parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 19/12/10

4ª domenica del tempo di Avvento/A

   

Letture: Isaia 7,10-14; Salmo 23; Romani 1,1-7; Matteo 1, 18-24..

 


"Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo"

Dal Vangelo di Matteo capitolo 1 versetti da 18 a 24

18Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.

19Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.

20Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; 21ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».

22Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: 23Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele, che significa Dio con noi.

24Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa; 25senza che egli la conoscesse, ella diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù.

lo spirito continua ad operare cose stupende

Giorni preziosi per riflettere sul Natale di Gesù

Viviamo gli ultimi giorni di questo breve tempo di Avvento, in preparazione al Natale di Gesù. Circondati dai richiami ad una festa diventata prevalentemente consumistica, c’è bisogno di fermarci a riflettere, con la Parola di Dio, perché anche questo Natale 2010 sia per noi un dono, una grazia, un tempo di crescita nella comprensione dell’amore di Dio che interviene nella storia degli uomini.

Ci sono situazioni che ci appaiono immodificabili, norme e principi, abitudini consolidate secondo cui scorrono gli avvenimenti. E si crede che non si possa fare altrimenti. C’è una rassegnazione diffusa, mancano i sogni. Il Natale di Gesù è Dio che si fa presente nella nostra storia ad opera di una forza che è oltre i nostri orizzonti, che ci fa riprendere a sognare e ad operare per un mondo che lotta contro la violenza e l’abbandono dei deboli, dei poveri, a loro stessi.

L’irrompere dello Spirito Santo nella vita degli uomini

“Maria, promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo”. Chi è, che cosa è questo Spirito Santo che sconvolge le regole della natura e opera in modo nuovo, a noi sconosciuto?

Giuseppe stesso, promesso sposo di Maria, che era un uomo buono, un uomo giusto, si trova di fronte a qualcosa che non comprende o che comprende pensando ad una colpa di Maria. E mentre sta cercando un modo di tirarsi fuori senza esporre al ludibrio e al disprezzo la sua promessa sposa, viene raggiunto in sogno da un messaggio di Dio: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo”.

È difficile credere a qualcosa che cozza contro la nostra logica, contro le regole della natura. Ma la fede è qualcosa che va oltre noi stessi e la nostra logica. Ricordiamo le parole che Gesù dice ai suoi discepoli: “se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: «Spòstati da qui a là», ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile” (Mt. 17, 20).

Come è possibile tutto questo?

L’uomo che vive solo la dimensione materiale e terrena può sorridere a queste parole, perché non conosce la vita dello Spirito e la sua forza. Maria crede alle parole dell’angelo, dopo aver chiesto: “Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?”.

L’angelo le risponde: “Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra.Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio”. E Maria crede: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola”.

Giuseppe si pone sulla stessa linea, abbandona i suoi progetti: “quando si destò dal sonno fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa; senza che egli la conoscesse, ella diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù”.

Lo Spirito Santo continua a compiere miracoli

Nonostante la nostra incredulità e i dubbi, lo Spirito Santo continua ad operare nella storia; e lo fa attraverso coloro che credono nella Parola che viene loro annunciata. E sono sotto i nostri occhi i miracoli che lo Spirito continua ad operare.

Il Natale con i poveri che fanno parte della famiglia di Dio, il pranzo di Natale che si tiene in tante parti del mondo, molte volte nelle chiese dopo la celebrazione della santa liturgia, è un’opera dello Spirito.

Lo Spirito parla ai cuori ben disposti e li muove incontro ai poveri e rende possibile quello che con le sole nostre forze umane e materiali non sarebbe possibile. Proprio come avvenne per la moltiplicazione dei pani operata da Gesù. I discepoli che avevano solo cinque pani e due pesci – quanto bastava appena per loro assieme a Gesù – di fronte alla folla di migliaia di persone si agitano, pensano che non si possa fare altro che mandarli via digiuni.

E dicono a Gesù: “Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare … qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!” (Mt. 14, 15.17). Ma Gesù, dopo aver alzato gli occhi al cielo, compie il miracolo che fa mangiare a sazietà più di cinquemila persone.

Partecipiamo anche noi al miracolo del Natale

Dinanzi al Natale di Gesù, opera dello Spirito che rende fecondo il seno di Maria, possa ognuno riflettere, credere alla Parola di Dio e aprirsi alla forza dello Spirito che vuole continuare ad operare, anche per mezzo nostro, in questo tempo troppo materialista e troppo rassegnato.

Ognuno può partecipare al compimento di questo miracolo: aiutando, collaborando con un po’ del suo tempo, invitando altri ad aiutare, portando piccoli doni, come i pastori e i magi che andarono a Betlemme portando i loro doni.

Intenzioni di preghiera

  • O Signore, dona anche a noi, come donasti a Giuseppe, attraverso l’umile via dei sogni, di accogliere Colui che salva il mondo. Aiutaci a prendere parte al grande disegno d’amore del Vangelo e a vivere la speranza di cambiare il mondo.
  • Ti preghiamo, o Signore, per tutte le nostre comunità perché, nell’attesa che tu venga, sappiano testimoniare, in una vita grata e serena, la tua misericordia e annuncino la salvezza ai poveri secondo la tua volontà.
  • Ti preghiamo, o Signore, per il Papa Benedetto, per il nostro vescovo Crescenzio e per la Santa Chiesa, perché sia ovunque nel mondo un segno dell’amore e dell’attenzione tua per i tuoi figli, particolarmente per quanti sono nella sofferenza, nella tristezza, nel dolore.
  • Accogli, o Signore, le invocazioni che ti presentiamo e che sono state affidate alla nostra preghiera. Fa’che le ferite della guerra, dell’ingiustizia, dell’abbandono possano essere guarite e tutti i popoli del mondo riscoprano il dono dell’unità e della pace.
  • Ti preghiamo, o Signore, per chi nel freddo di questo inverno vive per strada, per i senza fissa dimora, i nomadi, per chi è senza lavoro e riparo, per chi non ha più casa: perché trovi conforto, aiuto e amicizia. Perché Gesù che viene sia il riparo per la loro vita.