«Questi è il Figlio mio, l'amato:
in lui ho posto il mio compiacimento».
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Dal Vangelo di Matteo capitolo 3, versetti da 13 a 17
13Allora Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui.
14Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?».
15Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia».
Allora egli lo lasciò fare.
16Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui.
17Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento».
RINGRAZIAMO IL SIGNORE PER IL DONO DEL BATTESIMO
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Dio ci ama da sempre, prima che noi lo conoscessimo
Oggi celebriamo la festa del Battesimo di Gesù, festa che ci ricorda il nostro battesimo. Quasi tutti l’abbiamo ricevuto di piccoli, quando non eravamo capaci né di parlare, né di capire.
Che significa questo? Significa che Dio ci vuole bene da sempre, da prima che noi potessimo saperlo e comprenderlo. Il battesimo è un dono, un dono gratuito che non dipende dai nostri meriti o dalle cose buone che abbiamo fatto, ma solo dall’amore di Dio.
Quando siamo stati portati in chiesa per il battesimo non avevamo nulla da presentare al Signore, sapevamo solo piangere, mangiare e dormire. Questo ci fa capire che Dio ci ama non per i nostri meriti, il suo è un amore gratuito che non finisce mai, è eterno.
Il suo amore non è come i nostri legami di amicizia, di affetto, che fanno fatica a durare. Dio non si dimenticherà mai di noi. Col battesimo diventiamo figli di Dio. E quando uno è figlio, lo è per sempre. Dio non si dimentica di noi, noi siamo suoi per sempre: «Anche se tuo padre e tua madre si dimenticassero, io – dice il Signore – non ti dimenticherò mai» (Is. 49,15).
Gesù, col Battesimo, si manifesta come il Figlio di Dio, da ascoltare e seguire
Perché Gesù che è il Figlio di Dio, che è santo, volle essere battezzato?
Perché dopo che si è manifestato a Maria, a Giuseppe, ai pastori e ai magi, sulle rive del fiume Giordano, davanti a Giovanni Battista e al popolo, si manifesta agli uomini avvolto dalla voce del Padre che dice: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo».
«Mentre il Signore viene lavato nell’acqua del Giordano, già allora viene purificata tutta l’acqua per servire al nostro battesimo» - dice un antico padre della Chiesa, Massimo il Confessore.
E papa Francesco commenta: «Con il Battesimo, veniamo immersi in quella sorgente inesauribile di vita che è la morte di Gesù, il più grande atto d’amore di tutta la storia; e grazie a questo amore possiamo vivere una vita nuova, non più in balìa del male, del peccato e della morte, ma nella comunione con Dio e con i fratelli».
Una data felice: quella del nostro battesimo
Per questo è importante conoscere la data del Battesimo. Continua papa Francesco: «Conoscere la data del nostro Battesimo è conoscere una data felice». E noi oggi vogliamo rinnovare le promesse del Battesimo, rispondendo alle stesse domande alle quali, al nostro posto, risposero i genitori:
Credi in Dio Padre onnipotente? Credi in Gesù Cristo nostro Signore? Credi nello Spirito santo?
A queste tre risposte corrisponde il gesto del sacerdote che per tre volte versa sul nostro capo l’acqua, oppure ci immerge per tre volte nell’acqua battesimale.
Con queste promesse vogliamo vivere nella libertà dei figli di Dio; vogliamo essere liberi di restare tutti bambini nel cuore, cioè dipendenti dal Vangelo e dall’amore. Abbiamo sentito le parole del profeta Isaia: guardate a Lui, ascoltate lui, imparate da lui ad essere umili, misericordiosi, compassionevoli, forti nell’amicizia con lui. Da lui imparate ad essere aperti e accoglienti nei confronti di tutti.
Uniti a Gesù, capaci di perdonare e di amare
Gesù, col battesimo, ci unisce a Lui per essere come lui generosi, capaci di perdonare e di amare anche chi ci offende e ci fa del male, capaci di riconoscere negli ultimi e nei poveri il volto del Signore che ci visita e si fa vicino.
Il Battesimo è un atto di fratellanza, ci fa diventare figli di Dio nella Chiesa. Facciamo sì che quando gli altri ci incontrano, possano incontrare dei veri figli di Dio, fratelli e sorelle di Gesù Cristo, veri figli della Chiesa, la grande famiglia nella quale Dio ci ha collocati.
Oggi – e ogni volta che celebriamo l’Eucaristia – gioiamo di questo grande e gratuito amore di Dio per noi, ringraziamo il Signore per averci scelti e amati. E il nostro cuore sappia dire al Signore: «Ti voglio bene»..
Intenzioni di preghiera
- Ti ringraziamo, o Signore, per il dono del battesimo e per averci accolti ed amati come figli. Fa’ che ogni giorno possiamo gioire del tuo amore per noi e, come i cieli si sono aperti sul Giordano, che ancora oggi si aprano sulla nostra vita e sulla vita del mondo.
- Ti preghiamo, o Signore, per il Papa Francesco, per il nostro vescovo Crescenzio e per la Santa Chiesa; guidala sulle strade del mondo perché comunichi ovunque il Vangelo e orienti il cammino di tutti i popoli verso di Te.
- Ti preghiamo, o Signore, di concedere a chi chiede di rinascere con te, dopo l’annuncio del Natale, di essere rinnovato interiormente e di crescere nel tuo amore.
- Accogli, o Signore, le preghiere che ti presentiamo e che lungo questa settimana sono state affidate alla nostra preghiera. Ricordati di chi è malato nel corpo e nella mente: perché ogni malattia sia guarita dalla tua compassione e tutti possano trovare salvezza e consolazione.
- O Signore, noi ti preghiamo per la pace in ogni luogo dove non c’è pace. Fa che cessi ogni violenza e inizi il tempo della riconciliazione in Sud Sudan, in Centrafrica e in Siria. Veglia sulla vita di chi è ancora sequestrato come i vescovi Mar Gregorios Hibraim e Paul Yazigi.
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