parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo

Predicazione del 07/12/08

2ª domenica di Avvento/B
   

Letture: Isaia 40, 1-5.9-11; Salmo 84; 2 Pietro 3, 8-14; Marco 1, 1-8.

Memoria di sant'Ambrogio (+397) vescovo di Milano. Pastore del suo popolo, fu forte di fronte all'arroganza dell'imperatore.

"Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!"

Dal Vangelo di Marco capitolo 1, versetto da 1 a 8

Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Come sta scritto nel profeta Isaìa:

«Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero:egli preparerà la tua via.

Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.

Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.

Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico.

E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

spianate i sentieri interiori del vostro cuore
per accogliere il signore che viene

Apriamoci alla speranza di un mondo nuovo

Inoltrandoci nel tempo di Avvento, riceviamo parole di speranza, di fiducia, per noi e per gli uomini e le donne delle nostre città: “Consolate il mio popolo, parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta”.

Se noi non rimaniamo nei ritmi delle nostre abitudini, dei nostri pensieri scontati, dei sentimenti di chi mette a centro se stesso, e ci mettiamo in ascolto del Signore, non c’è spazio per la rassegnazione, per l’accettazione passiva dinanzi al dolore, alla malattia, alla solitudine di tanti che vivono nelle nostre città.

Rientriamo in noi stessi e purifichiamo il nostro cuore

La strada da spianare al Signore è una strada interiore, che passa dentro il nostro cuore, ingombrato ancora da tanti pensieri e sentimenti che impediscono al Signore di prendere fissa dimora dentro di noi.

Quelle cose che facilmente riteniamo trascurabili – risentimenti che ci portiamo dentro da tempo, fratelli che abbiamo messo da parte come se non ci fossero, un modo scontato e abitudinario nell’incontro con i nostri amici poveri, un incontro affrettato e distratto col Signore nella preghiera, con uno spazio sempre troppo misurato, ristretto – tutte queste cose non spianano la strada al Signore che vuole venire.

Possiamo vincere la rassegnazione

C’è un mondo intorno a noi che vive rassegnato, impaurito; e tanti sono quelli che vedono il rinchiudersi in se stessi come la cosa più opportuna da farsi. Chi appiana e raddrizza i sentieri del suo cuore, manifesta intorno a sé una realtà diversa, bella: “allora si rivelerà la gloria del Signore – dice il profeta – e tutti gli uomini insieme la vedranno” (Is. 40,5).

Queste parole sono vere e il Signore ci fa contemplare una realtà che è già la realizzazione della sua Parola: “Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri” (Is. 40,11). Non è questo quello che impariamo dal Signore, man mano che ci lasciamo plasmare dalla sua Parola?

I segni di un mondo umani e riconciliato

Vedere il volto degli Amici disabili alla liturgia della Confermazione, vedere i giovani chinati sui bambini per aiutarli imparando a voler bene, sentire gli anziani contenti per aver ascoltato il Vangelo assieme a noi nella preghiera e sentircelo dire esplicitamente che è stato bello per loro … insomma i nostri amici che il Signore ci fa incontrare ci aiutano a spianare le strade del cuore, a togliere le asperità, le durezze, la freddezza, il modo distaccato di guardare. E il Signore fa scendere come un miele che ci addolcisce, i suoi stessi sentimenti.

Stare col Signore, nella preghiera

Il deserto di cui ci parlano le Scritture è lo spazio di silenzio nel quale il Signore fa sentire forte la sua voce. Lì, nel silenzio della preghiera, il Signore parla al nostro cuore, come dice il profeta Amos: “ecco, la attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore” (2,16). Liberiamoci dalla fretta quando ci ritiriamo nel silenzio della preghiera, il Signore ha tante cose da dirci che ci aprono gli occhi e ci fanno vedere gli impedimenti che ancora ci sono.

Giovanni Battista continua a far sentire la sua voce ancora oggi. Egli è povero di mezzi materiali, ma è ricco solo della Parola di Dio. È la Comunità che ci parla in maniera accorata, anch’essa povera di mezzi materiali e ricca solo della Parola di Dio. Ci parla con forza perché facciamo spazio al Signore nel nostro cuore.

Parlare con fiducia e forza al cuore degli uomini

Ma ci dice anche di parlare al cuore degli uomini, in questo tempo, con forza e annunciare la lieta notizia, il Vangelo che è buona notizia: “Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza … Alza la voce, non temere”.

È una voce che gli uomini hanno bisogno di sentire. Non siamo timidi, prigionieri delle nostre giustificazioni. Sono molti quelli che attendono la buona notizia. Dinanzi a tante difficoltà, alle paure per la crisi economica, c’è la soluzione. E la soluzione viene dal Signore che ci apre la via della compassione, che raduna i dispersi, che avvicina i lontani, che crea spazi dove insieme si gusta la gioia che viene dall’accogliere il Signore che viene.

Intenzioni di preghiera:

  • Ti ringraziamo o Signore per la testimonianza di Giovanni il Battista che ci aiuta a vivere questo tempo come momento di grazia e di conversione.
  • Signore tu che chiami gli umili a Te raddrizza i sentieri del nostro cuore perché esso sia abitato dalla tua Parola, spiana le asprezze del nostro orgoglio perché possiamo accogliere la speranza che ci doni di un mondo rinnovato dal tuo amore.
  • Ti preghiamo o Signore per il Papa Benedetto, per il nostro vescovo Crescenzio e per tutta la Chiesa. Dona nuove energie d’amore, di saggezza e di generosità nel comunicare il Vangelo della salvezza.
  • O Signore noi ti preghiamo, accogli le invocazioni che a te presentiamo e che lungo questa settimana sono state affidate alla nostra preghiera: prendi nelle tue mani la vita di chi è misero, dà sostegno a chi è nel bisogno, continua a liberare dal peso della morte chi è condannato senza appello e concedi a tutti di godere della tua misericordia.
  • Ti preghiamo o Signore perché tutti amino la vita, la difendano e la rispettino. Ricordiamo in particolare tutti i bambini, gli uomini e le donne che muoiono di fame, di sete, di malattia.