"Come Mosè innaolzò il serpente nel deserto, così bisogna sia innalzato il Figlio dell'uomo" |
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Dal Vangelo di Giovanni capitolo 3, versetti da 14 a 21
14Gesù disse a Nicodemo: “Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, 15perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
16Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. 17Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
18Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
19E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie.
20Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. 21Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio”.
guardare al signore per guarire
dai veleni di questa societa'
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Il bisogno di un riferimento per una vita che sia umana
In tanti avvertiamo nel nostro tempo, il bisogno di ritrovare una bussola, un orientamento, che sia riferimento per una dimensione umana che dia senso alla vita e aiuti a scoprire la vocazione all’unità di tutti gli uomini.
Ci siamo affidati allo spontaneismo, abbiamo ognuno cercato di usare gli strumenti che la società ha messo a disposizione per migliorare il nostro tenore di vita. Ma dinanzi al clima di violenza e aggressività che si diffonde nelle nostre città, comprendiamo che forse c’è una confusione, uno spaesamento; e sentiamo il bisogno di un indirizzo, di parole che possano invertire questa tendenza.
Convertendo il nostro cuore al Signore, cambia anche il mondo intorno a noi
Il Vangelo di Giovanni ci riporta al colloquio fra Gesù ed il vecchio Nicodemo che di notte era andato da lui. Alle sue domande Gesù risponde con l’invito al cambiamento del suo cuore: “Tu ti devi rinnovare interiormente, devi aprirti alla vita che viene dall’alto, aprirti allo Spirito di Dio che è amore”.
Di fronte alla degenerazione causata dall’attutirsi della tensione morale nel nostro tempo, il tempo di quaresima per noi è l’invito a tornare al Signore, a riprendere in mano le Scritture e a riflettere sul senso vero della vita, del proprio agire e del proprio operare. Perché da Lui impariamo a vivere amando.
Abbiamo Colui a cui guardare, che ci rinnova interiormente
Il Vangelo di Giovanni richiama l’episodio del serpente di bronzo innalzato da Mosè nel deserto che salvò la vita degli israeliti morsi dai serpenti velenosi: “Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna”.
Guardare al Signore che viene innalzato sulla croce significa cercare in lui il senso della vita, cogliere l’amore di Dio che ci invia il suo Figlio, per conoscere la sua misericordia, essere riscaldati dal suo amore e imparare da lui a vivere nella dimensione dell’amore.
Vivere è amare. Questo apprendiamo dal Signore, questo ci comunica la meditazione attenta delle parole del Vangelo. Gesù di Nazaret passò in mezzo agli uomini beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del male, che è un potere di divisione.
Disintossicarsi dal veleno che respiriamo nel nostro tempo
Gli israeliti nel deserto venivano colpiti da morsi velenosi dei serpenti che conducevano alla morte. Oggi i serpenti velenosi che mordono col il loro veleno sono altrettanto dannosi per le nostre umanità. Sono serpenti perché si presentano in maniera suasiva spingendo a pensare solo a se stessi, ad andare avanti ognuno per la sua strada.
Ma così viene attaccato il senso di solidarietà, si creano divisioni e contrapposizioni, si genera diffidenza; e si rende più difficile la convivenza pacifica, la fiducia vicendevole, si avvelena lo spirito di comunione e di pace.
Orientare la nostra vita guardando al Signore, facendo nostre le sue parole e i suoi comportamenti, indirizza le nostre scelte, i nostri pensieri ed azioni nella via della misericordia, dell’amicizia verso tutti. Così veniamo rinnovati interiormente e prepariamo il nostro cuore a celebrare con lui la Pasqua.
Con Gesù possiamo vincere il male col bene
Siamo a metà strada del cammino della Quaresima, mentre vediamo che per tanti, per la grande maggioranza, questi giorni scorrono per lo più come tutti gli altri, senza una particolare urgenza a rinnovare il proprio cuore, a ripensare i propri comportamenti, senza l’attesa di vivere la Pasqua, che è partecipazione alla passione di Gesù, e risorgere con lui alla vita nuova.
La Pasqua è la vittoria di Gesù sulla morte, la vittoria del bene sul male. La Pasqua è la luce di Gesù risorto che vince le tenebre, illumina i cuori di coloro che camminano con lui e sperimentano che con Gesù il male può essere sconfitto.
La luce di Gesù è amore che si comunica
Chi è solo, povero e abbandonato, chi vive straziato dalla guerra e dalla violenza, può vedere giorni di luce, di calore umano, di vicinanza. Con Gesù noi passiamo dall’amore per se stessi, radice di ogni violenza, all’amore per gli altri che si radica nel nostro essere uniti al Signore. Egli è la fonte di ogni misericordia, la sorgente dell’amore gratuito che rende nuova la nostra vita, che crea un mondo pacifico.
Viviamo questi giorni della Quaresima uniti al Signore, illuminati dalla sua Parola, che ci indica il cammino interiore della conversione, ci illumina sul nostro peccato e ci purifica col perdono che egli concede a coloro che si presentano a lui umili e pentiti.
Intenzioni di preghiera:
- O Signore, come Nicodemo noi ti chiediamo aiutaci ad uscire dalla tenebre del nostro peccato per venire presso di te alla luce della fede e per compiere le opere del vero discepolo.
- Ti preghiamo Signore per il papa Benedetto, il nostro vescovo Crescenzio e per tutta la Chiesa perché accompagnino gli uomini ad alzare gli occhi verso di te per riconoscerti come Signore della Storia, Dio della vita, Padre della gioia.
- O Signore che hai tanto amato il mondo da dare il tuo Figlio unigenito per la nostra salvezza aiutaci a camminare nella via della conversione illuminati dalle Sacre scritture, purificati dal tuo perdono, fiduciosi nella preghiera.
- Al termine della settimana ti presentiamo o Signore le invocazioni che sono state a noi affidate . Ti preghiamo per chi è povero, debole, sofferente e per i malati: perché la tua gloria possa rivestire la loro vita, sia asciugata ogni lacrima e ogni tristezza sia mutata in gioia dal tuo amore.
- Ti preghiamo o Signore per tutta la nostra Comunità perché viva unita a te il tempo della Quaresima. Rendila più forte nella fede, più salda nell’amore e proteggila da ogni male.
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