parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione dell' 08/12/08

Festa dell'Immacolata Concezione
   

Letture: Genesi 3, 9-15.20; salmo 97; Efesini 1,3-6.11-12; Luca 1, 26-38 .

 

"Ecco la serva del Signore:
avvenga per me secondo la tua parola "

Dal Vangelo di Luca capitolo 1, versetto da 26 a 38

L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».

A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».

Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

con maria, chiamati ad entrare nel disegno di dio, disegno di amore per tutti gli uomini

Da Maria impariamo a dialogare con Dio

Oggi, festa di Maria Immacolata, le pagine della Scrittura ci presentano un doppio dialogo, quello di Dio con Adamo ed Eva, nostri progenitori, e quello tra l’angelo di Dio e Maria di Nazaret.

Due dialoghi profondamente diversi: il primo ci presenta un uomo e una donna che si nascondono, che si giustificano dinanzi a Dio; si accusano a vicenda, non sapendo riconoscere la propria responsabilità, il proprio peccato; nel secondo vediamo lo stupore e la meraviglia di una ragazza povera scelta da Dio per il suo grande disegno di amore per tutti gli uomini e la sua risposta fiduciosa, risposta di chi si affida, anche senza comprendere immediatamente la dimensione enorme, la portata immensa di quel disegno in cui lei era chiamata ad entrare.

Senza Dio siamo smarriti e paurosi

La pagina della Genesi ci aiuta a comprendere che l’uomo separato da Dio è un uomo smarrito, incerto, pauroso, portato facilmente ad essere diffidente. Un dialogo che vuole aiutare l’uomo a diventare consapevole della sua disobbedienza, ma che diventa la ricerca di una giustificazione, fuga dalle proprie responsabilità, scaricandole sugli altri.

Ma il Signore non abbandona l’uomo a se stesso. Già nella storia del primo allontanamento è scritto il disegno di Dio di una storia diversa per l’uomo che si apre a lui: “Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”. L’iniziativa di Dio con Maria non è una iniziativa privata che riguarda solo lei, è una svolta nella storia degli uomini, è Dio che si fa uomo per noi e apre la possibilità per ciascuno di essere innalzati accanto a Dio. Se però, ci rendiamo disponibili come Maria.

Dio sceglie ciò che è stolto agli occhi degli uomini

La pagina evangelica ci mostra lo stupore, la meraviglia, la sorpresa di Maria, di fronte a qualcosa di inaspettato, di superiore ad ogni aspettativa. Proprio a lei, una fanciulla di un villaggio sconosciuto, Nazaret, Dio manda il suo angelo. Nella Bibbia non si parla mai di questo piccolo villaggio, Nazaret; anzi, per essere al confine con una regione pagana, era ritenuto disprezzabile, contaminato dai contatti con gente pagana. Ricordiamo la risposta di Bartolomeo a Filippo quando gli dice: “Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret”. E Bartolomeo esclama: “Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?” (Gv.1,45-46).

Maria, senza comprendere al momento la portata sconvolgente di quell’annuncio, si affida, si rende disponibile. Per mezzo suo Dio irrompe nella storia, inviando il suo Figlio.

Le vie diverse di Dio

Sono molto vere le parole del profeta Isaia quando afferma di Dio: “i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri”. Il Signore sceglie una ragazza povera di un piccolo villaggio come madre del Figlio suo che viene sulla terra; e Gesù nascerà povero, deposto in una mangiatoia, vivrà poveramente, amico di tutti, ma particolarmente dei poveri. E innocente, viene condannato a morte come un malfattore. Ma la sua resurrezione è la manifestazione che Dio è con lui e che la sua presenza in mezzo agli uomini continua nei secoli.

Le vie di Dio non sono le nostre vie. Ma sono proprio queste vie, quelle che giungono al cuore dell’uomo, che lo riconciliano con Dio, con se stesso e con i propri simili; aprono la strada ad una umanità riconciliata. E Maria ci sprona ad entrare con fiducia nel pensiero di Dio, nel progetto di Dio: un progetto di pace, di fraternità, di amicizia, di amore universale.

Affidarci come Maria

L’obbedienza alla Parola fa di noi creature nuove, ricostruisce la nostra umanità, ci fa passare dall’accusa reciproca che tristemente ci viene illustrata nella pagina della Genesi, al riconoscere il proprio peccato, la propria lontananza, il bisogno che abbiamo della Parola che dà vita, riconcilia, apre agli altri, comprende e perdona. E così rinasce la vita.

Il nostro “sì” alla Parola che ci viene annunciata, ci fa entrare in un mistero di vita grande, nella vita stessa di Dio, ci fa suoi collaboratori nel disegno di riconciliazione degli uomini, fa di noi – piccoli uomini e piccole donne – i suoi angeli nel mondo, perché altri possano imparare a dire “sì” come Maria e conoscere le gioie e la ricchezza di vita che viene dal Signore.

Lodiamo il Signore che ci ha scelti

E come Maria ha cantato al Signore la sua gioia, anche noi vogliamo esprimere la nostra gratitudine e stupore con le parole di Paolo, della seconda lettura di oggi:

“Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. …egli che ci ha scelti … per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo … In lui siamo stati fatti anche eredi, predestinati … a essere lode della sua gloria”.

Intenzioni di preghiera:

  • Ti preghiamo o Signore perché, come Maria, rispondiamo con un sì generoso e responsabile a Te che chiedi di nascere nuovamente in mezzo a noi. Aiutaci a vivere questo tempo di attesa nell’umiltà, nella preghiera, nell’operosità.
  • Signore, tu che attendi con pazienza che ogni uomo si apra al tuo amore, perdona il nostro peccato, aiutaci in questo tempo di Avvento ad aprire i nostri cuori per accogliere con te la speranza della nostra salvezza.
  • Ti preghiamo o Signore per la tua Santa Chiesa, effondi su di lei la tua grazia, perché come Maria accolga il Figlio tuo e nel tuo nome sia madre di una discendenza numerosa e santa. Sostieni il Papa Benedetto e il nostro vescovo Crescenzio.
  • Accogli Signore le invocazioni che ti presentiamo e che sono state affidate lungo questa settimana alla nostra preghiera. Tu che hai promesso nuovi cieli e una nuova terra, vieni incontro alle attese di pace e di giustizia che salgono a te da tanti angoli della terra. Che il tuo amore senza confini venga a consolare ogni cuore che è afflitto e doni la pace al mondo intero.
  • Ti preghiamo o Signore per tutte le nostre Comunità, perché testimonino il tuo amore davanti a tutti gli uomini e si preparino a ricevere l’annuncio della tua nascita nell’accoglienza ai poveri e ai diseredati della terra.