parrocchia
san Gennaro all'Olmo Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 6 maggio 2018

6ª domenica di Pasqua /B

 
 

Letture: Atti 10, 25-27.34-35.44-48; Salmo 97; 1ª Giovanni 4, 7-10; Giovanni 15, 9-17.

Il popolo zingaro, anche quello di fede musulmana, festeggia san Giorgio (†303 ca.) che morì martire per liberare la Chiesa.

Dal Vangelo di Giovanni capitolo 15, versetti da 9 a 17

Gesù disse ai suoi discepoli: 9«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 10Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.

12Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. 13Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. 14Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. 15Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi.

16Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 17Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».


AMARE COME GESÙ È APRIRSI A TUTTI, PROPRIO TUTTI


«Questo è il mio comandamento:
che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi»

 

Una lunga storia di amore

Che cosa è la Bibbia, che conosciamo ancora tanto poco? È il racconto della lunga storia dell’amore di Dio per gli uomini, un amore che facciamo fatica a comprendere, al quale, invece, aprirci senza riserve.

Tutta la vita di Gesù come ce la raccontano i vangeli è la manifestazione concreta di questo amore in cui il Signore desidera coinvolgerci. Ci sono resistenze, incomprensioni, dubbi da parte nostra, ma il Signore non si rassegna a lasciarci andare per conto nostro.

Certo, siamo stati creati liberi e mai il Signore ci forzerà contro la nostra volontà, ma non smette di parlarci, ci correggerci, di aiutarci perché entriamo nella vita di comunione con lui che è anche vita di comunione con gli altri, con tutti, ma proprio tutti gli uomini. Attraverso la Bibbia, pagina dopo pagina, scorgiamo un Dio che sembra non darsi pace finché non trova riposo nel cuore dell’uomo.

Il Vangelo è una scuola di amore

Nei vangeli troviamo coniugati in Gesù i tratti di questo amore di Dio: cerca i malati, si fa amico di peccatori e peccatrici, di samaritani e samaritane, di gente lontana, gente nemica o rifiutata, arriva a dare la sua vita per noi. E dice a quei primi discepoli e a tutti quelli che si avvicinano a Lui: imparate da me, io vi sto facendo conoscere l’amore del Padre mio, lo sto vivendo con voi. Lasciatevi attrarre da questo modo di amare, «rimanete nel mio amore». «Ma come?» - ci viene da chiedergli - ed egli risponde: «Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi».

E allora metterci alla scuola di Gesù è metterci alla scuola dell’amore: cominciamo a guardarci attorno, ad incontrare senza riserve e senza esclusioni. Scopriremo tante domande che gli uomini si portano dentro; tante volte sono le nostre stesse domande di vita.

E mentre iniziamo a vivere questa «uscita» verso gli altri, vediamo crescere qualcosa in noi: erano per noi come se non esistessero. E così cominciamo ad amare come Dio, come ama Gesù. Gli altri, specialmente i più poveri ci aiutano a scoprire l’amore di Dio. E questo ci comunica gioia.

La gioia che viene dall’amare come Gesù

«Vi ho detto queste cose – dice Gesù – perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena». La gioia di Gesù: pensiamo alla gioia del pastore quando va in cerca della pecora perduta e la ritrova (Lc 15, 4-7), alla gioia del padre misericordioso e alla grande festa che fa per il figlio ritrovato (Lc 15, 20-24). Questa è la gioia di Dio, di Gesù; e a questa gioia egli ci conduce.

Questa gioia è una gioia grande, profonda che si allarga sempre di più perché viene da un amore che, accolto, genera una fraternità che non conosce limiti né confini, genera una nuova comunità di uomini e donne, dove l’amore di Dio quasi si identifica con l’amore vicendevole.

E così vengono superati limiti e confini che imprigionano la nostra vita, viene infranta ogni barriera di etnia, di cultura, di nazione, persino di fede, come leggiamo nel libro degli Atti degli Apostoli quando lo Spirito riempie la casa del pagano Cornelio.

Guardare gli uomini con la simpatia di Dio

Guardiamo con simpatia gli uomini e le donne attorno a noi, avviciniamoci con delicatezza e affetto e scopriremo in tanti una sete di amicizia vera, di amore senza interessi. Sono giovani ed anziani, uomini e donne di ogni età e di ogni condizione.

Tante volte i bambini ci mostrano la libertà di stare insieme fra diversi, senza porre limiti o esclusioni. «Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini – dice Gesù – non entrerete nel regno dei cieli» (Mt 18, 3). E che cosa è il regno dei cieli se non un regno di amore? Questo regno di amore sulla terra è già iniziato con Gesù e i suoi discepoli continuano a farlo crescere e diffonderlo in ogni terra, in ogni angolo delle nostre città, specialmente in quelli che sono più bui, più bisognosi di amore.

Intenzioni di preghiera

1) Signore, che ci chiami a seguirti sulla strada di un amore senza limiti, custodiscici sempre nella comunione con te e con i nostri fratelli. Fa’ che sappiamo mostrare al mondo il senso della vita che ci doni, portando ovunque speranza e solidarietà, soprattutto dove regna la solitudine e la paura.

2) Ti preghiamo, Signore, per la Chiesa e per la sua missione di annunciare a tutti l’amore che salva: perché lo faccia con generosità e ovunque. Proteggi Papa Francesco e il nostro vescovo Crescenzio.

3) Ti preghiamo, o Signore, perché dopo la tua Resurrezione il mondo conosca un tempo nuovo di riconciliazione e di ritrovata concordia tra le nazioni. Che il tuo amore, senza confini etnici, culturali, nazionali, possa riempire la terra e conquistare alla pace ogni cuore. Libera chi è ancora prigioniero.

4) Ti preghiamo, o Signore, per i bambini, soprattutto per quelli vittime della violenza, della povertà, dell’abbandono. Aiutaci a vivere un’attenzione per i più piccoli, tuoi prediletti: a proteggerli, ad amarli e ad accompagnarli con affetto e premura nella vita.

5) Ti preghiamo, o Signore, per chi lotta contro la morte, per chi soffre, per chi è gravemente malato: perché trovi in te soccorso, guarigione, salvezza.