parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 31/05/09

Festa di Pentecoste /B
   

Letture: Atti 2, 1-11; Salmo 103 ; Galati 5, 16-25; Giovanni 15,26-27; 16,12-15

 


"Lo Spirito della verità vi guiderà a tutta la verità"

Dal Vangelo di Giovanni capitolo 15, versetti da 9 a 17

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.

Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.

Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.

Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.

Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

lo spirito di dio e' la forza della chiesa

Diversi modi di vedere la Chiesa e partecipare alla sua vita.

Conosciamo tutti la Chiesa, sappiamo qualcosa di lei, in varia misura e in vario modo pensiamo di appartenere ad essa, di farne parte. Molti sono quelli che si rapportano ad essa mediante la celebrazione dei sacramenti che accompagnano le varie tappe della vita, dalla nascita alla morte. Ma la loro vita scorre secondo la mentalità del tempo in cui si vive e non c’è conoscenza del Vangelo, delle parole di Gesù e delle sue azioni.

Ma in ogni tempo troviamo quelli che cercano si avvicinano alla Chiesa per conoscere il Signore e lasciarsi attrarre da Lui, proprio come quando un giorno alcuni Greci si avvicinarono a Filippo discepolo di Gesù e gli domandano: “Vogliamo vedere Gesù” (Gv.12,21). E nel nostro tempo cresce il numero di quelli che chiedono di conoscere Gesù e di iniziare a fare l’esperienza di vivere la propria vita uniti a Lui.

Il mistero profondo della Chiesa.

Per chi guarda dall’esterno la Chiesa, tante volte la vede come una grossa organizzazione, anche nel fare il bene. Ma la festa di Pentecoste che celebriamo oggi, cinquanta giorni dopo la Pasqua, ci mette dinanzi al mistero profondo della Chiesa. Essa cammina nella storia spinta, guidata e sostenuta dalla forza di una realtà che il mondo non conoscere: la forza dello Spirito mandato dal Padre che la muove incontro agli uomini.

È una forza di amore, un amore gratuito che il mondo non conosce, specialmente in questo tempo in cui vige la logica del mercato, dove tutto si vende e tutto si compra e niente è gratuito.

Lo Spirito anima e fa vivere la Chiesa.

Lo Spirito che discende sui primi discepoli di Gesù, riuniti a Gerusalemme in preghiera nella sala dove avevano celebrato col Signore l’ultima cena, è lo stesso Spirito che era sceso su Gesù al battesimo nel fiume Giordano. Ed è questo stesso Spirito che continua ad essere mandato dal Padre, come Gesù ha promesso ai discepoli di ogni tempi.

È questo Spirito che anima e muove la chiesa, che anima la comunità e ci trasforma, ci dona sentimenti nuovi, ci trasfigura e rende luminosi il nostro volto e le nostre vite. Questo Spirito è una forza di amore che apre la mente e il cuore, ci rende capaci di conoscere e comprendere cose nuove, ci guida incontro agli altri con i sentimenti che sono frutti dello Spirito che abita e vive in noi.

I frutti che vengono dallo Spirito.

L’apostolo Paolo nella lettera ai Galati elenca questa frutti: “amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé”. Questi sentimenti rendono luminose le nostre vite, si comunicano agli altri con la testimonianza della nostra vita e ci fanno crescere nella conoscenza di Dio e degli uomini. E ci donano la capacità di riconoscere i segni dei tempi, di interpretarli e trovare le vie per parlare agli uomini del nostro tempo, per affrontare le sfide della nostra società materialista e consumista.

“Io vi manderò lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli vi guiderà a tutta la verità e vi annuncerà le cose future” – dice il Signore. Questo Spirito muove la chiesa, la guida lungo la storia; è lo Spirito a suscitare nuove energie e nuove comunità, perché in ogni tempo il Signore sia presente ed operi in mezzo agli uomini.

La vera forza dei cristiani viene dallo Spirito del Signore.

