parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 25/01/15

3ª domenica Tempo Ordinario /B
 

Letture: Giona 3,1-5.10; Salmo 24; 1 Corinzi 7,29-31; Marco 1,14-20.

Memoria della conversione di Paolo sulla via di Damasco. Memoria anche di Anania, che battezzò Paolo, predicò il Vangelo e morì martire. Oggi si conclude la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Preghiera per l’unità delle Chiese. Memoria particolare delle comunità cristiane in Asia e Oceania.

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" «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini»

Dal Vangelo di Marco capitolo 1, versetti da 14 a 20

14Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, 15e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

16Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori.

17Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». 18E subito lasciarono le reti e lo seguirono.

19Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch'essi nella barca riparavano le reti. 20E subito li chiamò.

Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

Un invito che GESÙ continua a fare: «venite dietro a me»

Scoprire la bellezza di una vita piena di amore

Siamo agli inizi della predicazione di Gesù: dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò in Galilea, proclamando il vangelo di Dio. Ed egli comincia andando in Galilea, la regione più periferica e malfamata della Palestina. È l’inizio di un viaggio che vuole incontrare uomini e donne di ogni condizione, vuole parlare al cuore di ognuno e far scoprire la bellezza e la ricchezza di una vita permeata dall’amore di Dio.

Ogni giorno siamo davanti a notizie di dolore, di lotte, di scontri, di distruzione. Sono le notizie che continuano a giungerci dall’Ucraina, dalla Nigeria, dalla Siria e dall’Iraq. Ma sono anche le notizie di cronaca delle nostre città, delle piccole e grandi violenze, dell’indifferenza quotidiana, della paura del terrorismo che sembra non conoscere frontiere.

Camminare dietro a Gesù

Gesù, dinanzi a situazioni così complesse e difficili, si fa accanto a noi e ci invita in maniera mite ed affettuosa a camminare con lui dentro la vita delle nostre città e paesi, a camminare con la forza di un amore che gli uomini non conoscono.

Il Vangelo ci prende per mano e ci conduce a guardare con occhi nuovi quello che accade attorno a noi, ci porta un po’ per volta a cambiare mente e cuore, a mettere da  parte giudizi e pregiudizi, a compiere i gesti di amore, di tenerezza che possono disarmare i cuori degli uomini da sentimenti di divisione, di rancore, di odio.

Accendere fuochi di amore per spegnere i fuochi del male

Sono tanti i luoghi dove ci sono i fuochi distruttivi di guerre, di scontri; sono fuochi grandi e piccoli, quelli dei paesi dove c’è la guerra e quelli dei nostri ambienti quotidiani dove tanti piccoli gesti contribuiscono ad incrinare i rapporti fra le persone. In questi luoghi il Signore vuole accendere tanti fuochi di amore per spegnere quelli delle divisioni e delle guerre. E vuole farlo assieme a noi.

Quei primi quattro amici di Gesù – di cui ci parla il Vangelo di Marco – non immaginavano che cosa implicava quell’invito inaspettato che li raggiunge mentre sono intenti alla vita e al lavoro di ogni giorno. Simone e Andrea, Giacomo e Giovanni, due coppie di fratelli, persone comuni raggiunte da un invito che avrebbe trasformato profondamente la loro vita, li avrebbe portati a vivere un’avventura umana e spirituale difficilmente immaginabile.

Un cammino di liberazione dai falsi maestri di questo mondo

Da allora Gesù non ha smesso di percorrere le vie del nostro mondo. Egli continua a parlare con le parole del vangelo, continua a fermarsi accanto a persone di ogni condizione e a dire: venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini.

Sono parole che, accolte, avviano una liberazione profonda della nostra vita dalle tante abitudini, modi di pensare e di agire che ci tengono legati. Noi pensiamo di essere liberi, mentre andiamo dietro alle mode di questo mondo, finiamo col pensare credendo di avere un nostro pensiero mentre in realtà li mutuiamo da maestri senza volto.

Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini: c’è troppa divisione, c’è troppo individualismo, ci sono troppe ingiustizie. Io sono venuto per accendere un fuoco di amore nel mondo, desidero accenderlo nei vostri cuori e chiedo di aiutarmi ad accenderlo nel cuore di tanti altri, nei diversi luoghi dove io vi condurrò.

Aprirci al futuro inaspettato che Dio ci propone

Chi ha iniziato a camminare dietro il Signore, facendo proprio il suo Vangelo, può testimoniare la libertà che nasce dal Vangelo diventato vita, i nuovi interessi suscitati dal camminare dietro di lui, le nuove soste accanto ai deboli, agli esclusi, alle persone disprezzate.

Mai quei primi discepoli, di mestiere pescatori su quel piccolo lago di Galilea che essi chiamavano mare, avrebbero immaginato le nuove conoscenze, i nuovi sentimenti che sarebbero sbocciate nella loro vita. Quelle soste accanto alla folla che cercava Gesù, quei dialoghi intimi quando si ritrovavano da soli col loro maestro, quei dubbi dinanzi ai comportamenti di Gesù che facevano cadere tante barriere nei rapporti fra gli uomini. Dubbi che si sarebbero sciolti poco a poco con l’aiuto paziente di quel maestro.

Prendere sul serio l’invito di Gesù a seguirlo

Dinanzi a quell’invito inaspettato, quei pescatori rispondono: ed essi – Simone e Andrea – subito lasciarono le reti e lo seguirono. E poi gli altri due – Giacomo e Giovanni – lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro di lui. È la risposta che essi danno in maniera concreta a quell’invito.

Con la stessa semplicità e immediatezza il Signore si rivolge a noi. È il sogno di Dio per gli uomini che Gesù in maniera semplice e diretta ci comunica. Chi già ha cominciato a rispondere a questo invito sente in queste parole ad allargare lo sguardo, a gettare le reti dell’amicizia andando al largo, lasciandosi guidare dal Signore verso un futuro che ancora non conosce.

E chi è ancora fermo attorno alle reti solite della sua vita, colga l’occasione di questo incontro e si lasci attirare dalla bellezza di questa chiamata. Possiamo non capire subito il senso profondo di questa chiamata. Anche quei primi discepoli non avevano capito tutto, ma scelsero di prendere sul serio quella parola di amicizia. È quello che possiamo scegliere di fare anche noi.

Intenzioni di preghiera

1) O Signore, aiutaci ad ascoltare oggi la tua voce che proclama l’inizio di un tempo nuovo, a seguirti con prontezza lasciando quello che non serve, per collaborare alla tua opera di liberazione dal male e di salvezza per il mondo intero.

2) Mentre si conclude la settimana di preghiera per l’unità tra i cristiani, ti preghiamo, o Signore, per tutte le Chiese cristiane perché, nella multiforme ricchezza dei doni, diventino luogo in cui tutti possano incontrare la misericordia del tuo amore e la tua pace.

3) Ti preghiamo, o Signore, per Papa Francesco e per tutta la Santa Chiesa, perché sia fedele nel custodire e comunicare il tesoro della Tua Parola. Sostieni nel suo ministero il nostro vescovo Crescenzio con la forza del tuo Spirito.

4) O Signore Gesù, mite e umile di cuore, dona al mondo la tua pace e fa’ che presto cessi ogni guerra, ogni conflitto tra i popoli. Veglia sulla vita di Mar Gregorios Hibrahim e di Paul Yazigi, di Padre Paolo Dall’Oglio e di quanti sono ancora sequestrati e in pericolo.

5) Ti preghiamo, Signore, per coloro che spendono la loro vita nella comunicazione del Vangelo, per quelli che conoscono la persecuzione e il martirio, perché in te trovino la forza della fedeltà e della perseveranza.