«Io sono il pane vivo disceso dal cielo.
Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno»
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Gesù ci manifesta la vita di Dio
Riferendosi al passo biblico relativo alla manna inviata dal cielo al popolo d’Israele nel deserto, Gesù applica a se stesso il contenuto del messaggio biblico: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo».
I presenti, a queste parole, cominciano a mormorare. È difficile, se non impossibile sul piano della logica umana, pensare che il cielo si possa manifestare attraverso la terra. E quel che si dice di Gesù si deve applicare anche al suo corpo visibile che è la Chiesa.
Il cuore della fede cristiana
Com’è possibile che una povera comunità cristiana, munita solo di fragili segni sacramentali e di un piccolo libro come le Scritture, sia strumento di salvezza?
Eppure è nascosto in questo mistero il cuore stesso della fede cristiana: l’infinito sceglie il finito per manifestarsi; la Parola che ha creato il mondo sceglie le parole umane per rivelarsi; colui che crea ogni cosa si fa presente “realmente” in un po’ di pane e in un po’ di vino; il Signore del cielo e della terra si rende presente là dove due o tre persone si radunano nel suo nome.
Da Gesù viene la vita che non finisce
«Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia». Per noi il problema di queste parole nasce forse dall’abitudine a sentirle, per cui rischiamo di non coglierne più con immediatezza la forza dirompente. Come la manna fu la salvezza per il popolo d’Israele così è Gesù per gli uomini.
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». Chi si lega a Gesù (chi mangia la sua carne) ha la vita eterna. Il Vangelo non dice «avrà», bensì «ha» la vita eterna fin da ora, ossia riceve in dono la vita che non finisce (nel quarto Vangelo «vita eterna» è sinonimo di «vita divina»).
Il dono prezioso dell'Eucaristia
Davvero la vita della Chiesa, come quella di ogni singolo credente, è sostenuta dal «pane disceso dal cielo». San Giovanni Paolo II, nell’enciclica sull’Eucaristia, afferma: «L’Eucaristia, presenza salvifica di Gesù nella comunità dei fedeli e suo nutrimento spirituale, è quanto di più prezioso la Chiesa possa avere nel suo cammino nella storia» (n.9). Già la vicenda di Elia prefigurava questo mistero. Il profeta, perseguitato dalla regina Gezabele, dovette fuggire. Dopo una fuga spossante, si accasciò stanco e triste desiderando solo la morte.
Mentre le sue forze, soprattutto quelle dello spirito, venivano meno ecco un angelo del Signore scendere dal cielo, svegliarlo dal torpore in cui era caduto e dirgli: «Alzati, mangia!». Elia vide vicino alla sua testa una focaccia e la mangiò. Ma tornò a coricarsi. Fu necessario che l’angelo tornasse da lui per svegliarlo ancora, quasi a voler significare la necessità di essere sempre svegliati dall’angelo e di continuare a nutrirsi del «pane della vita».
Gesù è il nostro sostegno nel cammino verso Dio
Insomma nessuno deve sentirsi autosufficiente, e quindi tutti sono sempre bisognosi del nutrimento. «Con la forza di quel cibo, camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l’Oreb» (1Re 19,8). Il profeta fece il cammino del popolo d’Israele percorrendo tutto il deserto fino al monte ove Mosè aveva incontrato Dio. È l’immagine del pellegrinaggio di ogni comunità cristiana, di ogni credente. Il Signore Gesù, pane vivo disceso dal cielo, si fa nostro cibo per sostenerci nel cammino verso il monte dell’incontro con Dio.
Intenzioni di preghiera
1) Ti ringraziamo, Signore, per il dono dell’Eucarestia, presenza salvifica di Gesù nella vita della Chiesa e nutrimento spirituale nel cammino della storia, di cui tutti abbiamo bisogno.
2) Signore Gesù, pane vivo disceso dal cielo, che ti fai nostro cibo per sostenerci e donarci la speranza, accogli oggi la nostra preghiera per coloro che cercano Dio ma non sanno riconoscerlo, perché possiamo condurli con amicizia fino a te.
3) Ti preghiamo, Signore, per la nostra comunità: perché la partecipazione gioiosa alla Mensa ci aiuti a condividere il pane terreno con tutti i fratelli più poveri e con chi, lontano, ha bisogno di sostegno.
4) O Signore, libera il mondo dalla guerra e dona la pace; veglia su chi è stato sequestrato ed è ancora in pericolo.
5) Signore, perdonaci tutti, soccorri i poveri, libera i prigionieri, guarisci i malati, consola chi è triste e chi è solo.
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