parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 04/11/12

31a Domenica Tempo Ordinario /B
   

Letture: Deuteronomio 6, 2-6; Salmo 17; Ebrei 7, 23-28; Marco 12,28-34.

Memoria di san Carlo Borromeo (+1584), vescovo di Milano.

GesùInsegna
Uno degli scribi domandò a Gesù:
«Qual'è il primo di tutti i comandamenti?»

Dal Vangelo di Marco capitolo 12 versetti da 28 a 34

28Si avvicinò a Gesù uno degli scribi che li aveva uditi discutere e, visto come aveva ben risposto ai Sadducei, gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».

29Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; 30amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. 31Il secondo è questo: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Non c'è altro comandamento più grande di questi».

32Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all'infuori di lui; 33amarlo con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».

34Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

CENTRIAMO LA NOSTRA VITA SULL’AMORE CHE VIENE DA DIO

La cosa più importante da vivere

Sin da piccoli siamo stati portati in chiesa, siamo stati inseriti nella vita della Chiesa con i sacramenti, abbiamo conosciuto Gesù e quello che egli insegna. Ma poi, crescendo, ci siamo messi a camminare per le strade del mondo ascoltando un messaggio diverso.

Il mondo ci ha insegnato e continua a insegnarci che pensare solo a se stessi è un bene, che accumulare soldi ci dà sicurezza, che bisogna mostrarsi forti con gli altri e non deboli. E allora la domanda che quest’uomo – uno scriba, uno studioso della Bibbia –pone a Gesù, ci apre gli occhi su quello che è veramente importante per la nostra vita e per quella dei nostri figli.

Vivere amando

«Qual è il primo di tutti i comandamenti?» - chiede a Gesù. Cioè: su che cosa incentrare la mia vita? Che cosa mettere in primo piano nella vita di tutti i giorni? Davanti a questa domanda centrale, Gesù risponde e cita le parole proclamate oggi nel primo brano, parole che gli ebrei recitano ogni giorno, mattino e sera: «Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze» (Dt 6,4-5). E poi aggiunge: «Il secondo è questo: amerai il tuo prossimo come te stesso. Non c’è altro comandamento più grande di questi».

A differenza di tanti altri uomini religiosi – sacerdoti, farisei, sadducei – che si erano avvicinati a Gesù per attaccarlo, questo scriba, saggio e sincero, concorda con Gesù e dice: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».

Chi ama Dio ama anche il prossimo

Ma c’è una cosa che Gesù sottolinea: il comandamento dell’amore di Dio e quello dell’amore verso il prossimo sono due comandamenti uniti a tal punto da essere la stessa cosa. Questa unità i primi cristiani l’avevano ben compresa: chi ama Dio ama anche il prossimo. Non possiamo dire di amare Dio se non amiamo anche gli altri, specialmente quelli che sono nel bisogno.

Infatti, a questo proposito, molto chiaramente l’apostolo Giovanni scrive: «Se uno dice: “Io amo Dio” e odia suo fratello, è un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. E questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche suo fratello» (1 Gv 4,20-21).

Se vogliamo comportarci da discepoli di Gesù, oltre ad amare Dio sopra ogni cosa, siamo chiamati ad amare tutti i fratelli e sorelle del popolo di Dio, particolarmente i più deboli, i piccoli, i soli, gli stranieri. In Gesù questa unità la vediamo vissuta in modo pieno.

Amare Dio e gli uomini come ha amato Gesù

Gesù, infatti, ama il Padre sopra ogni cosa, in tutto dipende da Lui, a Lui si rivolge in maniera tenera chiamandolo «papà»: «io non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato … mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato» (Gv. 4,34 e 5,30); del Padre ci fa conoscere l’amore verso tutti gli uomini: «io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere – dice Gesù rivolto al Padre – perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro» (Gv. 17,26).

E con la stessa intensità Gesù ha amato anche gli uomini. Il Vangelo ci manifesta questo amore e questa passione per tutti gli uomini, fino a dare la vita per noi.

Il vero amore verso se stessi

Guardando a Gesù possiamo anche capire che cosa significa amare gli altri «come se stessi», egli ci insegna il vero amore per noi stessi. Sin da piccoli apprendiamo ad amare soprattutto se stessi e le proprie cose, spesso contro gli altri. Ma Gesù ci dice che chi si rinchiude nel suo egoismo, non si ama; chi è ripiegato sui suoi interessi, si vuole male, si rovina la vita, si rattrista. Per Gesù «si è più beati nel dare che nel ricevere» (At. 20,35).

Per questo la liturgia della Domenica è il momento più importante della nostra settimana, perché qui impariamo il vero amore per noi stessi: chi ama Dio con tutto il cuore e ama gli altri, allora possiamo dire che ama veramente se stesso.

Questo amore vero viene dall’alto, viene da Dio, per questo diciamo: Signore insegnaci ad amare come ami tu, come ce lo ha manifestato il tuo figlio, Gesù.

Intenzioni di preghiera

  • Signore Gesù, che ci hai donato il comandamento dell’amore di Dio e dell’Amore del prossimo come strada per una vita buona e felice, donaci la grazia di viverli ogni giorno.
  • Ti preghiamo, o Signore, per il Papa Benedetto, per il nostro vescovo Crescenzio e per tutta la Santa Chiesa, perché sappia suscitare in tutti il desiderio di cercare la tua sapienza.
  • Signore Gesù, tu sei il gran sacerdote che offre al Padre la vita, ti preghiamo per coloro che hai chiamato a partecipare alla tua stessa missione, per quei cristiani che in tante parti del mondo a rischio della propria vita non rinunciano a testimoniare il Vangelo. Proteggili e sostienili.
  • O Signore noi ti preghiamo, accogli le invocazioni che a te presentiamo e che in questa settimana sono state a noi affidate: prendi nelle tue mani la vita di chi è misero, dà sostegno a chi è nel bisogno, continua a liberare dal peso della morte chi è condannato senza appello: concedi a tutti di godere della tua misericordia.
  • Ti preghiamo per tutti i defunti, per i tanti che nessuno ricorda. Tu Signore vuoi che nessuno vada perduto: ricordati di loro e di tutti, nel tuo Regno.