parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 23/05/10

Festa della Pentecoste/C
   

Letture: Atti 2, 1-11; Salmo 103;  Romani 8, 8-17; Giovanni 14, 15-16.23-26.

 

Pentecoste
Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa.

 

Dal Vangelo di Giovanni capitolo 14 versetti da 15 a 16 e da 24 a 26a 53

 

15Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre.

Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.

24Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.

25Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi.

26Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Lo spirito viene in noi perche' apriamo il nostro cuore all'amore

Ogni domenica celebriamo la Pasqua settimanale

Ogni domenica la Chiesa ci convoca nella santa liturgia per proclamare Cristo risorto dai morti e ci chiama a vivere anche noi da risorti, la vita nuova che viene da Gesù. Possiamo dire che ogni domenica la Chiesa ci chiama a celebrare la Pasqua settimanale, a non appiattirci sulla mentalità di questo mondo che oggi vive un confuso relativismo culturale e un individualismo utilitaristico che indebolisce la solidarietà fra gli uomini. La Pasqua settimanale ci indica il Signore Gesù come modello per la nostra vita.

Il tempo che viviamo è un tempo pesante, tempo di violenza diffusa: nei quartieri, nelle città, in tanti paesi del mondo. C’è troppa gente abbandonata, troppi bambini senza affetto, troppi anziani lasciati soli, troppe persone angosciate e sole che cercano un po’ di luce.

Oggi si rinnova il mistero della Pentecoste

Oggi si rinnova per noi e per tutta la Chiesa, in tutti i luoghi dove essa si riunisce, il mistero della Pentecoste. In quel giorno, cinquanta giorni dopo la Pasqua, il Signore mandò sugli apostoli lo Spirito Santo, come aveva loro promesso.

Il libro degli Atti degli Apostoli, al capitolo 2, ci racconta quello che avvenne: in quel giorno ricevettero il dono dello Spirito mentre si trovavano riuniti nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento impetuoso, si formarono come lingue di fuoco che si posarono su ciascuno e tutti furono colmati di Spirito Santo.

Il Vangelo è per tutti i popoli

A loro viene dato il potere dello Spirito, una lingua nuova che li rende capaci di parlare del Vangelo agli altri ed essi capiscono. Quei popoli diversi presenti quel giorno a Gerusalemme ci dicono che il Vangelo è per tutti e che quella piccola comunità diventa capace di unire a Dio e tra di loro tutti i popoli, rappresentati simbolicamente in quelle persone radunate a Gerusalemme.

L’esperienza che fa quella prima comunità è bella e suscita in loro stupore e gioia: vede che persone di provenienze diverse ascoltano e comprendono il Vangelo. Infatti, queste persone mentre ascoltano gli apostoli, stupite e meravigliate si chiedono: “tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua?”.

Lo Spirito dispone i cuori ad aprirsi al Vangelo

Lo Spirito raggiunge i cuori di quelle persone e le dispone ad accogliere il Vangelo; per questo non dobbiamo avere timore e – come gli apostoli – far conoscere Gesù e il suo Vangelo a tutti. Sin dall’inizio la Chiesa è “cattolica”, cioè universale, aperta a tutti, che vuole parlare a tutti i popoli.

Lo Spirito ci vuole insegnare che c’è un mondo da ricreare, un mondo che non si dimentica della sofferenza degli altri, ma che viene abitato da persone che aprono il cuore all’amore. E dove ci sono persone che si aprono con amore agli altri, che collaborano insieme, che lavorano per creare la comunione tra gli uomini, tutto il quartiere, tutto il mondo attorno a noi è più contento, più felice, più umano.

Se vogliamo amare Gesù, essere uniti a lui, vivere una vita in amicizia con lui, dobbiamo ascoltare le sue parole, amare il vangelo che ci parla di lui. È Gesù che ce lo dice e ce lo chiede: “se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”.

Lo Spirito ci conduce a vivere una vita nuova

Con questa disposizione interiore ci prepariamo ad accogliere il dono dello Spirito Santo che il Padre invia anche su di noi, come fece con i primi discepoli a Gerusalemme.

Lo Spirito Santo ci disporrà ad ascoltare e accogliere le domande di amore che vengono da tanti, ci aiuterà a comprendere la bellezza di vivere aprendoci agli altri, ci aiuterà ad andare incontro ai poveri, ci insegnerà a stare insieme, a collaborare gli uni con gli altri. L’amore che emana dallo Spirito ci aiuterà ad essere uniti, a vivere da fratelli, a lavorare insieme perché questo mondo diventi migliore, diventi più umano.

Che il Signore ci cambi intimamente col dono dello Spirito Santo, ci riempia il cuore di misericordia, ci doni la sua pace perché possiamo comunicarla a tutti.

Intenzioni di preghiera

  • Ti preghiamo, o Signore, rinnova oggi il prodigio della Pentecoste: effondi su ciascuno di noi la forza del Consolatore, aiutaci a spendere la nostra vita con gioia e generosità nella missione che tu ci affidi.
  • Vieni Santo Spirito e custodisci l’unità di questa famiglia in ogni parte del mondo. Donaci la luce che rischiara il cammino anche nelle difficoltà e fa’ fruttificare i  doni che da Te riceviamo in abbondanza.
  • Ti preghiamo, o Signore, per il Papa Benedetto e per il nostro vescovo Crescenzio. Tu che in ogni tempo rinnovi la Chiesa suscitando in essa nuovi carismi, concedi a questi tuoi figli, di essere sempre aperti all’azione del tuo Spirito per parlare al cuore di tutti gli uomini e affrontare le sfide di questo nostro tempo.
  • O Signore, ti presentiamo tutte le invocazioni che sono state a noi affidate lungo questa settimana. Manda Signore il tuo Spirito a rinnovare la terra: dove c’è odio fa fiorire l’amore, dove c’è dolore la gioia, dov’è la guerra la pace.
  • Spirito della Pentecoste, consola i nostri fratelli e le nostre sorelle malati: apri il loro cuore alla speranza e guariscili.