parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 12/10/14

28a Domenica Tempo Ordinario/A
   

Letture: Isaia 25, 6-10; Salmo 22; Filippesi 4, 12-14.19-20; Matteo 22, 1-14.

 

banchettoNuz«Il entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l'abito nuziale»

Dal Vangelo di Matteo, capitolo 22, versetti da 1 a 14

1 Gesù riprese a parlare loro con parabole e disse:

2«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. 3Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.

4Mandò di nuovo altri servi con quest'ordine: «Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!». 5Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; 6altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. 7Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.

8Poi disse ai suoi servi: «La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; 9andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze». 10Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.

11Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l'abito nuziale. 12Gli disse: «Amico, come mai sei entrato qui senza l'abito nuziale?». Quello ammutolì. 13Allora il re ordinò ai servi: «Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti».

14Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

L’INVITO DEL SIGNORE PER UN FUTURO DI PACE IN QUESTO MONDO

Ascoltiamo con cuore aperto il Signore che ci parla

Ogni volta che ci ritroviamo insieme per la santa liturgia, il Signore vuole parlare a ciascuno di noi, per aiutarci a vedere più e meglio quello che noi vediamo e per farci vedere oltre quello che vediamo. E quello che egli ci dice è molto importante per la nostra vita.

Per questo c’è bisogno di essere sempre pronti ad ascoltare e riflettere su quello che egli ci comunica. Gesù ama parlare usando dei paragoni, delle immagini prese dalla vita di tutti i giorni per portarci a riflettere sui nostri comportamenti e sulle nostre scelte di vita.

L’invito a partecipare alla costruzione di un mondo di pace

«Un re fece una festa di nozze per suo figlio. Mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari».

Di che cosa sta parlando Gesù? Perché racconta questa storia? Egli vuole parlarci di qualcosa che è molto importante e ci riguarda: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio». Il regno dei cieli: ecco, egli ci vuole parlare di come desidera portarci a vivere insieme. Il regno dei cieli è una società nuova, una vita nuova per le nostre città.

L’immagine del pranzo di Natale

Ci sono tante cose brutte nella nostra città, in tutte le città, nei diversi paesi. Ed egli vuole cambiarle per farci vivere in pace, uniti gli uni agli altri. C’è una immagine che alcuni di noi hanno visto, hanno toccato con mano, anzi erano dentro questa immagine.

Mi riferisco al pranzo di Natale il 25 dicembre scorso, in questa chiesa: erano più di 100 persone: alcuni servivano il pranzo, altri erano seduti a tavola: erano alcuni di noi, alcuni amici del dormitorio, alcuni amici stranieri venuti nel nostro paese. I bambini, all’inizio del pranzo hanno fatto un saluto, hanno accolto le persone con un canto di Natale.

Ecco, questo è il sogno che Gesù vuole realizzare sulla terra: vivere insieme, siamo diversi ma siamo fratelli. Nessuno deve essere lasciato solo.

Le nostre resistenze e i nostri rifiuti

Ma abbiamo sentito dal racconto di Gesù che i primi invitati non volevano venire. E il re insiste, manda ad invitarli di nuovo ed essi rifiutarono, pensarono solo alle proprie cose. Ma quel re non rinuncia al suo desiderio di riunire gli uomini. E si rivolge a tutti coloro che i suoi inviati avrebbero incontrato nelle strade e nelle piazze.

E tutti sono invitati, chiunque arriva è accolto. Sembra quasi che a quel re non interessi come sono gli invitati. Quel re rappresenta Dio. Quello che egli vuole è che ci siamo. Ma noi siamo liberi di accogliere o rifiutare. Ma rifiutando noi ci escludiamo dal banchetto della vita, della pace, dell’amore.

E vediamo intorno a noi che tanti litigano, si fanno del male gli uni gli altri, si lasciano soli quelli che hanno bisogno di aiuto. Gesù ci chiede di riflettere su come rispondiamo all’invito, ai tanti inviti che egli ci rivolge con le parole del Vangelo.

La veste dell’amore di Dio riversato su di noi

Ma c’è alla fine del racconto un dettaglio importante: entrato nella sala, il re vede un uomo che non indossava l’abito della festa e viene cacciato fuori. Che cosa è questa veste della festa che è importante indossare?

In Oriente l’ospite, chiunque fosse, era accolto con ogni onore: veniva lavato e vestito prima di essere introdotto nella sala per il pranzo. Chi si sottraeva a questa usanza mostrava di non accettare l’ospitalità sentendosi in diritto di entrare, quasi fosse padrone. La veste nuziale perciò è l’amore di Dio che viene riversato su di noi sino a coprire tutte le nostre colpe, tutte le nostre debolezze. La veste nuziale è la fede, è l’adesione affettuosa al Signore e alla sua parola.

Scrive a tale proposito l’Apocalisse: “Vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide” (Ap 7,9)..

Intenzioni di preghiera

  • 1) O Signore, tu che per noi prepari la mensa, insegnaci ad abbandonare la tristezza delle nostre abitudini, a non presentarci innanzi a te con l'abito dimesso del nostro individualismo. Rendici pronti ad indossare la veste nuziale: donaci nella gioia la conversione del cuore.
  • 2) Ti preghiamo, o Signore, per Papa Francesco, per il nostro vescovo Crescenzio e per la vita della Chiesa: fa’ che tutti i tuoi discepoli, sappiano farsi messaggeri del tuo Vangelo che chiama gli uomini a ritrovarsi al banchetto della vita, da te preparato.
  • 3) Signore, Tu che doni i tuoi beni a tutti i popoli, e prepari una festa da cui nessuno è escluso, aiutaci a sognare con te un mondo senza divisioni, senza nemici, senza odi razziali.
  • 4) O Signore, ascolta le invocazioni che ti presentiamo e che sono state affidate alla nostra preghiera. Ricordati della Siria, dell’Iraq e di quanti in quei paesi soffrono. Proteggi la vita di tutti quelli che sono stati sequestrati come i vescovi Mar Gregorios Hibraim, Paul Yazigi, padre Paolo Dall’Oglio.
  • 5) Ti preghiamo, Signore, per chi testimonia il tuo amore per gli uomini, anche a prezzo di dare la propria vita, in situazioni difficili e dolorose, per i missionari, per coloro che comunicano la tua Parola. Tu che vuoi che tutti gli uomini siano salvati e il tuo Vangelo annunciato fino agli estremi confini della terra, aiutaci ad impegnarci perché la tua volontà si compia.
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