dal Vangelo di Matteo 03, 13-17.
13Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. 14Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». 15Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia».
Allora egli lo lasciò fare. 16Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. 17Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento» |
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GESÙ AL GIORDANO: L’EVENTO DEL SUO E DEL NOSTRO BATTESIMO
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Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni,
per farsi battezzare da lui.
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Il primo umile gesto della vita pubblica di Gesù
Dopo la manifestazione di Gesù ai pastori e poi ai magi, di cui noi siamo stati fatti partecipi, oggi egli si manifesta nella memoria del suo battesimo al fiume Giordano. Proviene da Nazaret, dalla Galilea, una regione che è ai margini, segnata dal paganesimo. Questa è già una indicazione per il futuro: il suo vangelo non è destinato solo al popolo di Israele, ma a tutti i popoli; non solo alle persone religiose ma a tutti gli uomini.
Tanta gente andava da Giovanni per farsi battezzare. E Gesù si mette in fila con gli altri, aspettando il suo turno. Immergersi nel Giordano, un fiume che si trova 500 metri sotto il livello del mare è il primo gesto della vita pubblica di Gesù: scendere nell’acqua, scendere umilmente in basso, un gesto che manifesta la sua umiltà e che sarà un tratto di tutta la sua vita terrena. È quello che il profeta Isaia, già sette secoli prima aveva annunciato: «Non griderà né alzerà il tono, non verrà meno e non si abbatterà».
L’identità di Gesù: il Figlio di Dio da ascoltare e seguire
Ma quell’uomo in mezzo agli altri si fa battezzare è il Figlio di Dio. Paolo dice: «pur essendo nella condizione di Dio, svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini» (Fil 2, 6-7). Mentre risale dall’acqua, i cieli si aprono e lo Spirito scende su di lui. Con Gesù Dio si è fatto vicino a noi, è diventato uno di noi per riversare anche in noi lo Spirito di Dio, quella forza di amore che porta Gesù a farsi vicino a tutti, a partire dai più deboli, dai poveri.
Col battesimo noi veniamo immessi nella vita stessa di Dio, diventiamo figli suoi, chiamati a vivere con Gesù la sua stessa vita. Siamo chiamati a muoverci con questa forza di amore, a vedere come vede lui, a lasciarci toccare nell’intimo dalle sofferenze, dalle richieste di aiuto di coloro che vivono ai margini, dimenticati, abbandonati a loro stessi. Siamo chiamati a camminare dietro Gesù come suoi discepoli.
Con Gesù il cielo si è aperto anche su di noi
Gesù vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba su di lui. Lo Spirito è spirito di pace, di benevolenza, di compassione, di misericordia. Col battesimo che abbiamo ricevuto, il cielo si è aperto anche su di noi, Dio si fa scoprire come Padre e noi siamo suoi figli. Dio ci ama con il suo amore gratuito, un amore per sempre, anche quando non ce ne rendiamo conto o ci dimentichiamo di Lui.
Il Vangelo ci fa conoscere i sentimenti, le parole e le azioni che Gesù compie, mosso dallo Spirito. E noi siamo dei discepoli che hanno sempre da imparare, da ascoltare per avere in noi gli stessi sentimenti di Gesù. È un cammino che non finisce col passare degli anni, ma diventa una crescita spirituale, interiore, che rende la nostra vita piena di frutti, ci fa essere operai umili, fedeli e gioiosi nella vigna del Signore. È la gioia di vedere che questo mondo può cambiare, può diventare più accogliente, più pacifico e misericordioso.
Intenzioni di preghiera
1) Ti ringraziamo, o Signore, per il dono del battesimo e per averci accolti ed amati come figli. Fa’ che ogni giorno possiamo gioire del tuo amore e, come i cieli si sono aperti sul Giordano, ti chiediamo che ancora oggi si aprano sulla nostra vita e sulla vita del mondo.
2) Ti preghiamo, o Signore, per Papa Francesco e per il nostro vescovo Crescenzio, sostienili nel loro ministero perché possano sempre servire il tuo disegno di amore sulla Chiesa e sul mondo, testimoniando con generosità la tenerezza per i poveri e l’anelito alla pace.
3) Il tuo battesimo, Signore, ha santificato le acque del Giordano e tutta la creazione: ispira in coloro che guidano le nazioni scelte rispettose verso l’umanità e il creato.
4) Signore, ascolta il grido di soccorso dei poveri, dona speranza agli sfiduciati, accogli le suppliche di chi ti cerca e orienta la nostra comunità all’ascolto fedele della tua Parola per ora e per sempre.
5) Signore, noi ti preghiamo per la pace mentre sentiamo soffiare venti di guerra in troppe parti del mondo. Fa’ che cessi ogni violenza e inizi il tempo della riconciliazione. Veglia sulla vita di chi è ancora sequestrato e in pericolo.
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