parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 04/06/06
Festa della Pentecoste/B
   
Letture: Atti 2, 1-11; Salmo 103 ; Galati 5, 16-25; Giovanni 15,26-27; 16,12-15 .

 


Tutti furono ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare altre lingue

Dal Vangelo di Giovanni capitolo 15 versetti da 26 a 27 e cap. 16, 12-15

Gesù disse ai suoi discepoli: "Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio.

Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.

Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future.

Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà.Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà».

La forza dei cristiani, di ogni comunita'
e di tutta la Chiesa

La Pentecoste

Quella che celebriamo oggi, la festa della Pentecoste, non è solo qualcosa del passato che ricordiamo oggi, ma qualcosa che riguarda l’oggi della Chiesa e dei cristiani, è qualcosa anche del presente.

Il libro degli Atti ci racconta quello che è avvenuto cinquanta giorni dopo la Pasqua, giorno di Pentecoste. Dopo la Pasqua quel piccolo gruppo di discepoli che erano stati con Gesù per tre anni, persone modeste, con l’ombra del tradimento di Giuda che aleggiava su di loro, aveva continuato a stare insieme, ricordando le parole che Gesù aveva rivolto loro nelle ultime settimane e pregando e meditando su quanto avevano vissuto durante quegli anni vissuti col Signore.

Sono persone di un piccolo mondo, intimorite di fronte alle autorità civili e religiose del tempo; hanno paura di uscire fuori incontro al mondo, ma stanno insieme, in attesa di una promessa fatta loro da Gesù, la venuta dello Spirito Santo.

L’evento del giorno di Pentecoste raccontato dagli Atti degli Apostoli è alla radice della svolta radicale che ci sarà nella loro vita, che darà inizio ad un viaggio dentro le diverse culture e mentalità del mondo di allora per comunicare il Vangelo di Gesù agli uomini. È un viaggio che ha attraversato la storia di venti secoli ed è giunto fino ad incontrare noi. Meditare sull’evento della Pentecoste ci porta a comprendere la vitalità della Chiesa nel corso dei secoli e nel tempo presente.

L’esperienza di quei primi discepoli è l’esperienza di una forza che irrompe nella loro vita e che li spinge ad andare incontro agli altri, a parlare al mondo della vita nuova iniziata con Gesù e invitare tanti a coinvolgersi come loro e vivere anch’essi la dimensione nuova che nasce dal Vangelo accolto nella propria vita.

L’evento della Pentecoste è qualcosa che ha sconvolto la vita di quei discepoli. Essi non sanno come descrivere quella forza straordinaria che è venuta in loro. Essi la descrivono come un vento impetuoso che entra nella stanza dove erano riuniti, come di lingue di fuoco che si posano su ciascuno di loro e li cambia nell’intimo.

La vita nuova

Subito dopo essi escono da quel luogo, il cenacolo, e incominciano a parlare a tutti del Signore Gesù. E quanti erano venuti a Gerusalemme per la festa ebraica della Pentecoste, sentono parole nuove che giungono al cuore, che tutti, pur essendo diversi riescono a comprendere nella propria lingua. L’elenco di popoli riuniti per quella Pentecoste ci fa comprendere che la Parola di Gesù può essere annunciata a tutti, compresa e fatta da tutti.

Non sono pochi anche oggi quelli che leggono la realtà della Chiesa e dei germogli nuovi che in ogni tempi nascono in essa, con criteri meramente terreni, con categorie sociologiche o economiche. In questo modo non si arriverà mai a comprendere la forza spirituale che anima e guida la Chiesa, la forza dello Spirito che irrompe nella Pentecoste e che continua a irrompere nella vita di quanti, riconoscendo la propria debolezza e fragilità, si aprono alla forza di amore che è lo Spirito di Dio e da esso si lasciano condurre.

Nella Chiesa noi vediamo i tanti aspetti organizzativi, le diverse responsabilità che in essa hanno il papa, i vescovi, i preti, le parrocchie, assieme ai laici nelle varie forme di aggregazione. Ma c’è una forza potremmo dire sotterranea, interiore, spirituale, che sfugge ai più, che spiega la vitalità della Chiesa nei secoli, fino al tempo presente e oltre. È “lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza”.

Pochi decenni addietro molte voci si sono levate nel nostro mondo occidentale: voci autorevoli del mondo della cultura, della filosofia e dell’economia che preannunciavano la fine della religione con l’inizio del nuovo millennio. E anche tanti nella stessa Chiesa sembravano impaurita di fronte a queste voci e ai vari attacchi contro di lei.

Oggi vediamo una domanda che da più parti viene rivolta alla Chiesa, vediamo la nascita e il consolidarsi di nuove forme di vita cristiana semplici, gioiose, che vanno alla radice della fede cristiana. Vediamo l’avvento di una nuova Pentecoste, con nuovi movimenti e comunità, sorti negli ultimi decenni che continuano a crescere e svilupparsi, portando nuova linfa, una nuova energia anche alle antiche strutture della Chiesa.

“La forza universale”

Le immagini dell’incontro che il Papa ha avuto ieri con circa mezzo milione di persone di movimenti e comunità è eloquente di questa forza dello Spirito che continua ad operare e del futuro bello che si apre per la Chiesa in questo tempo.

In un mondo in cui le distanze si sono accorciate, con l’incontro di tante culture, di religioni ed etnie diverse, c’è bisogno di annunciare il Vangelo in maniera diretta, semplice, immediata perché possa raggiungere il cuore di tanti che sono in ricerca di qualcosa di vero e di bello per la propria vita ed aiutare tutti - quale che sia la cultura, la religione, la etnia di appartenenza – ad operare per un mondo più giusto, più umano e più solidale.

C’è bisogno di lasciarsi guidare da questa forza misteriosa, di camminare con questa forza e di crescere nella comprensione di tante cose, come ci dice Gesù nella pagina evangelica di oggi sempre pronti ad aprirci alle cose nuove, al futuro che egli ci fa intravedere.

La forza dello Spirito è una forza della giovinezza della Chiesa, una forza che fa camminare nel mondo di oggi pronti a dare un’anima a quest’uomo smarrito del nostro tempo, ad allargare il nostro cuore a tutti.
  • Intenzioni di preghiera:

  • Ti preghiamo, o Signore, rinnova oggi il prodigio della Pentecoste: effondi su ciascuno di noi la forza del Consolatore, aiutaci a spendere la nostra vita con gioia e generosità nella missione che tu ci affidi, donaci il coraggio di testimoniare il Vangelo oggi e sempre.
  • Ti preghiamo o Signore per il Papa Benedetto e per il nostro vescovo Michele. Ti ringraziamo per la Veglia che ieri abbiamo vissuto col Papa. Tu che in ogni tempo rinnovi la Chiesa suscitando in essa doni e carismi concedi ai Movimenti ecclesiali e alle Nuove Comunità di essere sempre aperti all’azione del tuo Spirito.
  • Ti preghiamo o Signore per ciascuno di noi: lava le nostre colpe nell’acqua viva del tuo Spirito, liberaci dalla schiavitù del peccato e della paura e fa che restiamo sempre uniti a te.
  • O Signore manda Signore il tuo Spirito a rinnovare la terra: dove c’è odio fa fiorire l’amore, dove c’è dolore la gioia, dov’è la guerra la pace.
  • O Signore ti preghiamo per l’Africa, oppressa da tante difficoltà, perché possa presto risorgere ad una vita nuova trovando aiuto e solidarietà. Proteggi o Signore tutti i nostri fratelli che lì testimoniano la speranza del tuo Vangelo.
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