sequestrato e in pericolo.