parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 19/12/04
domenica 4ª di Avvento - anno A
   

Letture: Isaia 7,10-14; Salmo 23; Romani 1,1-7; Matteo 1, 18-25.


"Giuseppe, non temere di prendere Maria come tua sposa "

Dal Vangelo di Matteo,
capitolo 1, da 18 a 25.

18Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. 19Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto.

20Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. 21Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».

22Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: 23Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi.

24Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, 25la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù.

non abbiate paura di aprirvi alla vita con Gesu'

Il Signore bussa alla porta di Giuseppe

In questa quarta domenica di Avvento che prelude al Natale, la Chiesa ci mette accanto Giuseppe, lo sposo di Maria. Anche Giuseppe, come Maria, aveva i suoi programmi per il futuro: un lavoro, una famiglia per vivere serenamente insieme.

Ma il Signore si presenta a lui, lo mette dinanzi a un fatto nuovo, del tutto inaspettato. Giuseppe si trova di fronte a Maria che aspetta un bambino. È qualcosa che va oltre la sua comprensione.

Ci sono i suoi dubbi, le incertezze e infine sta per orientarsi a lasciare che Maria andasse per la sua strada, prendendo le distanze da lei.

Ma il Signore gli parla attraverso un sogno e le parole che gli giungono: “Giuseppe, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito santo”.

Il Signore bussa anche alla nostra porta

Giuseppe si incontra con le parole semplici con cui il Signore gli parla. È la stessa esperienza del nostro incontro con le parole del Vangelo. A noi pure viene detto: Giuseppe, non temere di prendere con te quella che conosci bene; ma non conosci quella vita profonda che sta nascendo in profondità.

Queste parole sono per noi: non temere di prendere con te il Vangelo, non temere di fissare le parole e lasciare crescere dentro di te la Parola. “Non temere di prendere con te Maria, tua sposa …”: è la parola che bussa alla porta di Giuseppe.

Siamo tutti come Giuseppe, paurosi, resistenti a cambiare prospettiva, che non sappiamo dire come Maria: “Avvenga di me secondo la tua parola”. Ma l’Avvento è l’annuncio che Dio è vicino, che Dio viene ad abitare in mezzo a noi. Questa è la notizia dell’Avvento da imprimere in noi.

Un nuovo inizio

Giuseppe era agitato, non sapeva che fare. E il Signore gli manda il suo angelo e gli apre una strada nuova, con Maria. Giuseppe pensava di ripudiare Maria. Ma il Vangelo ci dice che “si destò e fece come l’angelo gli aveva detto”. Sarebbe diventato il custode silenzioso di un figlio che non capisce, come quando lo ritrovano dopo tre giorni angosciati, che stava nel tempio di Gerusalemme.

Ma Giuseppe facendo quanto gli il Signore gli ha detto, conosce la pace, la sua vita trova uno sbocco. Anche lui come Maria scopre l’amore gratuito di cui è fatto oggetto. E allora comprende da umile che può prendere Maria con sé.

Maria è la donna del nuovo inizio e Giuseppe accetta di entrare in questa storia che inizia. Chi approda all’Avvento si fa povero e umile e conosce un nuovo inizio, una vita che germoglia, ma conosce anche una speranza per il mondo.

Colui che nasce a Natale è un Dio pieno di compassione. Egli viene come il più povero e il più debole, nasce a Betlemme in una stalla e viene adagiato in una mangiatoia. Ma in lui povero e debole si manifesta la forza del Dio che salva, si chiama Gesù.

Lasciamoci vincere - come fece Giuseppe - dalla parola amica che il Signore ci rivolge. Non temere di prendere con te il Vangelo. Ogni giorno, per farlo crescere dentro di te. Non temere di prendere con te Maria, immagine della Chiesa, della comunità, dove questa vita germoglia, cresce e diventa un albero per tanti nel mondo, per tutti quelli che cercano un riparo, un conforto, una consolazione, un approdo.
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