In un mondo dominato dalla tecnica, quel gruppo di discepoli riuniti in preghiera nel cenacolo ci dice che la nostra vera forza viene dal Signore. Per questo la preghiera - fatta di ascolto della Parola di Dio, riflettendo su di essa e meditandola – è il segreto di ogni comunità cristiana. Con la preghiera noi ci prepariamo a ricevere il dono che viene dall’alto.

La descrizione che gli Atti degli Apostoli ci fanno della esperienza dei discepoli del Signore fanno nel giorno della Pentecoste, vuole descrivere con le immagini del vento che scuote e delle lingue di fuoco che si posano su ciascuno, un evento spirituale profondo, la comunicazione di una energia spirituale che viene dal Signore e che mette in moto tutta la nostra persona, liberandola dalla paura, dalla pigrizia, dalla indifferenza, sciogliendo le durezze del proprio cuore.

Così è iniziata la Chiesa, da quel manipolo di persone modeste trasformate dalla forza dello Spirito. E così la Chiesa continua a vivere e camminare in mezzo alla storia.

La comunità, animata dallo Spirito incide nella storia.

Anche noi veniamo coinvolti in questa storia bella che incide profondamente nella storia degli uomini. Più ci apriamo allo spirito e più vediamo avverarsi le parole del Signore: “chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste” (Gv.14,12).

Anche se siamo persone modeste, senza grandi mezzi, non siamo chiamati ad una vita modesta, a vivere in orizzonti ristretti. Con la forza dello Spirito si schiude dinanzi a noi un mondo vasto, come quello a cui si aprirono i discepoli uscendo dal Cenacolo.

Essi stessi erano sorpresi di vedere che il Signore aveva donato loro una lingua nuova, che tutti comprendevano e che toccavano il cuore e invitavano alla conversione. Erano le parole, il linguaggio nuovo donato dallo Spirito che è un linguaggio di amore. E per questa tocca i cuori.

Invochiamo con forza lo Spirito perché discenda in noi, perché sia esso ad animare le nostre parole e le nostre azioni. Invochiamolo non solo oggi, ma oggi giorno, perché le nostre vite siano animate e mosse da Lui, Spirito di amore.

Lo Spirito ci insegnerà ogni cosa, ci ricorderà ogni parola di Gesù, ci consolerà, ci guiderà alla verità per essere veri nell’amore, ci aprirà alle cose future, ci guiderà dove c’è dolore, solitudine, freddezza e rinnoverà la faccia di tutti gli uomini, rinnoverà il cuore dei popoli.

Intenzioni di preghiera:

  • Ti preghiamo o Signore rinnova oggi il prodigio della Pentecoste: effondi su ciascuno di noi la forza del Consolatore, aiutaci a spendere la nostra vita con gioia e generosità nella missione che tu ci affidi, donaci il coraggio di testimoniare il Vangelo oggi e sempre.
  • Vieni Santo Spirito e custodisci l’unità di questa famiglia in ogni parte del mondo. Donaci la luce che rischiara il nostro cammino e fa fruttificare i doni che da Te riceviamo in abbondanza.
  • Ti preghiamo o Signore sostieni sempre con il tuo amore il papa Benedetto, il nostro vescovo Crescenzio, e infondi sulla Santa Chiesa lo Spirito Santo perché, ammaestrata dal suo insegnamento, sappia parlare al cuore di tutti gli uomini e affrontare le sfide di questo nostro tempo.
  • Signore ti presentiamo tutte le invocazioni che sono state a noi affidate lungo questa settimana. Fa che in ogni lingua, popolo e cultura risuoni l’annunzio gioioso del Vangelo e manda Signore il tuo Spirito a rinnovare la terra: dove c’è odio fa fiorire l’amore, dove c’è dolore la gioia, dov’è la guerra la pace.
  • Spirito della Pentecoste, consola i nostri fratelli e le nostre sorelle malati: apri il loro cuore alla speranza e guariscili.