«Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia»
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La via di Gesù
Con la pagina evangelica di oggi inizia quello che viene chiamato “Discorso della montagna” che continueremo a seguire nelle prossime domeniche. Sono le parole che Gesù rivolge ai discepoli di ogni tempo per rendere migliore questo mondo, per trasformarlo, per avvicinare gli uomini gli uni agli altri, per renderli più giusti, più umani.
Sono parole che ci indicano la via della felicità che tutti gli uomini desiderano, cercano. E quando ci troviamo dinanzi a persone che non la cercano più, che non la desiderano è perché l’hanno cercata e sono rimasti delusi, hanno creduto che potesse venire dal possesso di beni, che potesse essere ottenuta vivendo solo per se stessi e non l’hanno trovata.
Imparare ad essere miti e umili di cuore
La via delle beatitudini è quella che Gesù stesso per primo ha vissuto e indicato ai suoi discepoli. Una via che passa per un cuore mite e umile - i poveri di spirito sono gli umili – che purificato da ogni arroganza, dall’orgoglio, dalla voglia di primeggiare. Sappiamo quanta fatica e quanta resistenza hanno avuto gli apostoli a diventare umili, a imparare da Gesù ad essere miti e umili di cuore.
Si conosce la beatitudine, la vera gioia imparando a fermarci accanto a coloro che sono nel dolore, a consolarli; non rimanendo indifferenti di fronte a tante ingiustizie che pesano sui più deboli, lasciando che i poveri tocchino il nostro cuore e sciolgano la nostra durezza, compiendo i piccoli gesti di amore gratuito, amando come ama Dio.
C’è bisogno di operatori di pace
Così vengono colmate tante distanze che dividono gli uomini, che portano alla violenza, alle guerre. Sono troppo quelli che operano divisioni, che restano indifferenti di fronte alle guerre e troppo pochi quelli che vivono in pace con gli altri e lavorano per la pace.
Ci sono quelli che vivono in paesi dove essere cristiani significa essere perseguitati e subiscono violenze e ingiustizie, mentre noi facciamo fatica ad accoglierli. Quanta gioia provano i profughi quando vengono accolti e quanta gioia in quelli che accolgono.
Un popolo umile e povero che cammina col Signore
Di fronte a tanti che credono non si possa fare nulla per cambiare questo mondo, c’è un popolo umile e povero che cammina con la forza del Signore e semina amicizia, porta pace, comunica gioia. A chi scuote il capo dinanzi a questo popolo umile e debole, Paolo ricorda che questa è la scelta di Dio: quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che è disprezzato, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per manifestare la sua forza di amore.
Il Signore chiama a entrare in questo popolo a farne parte e a camminare dentro la storia avendo come compagno di viaggio e modello di vita l’uomo descritto nel vangelo delle beatitudini. È Gesù l’uomo povero, mite e umile, affamato di giustizia, appassionato e misericordioso, perseguitato e messo a morte.
A lui noi guardiamo, lui seguiamo, da lui impariamo ogni giorno di più a scoprire la gioia delle beatitudini e vedere crescere la solidarietà fra gli uomini. Il desiderio di bene è più forte di quanto possiamo credere e noi possiamo indicare questa via che porta ad una gioia molto più profonda delle nostre piccole soddisfazioni. Intenzioni di preghiera
1. Signore, che nel Vangelo delle Beatitudini ci riveli il volto di Gesù, concedici di non confidare in noi stessi ma solo in te che sei Signore della vita.
2. Signore, che vuoi strapparci da una vita irrilevante e ci proponi la tua umanità mite, appassionata, misericordiosa, aiutaci a guardarti e a seguirti per conoscere la piena beatitudine.
3. Ti preghiamo, o Signore, per Papa Francesco, per il nostro vescovo Crescenzio e per tutta la Chiesa. Ti preghiamo in particolare per le chiese del continente africano perché il loro cammino nel mondo sia sempre guidato dallo spirito delle beatitudini.
4. Signore, noi ti preghiamo per i più poveri, per chi vive per strada, per chi è messo ai margini. Aiutaci a vivere l’amicizia verso questi nostri fratelli come una benedizione per la nostra vita.
5. Signore, guarisci questo mondo dal male della violenza e dell’ingiustizia. Aiuta tutta l’umanità ad essere una vera famiglia di popoli e benedici il lavoro di chi opera per la pace. Libera i prigionieri in Siria e dona pace a questo paese lacerato dalla guerra.
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