Dal Vangelo di Matteo 5, 13-16
Gesù disse ai suoi discepoli: 13Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
14Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, 15né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa.
16Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli. |
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IL SERVIZIO DEI CRISTIANI IN QUESTO MONDO
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«Voi siete il sale della terra ... voi siete la luce del mondo»
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Il Vangelo ci affratella
Ci ritroviamo insieme attorno al Signore come sua famiglia, un legame che viene dal nostro essere cristiani, che diventa sempre più reale nella nostra vita se ci lasciamo trasformare giorno per giorno dal Vangelo, da questa parola che viene in mezzo a noi, non come una parola tra le altre ma come la parola che ci genera ad una vita nuova, ad una cultura diversa da quella del mondo intorno a noi.
Le correnti che sembrano affermarsi nel tempo presente
Forse senza accorgercene si va verso una rivalutazione della guerra come strumento per risolvere i problemi. La scomparsa della precedente generazione che ha conosciuto gli orrori della seconda guerra mondiale ci ha reso meno consapevoli che con le guerre - comprese anche quelle piccole all’interno della famiglia, del nostro ambiente di lavoro o del quartiere dove viviamo – non si risolvono i problemi ma si aggravano.
E poi dinanzi ai tanti profughi che vengono nel nostro paese fuggendo da situazioni drammatiche vediamo ergersi dei muri, come in Ungheria, dei rifiuti come in Polonia, chiusure nonostante che ci dichiariamo cristiani.
Vediamo affermarsi sempre di più il Dio denaro, gli interessi economici che prevalgono su tutto, accompagnati da una accettazione della violenza.
I cristiani come sale della terra e luce del mondo
Come possiamo in quanto cristiani essere passivi dinanzi a tutto questo? Gesù dice che in questa realtà i cristiani hanno da assumersi la responsabilità di illuminare queste situazioni di buio. A noi, come cristiani, Gesù dice: «voi siete il sale della terra … voi siete la luce del mondo». Non possiamo essere come un sale che non insaporisce, non possiamo essere cristiani che non danno un senso nuovo del vivere dinanzi a quando sta avvenendo nel nostro mondo.
Di fronte alla chiusura verso gli stranieri che vengono da noi risuona chiara la parola del Signore: «dividete il pane con l’affamato, introduce in casa i miseri, i senza tetto». Nei giorni del freddo di questo inverno è emersa in tanti la voglia di aiutare, di essere solidali, di accogliere. Questa è la luce che rischiara il buio di cuori chiusi in se stessi, questo è vivere con la dignità di essere umani prima ancora di essere cristiani.
Diffondere una cultura che scaturisce dal Vangelo
Noi che veniamo alla liturgia della domenica, che ascoltiamo le parole di Gesù conservate nei vangeli, dobbiamo scoprire o riscoprire la responsabilità, la vocazione ad essere luce in mezzo agli altri. Non possiamo vivere una vita insipida e senza gusto: siamo deboli, siamo peccatori, non siamo degli specialisti della religione cristiana, ma non possiamo rinunciare a illuminare e rendere sapida la vita intorno a noi.
Non si tratta di essere dei bravi predicatori, ma di manifestare la cultura che viene dal Vangelo, fatta di apertura agli altri, di solidarietà, di accoglienza, di saggezza, senza ergere muri. Noi siamo luce quando la nostra vita si lascia trasformare dal Vangelo che riceviamo, che ci spinge ad incontrare, ad aiutare, ad avvicinare. La luce non viene dalle nostre doti personali ma da un vita fondata sulle parole di Gesù, del Vangelo, che hanno il potere di cambiare la nostra vita e quella del mondo attorno a noi.
Intenzioni di preghiera
1. Ti preghiamo, o Signore, per tutti coloro che si professano cristiani, perché siano sale della terra e luce che rischiara le tenebre, speranza per quanti cercano Dio e la sua salvezza.
2. Ti preghiamo, o Signore, per Papa Francesco, per il nostro vescovo Crescenzio e per tutta la Chiesa, perché possa essere nel mondo riflesso della tua luce e strumento del tuo amore misericordioso prendendosi cura dei più deboli e dei poveri.
3. O Signore, che guardi ai tuoi figli nel mondo chiedendo loro di essere sale e luce della terra, fa’ che uniti a te in ogni luogo essi siano segno di concordia, di unità, di pace. Accogli ancora una volta la nostra preghiera per la Siria e veglia sulla vita dei vescovi Mar Gregorios, Paul Yazigi, di padre Dall’Oglio e di quanti sono ancora sequestrati e in pericolo.
4. O Signore, ti chiediamo di proteggere chi è esposto al freddo di questo inverno. Donaci di vivere l’amicizia verso questi nostri fratelli più poveri e più indifesi, come una benedizione per la nostra vita.
5. Gesù, tu che stendi la tua mano per lenire il dolore degli uomini, guarisci tutti i malati.
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