parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 03/12/17

1ª Domenica di Avvento/B
 

Letture: Isaia 63,16b-17.19b - 64,2-7; Salmo 79; 1 Corinzi 1,3-9; Marco 13,33-37

 

discp500Accogliamo come icone dell'attesa dell'Avvento,
la Vergine Maria e Giovanni Battista

 

Dal Vangelo di Marco, capitolo 13, versetti da 33 a 37

 

Gesù disse ai suoi discepoli:

33Fate attenzione, vegliate,

perché non sapete quando è il momento.

34È come un uomo,
che è partito dopo aver lasciato la propria casa
e dato il potere ai suoi servi,

a ciascuno il suo compito,
e ha ordinato al portiere di vegliare.

35Vegliate dunque:
voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte
o al canto del gallo o al mattino;

36fate in modo che, giungendo all'improvviso, non vi trovi addormentati.

37Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».

 

L’AVVENTO: IL TEMPO DI DIO CHE VIENE NEL TEMPO DEGLI UOMINI

Un tempo di rinnovamento

Inizia oggi l’anno liturgico col tempo dell’Avvento che ci prepara alla nascita di Gesù. Il tempo dell’Avvento è il tempo di Dio che vuole entrare nel tempo degli uomini, nella vita che viviamo ogni giorno.

Il tempo degli uomini di oggi è segnato da tante brutte notizie, da molte situazioni difficili che possono scoraggiare e spesso portano a pensare solo a sé. Dentro questi tempi viene il tempo di Dio e viene a rinnovare il tempo degli uomini.

Gesù viene senza fare rumore

Il Signore viene a liberarci dal ripiegamento su noi stessi, dalle chiusure verso gli altri per paura e ci dice con forza: «fate attenzione, vegliate …»; l’Avvento ci invita ad accorgerci che il tempo di Dio viene nei giorni degli uomini. È una svolta da cogliere, per questo c’è bisogno di stare svegli, di alzare il capo da noi stessi, guardarci intorno e vedere quanto accade.

Non possiamo vivere senza interessarci agli altri, vivere come in una gabbia che non ci fa essere liberi. Il tempo di Dio viene anche se nessuno se ne accorge. Un giorno i farisei domandano a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?» (Lc 17, 20). E Gesù risponde: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: Ecco è qui, o eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi.» (ivi,21). La venuta di Gesù si coglie spiritualmente, se ci facciamo attenti nell’ascolto della sua Parola.

Volgersi verso colui che viene

Gesù è in mezzo a noi, con la sua forza e il suo Spirito. Anche una piccola comunità, un piccolo gruppo che vive con fede, è sicuro che Gesù è con loro, perché lui ha promesso: «dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro» (Mt 19, 20). Stando con lui, ascoltando le sue parole cogliamo la sua presenza: egli bussa alla porta del nostro cuore e noi gli apriamo e impariamo da lui ad aprire anche le porte per accogliere i poveri e coloro che chiedono aiuto.

Sono tanti quelli che non invocano il nome del Signore perché non lo conoscono; in mezzo a loro sentiamo la responsabilità di lasciarci plasmare da lui, scoprire la bellezza di vivere nel tempo di Dio ed essere testimoni di questa forza spirituale stando in mezzo agli altri. Sentiamo come un invito fatto a ciascuno di noi, le parole che Gesù pronuncia all’inizio della sua predicazione: «Il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo» (Mc 1,15). Convertirsi significa volgersi verso colui che viene. È questo il tempo di farlo.

 Tutto può cambiare

C’è qualcosa di grande che sta sorgendo nel nostro tempo. Dio ha ascoltato la preghiera di tanti, l’invocazione di chi soffre, come leggiamo in questa prima domenica di Avvento dal profeta Isaia: «Se tu squarciassi i cieli e scendessi» (63, 19). Se abbiamo fede «tutto può cambiare – come diceva papa Giovanni Paolo II – dipende da ciascuno di noi. Ognuno può sviluppare in se stesso il proprio potenziale di fede, di bontà, di rispetto degli altri, di dedizione al servizio degli altri».
Il viaggio di papa Francesco in Estremo Oriente, il fermarsi accanto a un piccolo popolo perseguitato e oppresso – i rohingya – l’incontro con le diverse religioni presenti in quelle terre e l’appello a lavorare insieme, uniti nella diversità, sono segni di qualcosa di nuovo e bello da cogliere e vivere nei luoghi dove viviamo, nelle periferie delle nostre città.

Ringraziamo il Signore che non si stanca di parlarci, che ci apre gli occhi, che ci fa vedere con una attenzione nuova; ringraziamolo per questo tempo di Avvento che ci invita a lasciar irrompere in noi il suo tempo, il tempo di Dio.

Intenzioni di preghiera

1) Signore, che non rinunci a sperare sul mondo, sulla vita di ogni persona, aiutaci ad accogliere il Vangelo dell’Avvento, ad alzare lo sguardo da noi stessi per volgerlo a Te che vieni e che sei vera speranza di rinnovamento nella pace.

2) Proteggi, o Signore, papa Francesco e il nostro vescovo Crescenzio; sostieni la Chiesa, perché attenta ai segni dei tempi, compia la sua missione, aiutando tutti, nelle difficoltà del tempo presente, a cercare il tuo Regno e ad attendere il tuo ritorno.

3) All’inizio del nuovo anno liturgico, ti preghiamo, Signore, di perdonarci e di donarci in questo tempo, nell’attesa umile e fiduciosa e nella preghiera incessante, la conversione del cuore.

4) Signore, sii vicino a chi è condannato a morte e non ha il conforto di nessuno. Sostieni e accompagna il lavoro di chi è impegnato per l’abolizione della pena di morte.

5) Vieni Signore Gesù, vieni presto, dona consolazione e pace. Squarcia i cieli e apri il futuro per chi oggi è schiacciato dal male. Fai cessare nel mondo ogni violenza e ogni guerra. Dona la liberazione a tutti coloro che sono ancora sequestrai in Siria, in Medio Oriente, in ogni luogo.