parrocchia
san Gennaro all'Olmo Napoli

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la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 30 luglio 2017

Domenica 17ª Tempo Ordinario /A
 
 

Letture: 1Re 3,5.7-12; Salmo 118; Romani 8,28-30; Matteo 13,44-52.

Ricordo di Nunzia, disabile mentale, morta a Napoli nel 1991, e di tutti i disabili mentali che si sono addormentati nel Signore.

Dal Vangelo di Matteo capitolo 13, versetti da 44 a 52

Gesù disse ai suoi discepoli:

44«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

45Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; 46trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.

47Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. 48Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. 49Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni 50e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.

51Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». 52Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».


GESÙ e IL SUO VANGELO È IL TESORO CHE ABBIAMO TROVATO


«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo»

 

Il linguaggio semplice di Gesù

Gesù parlava con parole semplici che tutti potevano capire. E oggi parla anche a noi attraverso brevi parabole che partono dalla vita quotidiana della gente di quel tempo. Le similitudini del tesoro nascosto nel campo e della perla di grande valore hanno come protagonisti un contadino e un ricco mercante. E poi il regno dei cieli è paragonato ad una rete gettata nel mare che raccoglie ogni genere di pesci.

Il mercante è da tutta la vita alla ricerca di un oggetto di valore che appaghi la sua sete di benessere e di ricchezza e gira il mondo, senza arrendersi, nella speranza di trovare quello che sta cercando. L’altro, il contadino, non è padrone del campo e compie il suo duro lavoro nei campi. Sono due situazioni diverse, eppure l’esito finale è lo stesso: la scoperta di qualcosa di prezioso, per l’uno un tesoro, per l’altro una perla di grande valore.

La forza del regno di Dio

Ambedue vivono lo stesso sentimento: la sorpresa e la gioia di aver trovato l’appagamento di ogni desiderio. E tutti e due non esitano a vendere tutto per acquistare il tesoro che hanno trovato. Il paragone con la rete gettata nel mare che raccoglie ogni genere di pesci manifesta il desiderio di Dio di raggiungere tutti gli uomini e offrire loro la salvezza.

Gesù non spiega direttamente che cosa è il regno dei cieli, dice che è vicino a noi, ma lo fa vedere di riflesso raccontando l’agire del contadino e del mercante … Preferisce lasciarlo intuire con parabole e similitudini manifestandone soprattutto gli effetti: il regno dei cieli è capace di cambiare il mondo, come il lievito nella pasta; è piccolo ed umile come un granello di senape, che tuttavia diventerà grande come un albero.

Gesù è il tesoro nascosto da trovare per la nsotra vita

Le parabole di oggi ci fanno capire che il regno di Dio si fa presente nella persona stessa di Gesù. È lui il tesoro nascosto, è Lui la perla di grande valore. È lui che getta la rete verso tutti. Si comprende la gioia di quel contadino e di quel ricco mercante: hanno trovato! È la gioia di ognuno di noi quando scopriamo e riconosciamo la vicinanza e la presenza di Gesù nella nostra vita.

Una presenza che ci trasforma e ci apre agli altri, ci invita ad accogliere ogni altra presenza, anche quella degli immigrati, dei tanti poveri che sono nelle nostre città. È una presenza preziosa, gioiosa, feconda. È il regno di Dio che viene dentro di noi. E la parabola della rete gettata nel mare ci chiede di comunicare a tutti quanto abbiamo scoperto e accolto nella nostra vita, perché la rete si riempia. Sarà il Signore alla fine dei tempi a separare i buoni dai cattivi.

Ognuno pensi a come ha incontrato il Signore

Come si trova il regno di Dio? Ognuno pensa alla sua storia, a quando e come ha incontrato il Signore. Per ognuno avviene in modo diverso. Per alcuni è stato come per il ricco mercante che lo attendeva, lo desiderava, lo aveva cercato a lungo, girando il mondo per trovare qualcosa di grande valore. Per altri è accaduto e accade all’improvviso, quasi per caso, come nella parabola di quel lavoratore dei campi. Dio si lascia incontrare comunque, perché è Lui per primo che desidera incontrare noi e per primo cerca di incontrarci, egli è venuto per essere il “Dio con noi”.

Quel tesoro che abbiamo incontrato, che ci ha cambiato profondamente non possiamo tenerlo per noi; anche altri sono in cerca come quel mercante in cerca della parla di grande valore, anche altri rassegnati a una vita segnata come quella del contadino hanno bisogno di quella sorpresa che abbiamo provato noi quando il Signore si è manifestato attraverso i poveri e la comunità.

Anche i poveri ci fanno scoprire il Signore

A volte il Signore si fa trovare in luoghi insoliti e in tempi inattesi. I nostri incontri con i poveri, le feste, come quelle di questi giorni con gli amici di strada, i tanti incontri con le persone a contatto quotidiano con noi, possono essere il momento in cui fare la scoperta del Signore, del Vangelo per tanti che non lo conoscono. Quando si trova Gesù se ne rimane affascinati, conquistati ed è una gioia lasciare il consueto modo di vivere, a volte arido e apatico, per abbracciare il Vangelo, per lasciarsi guidare dalla logica nuova dell’amore e del servizio umile e disinteressato, dalla parola del vangelo.

Forse chi ha incontrato questo tesoro o questa perla da tempo e ha iniziato a vivere lasciandosi guidare dal Vangelo camminando assieme ai fratelli, ha bisogno di fermarsi e riflettere perché quella gioia iniziale della scoperta non si affievolisca. Il Vangelo fra le mani ogni giorno ci fa scoprire cose nuove e cose antiche vivendo nella casa del Signore: un modo più attento di vivere il nostro servizio e uno sguardo che ci fa scoprire nuove situazioni, nuove domande che attendono nuove risposte.

Dopo l’entusiasmo iniziale, la gioia della scoperta, occorre che la perla preziosa del regno di Dio venga prima di ogni altro bene, occorre che Dio sia realmente al primo posto nella nostra vita, ogni giorno, vigilando su uno stile di vita egoistico che può rubare spazio, condividendo con i fratelli l’amore che viene da Dio. Amici di Dio, amici dei fratelli, amici dei poveri che sono nostri fratelli.

Intenzioni di preghiera

1) O Signore, che nella tua casa ci riveli il tesoro nascosto e la perla preziosa, concedi a ciascuno di noi il discernimento del tuo Spirito, perché sappiamo apprezzare il valore del tuo Regno e della vita che ci doni.

2) O Signore, il tuo Regno è come una rete gettata nel mare che accoglie tutta l’umanità perché riceva il dono della salvezza: rendi anche noi capaci di accoglierlo, viverlo e comunicarlo perché cresca l’amicizia di Dio dentro e attorno a noi.

3) Ti preghiamo, Signore, per papa Francesco, per il nostro vescovo Crescenzio e per la Chiesa che tu chiami ad uscire in missione per le strade del mondo,: guidala e sostienila in questo servizio perché cresca il tuo Regno.

4) Signore, ti chiediamo di disarmare i disegni dei violenti, perché la guerra, con il suo carico di morte, non domini più sul cuore degli uomini e ovunque torni a regnare la pace. Ricordati di Mar Gregorios Hibrahim, di Paul Yazigi, di Padre Palo Dall’Oglio e di quanti sono ancora sequestrati e in pericolo in Siria e in Iraq.

5) Ti affidiamo in questo tempo, o Signore, chi è più debole, solo e chi è malato. Proteggi i più anziani, consola i carcerati, asciuga le lacrime di chi è nel dolore.