parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione dell' 08/12/13

Festa dell'Immacolata Concezione di Maria
Domenica 2ª del Tempo di Avvento /A
   

Letture: Genesi 3, 9-15.20; salmo 97; Efesini 1,3-6.11-12; Luca 1, 26-38.

 


«Rallegrati piena di grazia:
il Signore è con te».

Dal Vangelo di Luca capitolo 1, versetti da 26 a 38

26Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».

29A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

34Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». 35Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37nulla è impossibile a Dio». 38Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

ENTRARE IN UNA STORIA GRANDE E VIVERLA CON AUDACIA E CON GIOIA

Dio con amore ci cerca, ci vuole incontrare

Questa seconda domenica di Avvento coincide con la festa di Maria Immacolata e ci invita a non sottrarci al Signore che con amore ci cerca, che ci parla, che personalmente desidera incontrarci.

Dio cerca Adamo dopo che questi aveva fatto il contrario di quanto gli era stato chiesto, di fatto separandosi da Lui: Dove sei? E Adamo ci manifesta la miseria e la tristezza della propria vita, quando camminiamo lontano dal Signore: ho avuto paura, sono nudo, mi sono nascosto.

E nel dialogo che il Signore intreccia, nelle risposte che l’uomo dà, vediamo le conseguenze dell’autonomia da Dio: comincia a dare la colpa agli altri, a Dio stesso e alla donna: La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato. E la donna continua con lo stesso ritornello dello scaricabarile: Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato.

Quante volte questa scena penosa si ripete nella nostra vita: non è colpa mia, è sempre colpa di qualcun altro…

Dio non si rassegna

Ma Dio non si rassegna su di noi, non smette di pensare ad una storia diversa per gli uomini, non smette di lottare contro il male: Porrò inimicizia fra te e la donna – dice al serpente – essa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno.

Intravediamo già quello che il Signore realizzerà con Maria, una fanciulla povera di un piccolo villaggio sconosciuto, Nazaret, nella povera e disprezzata regione della Galilea. Il Signore va a cercare dove noi non saremmo andati a cercare.

Il Signore aveva creato l’uomo per la felicità, per una vita vissuta in armonia con Lui e con il creato. E la disobbedienza dell’uomo non potrà annullare il progetto di Dio su di noi. Con Abramo inizia la storia di un nuovo popolo con la promessa di un sogno.

Una storia che inizia con Abramo, passa per Maria e giunge fino a noi

Questa storia, attraverso tante vicende, attraverso uomini e donne che ascoltano il Signore che non smette di cercare e di parlare all’uomo, giunge fino a Maria. E con lei inizia la grande storia del cristianesimo, della Chiesa, che giunge fino a noi.

Ma noi ci sentiamo parte di questa storia, salvati da una vita pigra, ripiegata su noi stessi e diventare a nostra volta salvatori di chi vive smarrito, senza una meta?

Quel dialogo fra Dio e i primi uomini, finisce con una promessa. E questa promessa Dio la vuole realizzare attraverso Maria, la piccola fanciulla di Nazaret, per farne la madre del suo Figlio. E vuole continuarla attraverso di noi.

Uscire dalle proprie piccole storie

Maria pensava di farsi una famiglia con Giuseppe, dentro una piccola storia, come tanti del suo povero villaggio. E Dio, per mezzo di un angelo, le parla e le chiede di aprirsi a qualcosa di inaspettato, di uscire da quel piccolo mondo per dare inizio ad una grande storia.

Grande è il sogno di Dio su Maria, su di me, su di te, su di noi. Dio vede le sofferenze degli uomini, vede il bisogno di tanti, sente il grido di aiuto che sale a lui dai poveri, da quelli che sono al freddo, da chi vive nella guerra. Dio si fa carico della voce dei poveri. E chiede a Maria di entrare in una storia grande, di salvezza e di liberazione per tutti: Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te.

Un dialogo che si svolge nella fiducia

Maria resta turbata, si chiede cosa possano dire queste parole. E il Signore le parla attraverso l’angelo: Non temere, Maria, hai trovato grazia presso Dio, concepirai un figlio, lo chiamerai Gesù, sarà grande e il suo regno non avrà fine. E Maria chiede: Com’è possibile avere un figlio se non conosco nessun uomo? E dinanzi alla risposta – Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza di Dio ti coprirà con la sua ombra – Maria crede, si fida del Signore.

E accetta di uscire dal suo piccolo progetto, uscire da una vita piccola ma tranquilla a cui aveva pensato assieme a Giuseppe, sapendo di correre il rischio del ripudio da parte di Giuseppe e di essere condannata a morte: Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola.

Il Signore è con noi, camminiamo con Lui

E così il Signore può operare grandi cose per mezzo di Maria e di quelli che come lei, si lasciano coinvolgere da questo sogno che è già diventato realtà, ma che vuole raggiungere tanti che sono al buio di una condizione disumana, ingiusta e aspettano un nuovo inizio per la loro vita.

Il “sì” di Maria apre nuovi orizzonti a lei e alla storia degli uomini. Di generazione in generazione questa storia di salvezza è giunta fino a noi. E il Signore la vuole continuare con noi per raggiungere la vita di tanti altri. Anche noi siamo chiamati ad uscire dalle nostre abitudini, dalle nostre comodità che ci rendono pigri e lasciarci coinvolgere dalla passione del Vangelo.

Il Signore è con te – dice l’angelo a Maria. Il Signore è con te, con me, con noi se accogliamo la sua Parola. Ci chiede di continuare a scrivere con Lui la sua storia di amore per gli uomini; ci chiede di camminare con Lui perché ogni giorno venga il suo regno. Maria ci insegna e ci aiuta a fidarci pienamente del Signore e a lasciarci coinvolgere in questa storia bella che porta gioia, consolazione, bontà, misericordia, salvezza.

Intenzioni di preghiera

  • O Signore, fa’ che, in questo tempo d’Avvento, come Maria ci lasciamo toccare il cuore dal tuo Vangelo e diciamo “si” alla tua chiamata. Donaci di guardare oltre il limite dei nostri pensieri perché “nulla è impossibile a Dio”.
  • Ti preghiamo, o Signore, per la Santa Chiesa: effondi su di lei la tua grazia, perché - come Maria - accolga il Figlio tuo e nel tuo nome sia madre di una discendenza numerosa in ogni luogo della terra. Sostieni il Papa Francesco e il nostro vescovo Crescenzio.
  • Ti preghiamo, o Signore, per tutte le Comunità che nascono dal Vangelo, perché testimonino il tuo amore davanti a tutti gli uomini e si preparino a ricevere l’annuncio della tua nascita nell’accoglienza ai poveri e ai diseredati della terra.
  • Ti preghiamo, o Signore, accogli le invocazioni che ci sono state affidate: fa’ che la tua venuta in mezzo agli uomini inauguri un tempo nuovo di riconciliazione e di pace per tutta l’umanità. Veglia sul Centrafrica e libera la Siria dalla violenza, proteggi tutti coloro che sono ancora sequestrati: i vescovi Mar Gregorios Hibrahim, Paul Yazigi, Padre Dall’Oglio e i preti Maher Mafouz e Michel Kayyal. E proteggi le monache di Santa Tecla a Malula.
  • Ti preghiamo, o Signore, per chi vive per strada, per i barboni, i nomadi, per chi è senza lavoro e riparo, per chi non ha più casa: perché trovi conforto, aiuto e amicizia. Perché Gesù che viene sia il riparo per la loro vita.