parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli

la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 15/08/04
Assunzione della Beata Vergine Maria
 

Letture : Apocalisse 11,19; 12,1-6.10; salmo 44; 1 Corinzi 15, 20-26; Luca 1, 39-56.

 
"Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente "

Dal Vangelo di Luca,
capitolo 1, da 39 a 56.

39In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda.

40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo 42ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? 44Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. 45E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore”.

46Allora Maria disse:
“L’anima mia magnifica il Signore 47e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, 48perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. 49Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome: 50di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.

51Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; 52ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; 53ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi.

54Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, 55come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre”.

56Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

UN SEGNO LUMINOSO NEL CIELO

Uno spazio di luce che rischiara le tenebre

I giornali ogni giorno ci danno tante notizie. E molte di esse sono notizie brutte, di morte, di violenze, di guerre, di miseria. Certo, ci sono anche notizie belle, piacevoli, notizie di sport, di questo tempo di vacanza. Ma spesso sono cose passeggere, brevi, che poi ci fanno ritornare alla vita di sempre.

In ogni tempo, come anche nel nostro, il Signore ha cercato di manifestarsi agli uomini, ha cercato e cerca persone che si aprono alla vita con Lui. In questo nostro mondo c'è bisogno di spazi dove si vive in pace, dove ci si aiuta e ci si vuole bene, dove si sperimenta l'armonia della vita che Dio dona a quelli che lo cercano.

La festa di Maria Assunta in cielo, oggi 15 agosto, ci presenta la conclusione di una vita, quella di Maria innalzata alla dignità grandiosa di Madre di Gesù e coronata di gloria nel regno dei cieli.

Non possiamo dimenticare da dove e come inizia questa storia che culmina nella gloria di Maria. Inizia a Nazareth, un paese della Galilea prima del tutto sconosciuto. Maria è una povera e umile fanciulla. Dio sceglie proprio lei per fare grandi cose per noi uomini, per manifestare il suo amore e la sua misericordia.

La forza di Dio e la forza degli uomini

Continuamente assistiamo a una lotta fra il bene e il male. Il male che si presenta col volto della guerra, del terrorismo, dei genocidi – ricordiamo quello avvenuto in Ruanda 10 anni fa: in cento giorni un milione di tutsi massacrati dagli hutu, in maniera crudele, spaventosa. Il bene che si presenta con la forza della parola, con l'amicizia, l'affetto, il perdono, l'amore, sembra troppo debole per far fronte a tante violenze. Come Gesù nelle ore della passione.

Ma Dio non sceglie di vincere con la forza delle armi, con l'odio, la violenza. Maria, che oggi festeggiamo assunta in cielo, è stata lo strumento consapevole scelto da Dio per operare col suo amore in mezzo agli uomini.

La forza di Dio è la forza del suo Spirito, una forza soave, dolce, che tocca i cuori, fa pensare e riflettere e aiuta a scegliere. È una forza che il mondo non conosce, ma che conoscono bene quelli che si nutrono ogni giorno della Parola di Dio, dialogano con Lui nella preghiera e vanno incontro agli altri disarmati, senza mezzi, ma col cuore spinto da questa di amore, che è lo Spirito di Dio.

Lo Spirito di Dio ci apre agli altri

Lo Spirito di Dio scioglie dall'immobilismo, libera dalla pigrizia e dalla paura, comunica gioia e vita agli altri. Maria si apre allo Spirito di Dio. E subito si mette in viaggio per raggiungere attraverso la montagna il villaggio dove abitava un'anziana bisognosa di aiuto.

Ma il suo arrivo trasmette gioia, la gioia dello Spirito di Dio, comunica vita. Come avviene ad Elisabetta e al bambino che portava in seno, colui che sarà chiamato Giovanni il Battista.

Maria è un segno grandioso non solo nel cielo, dove vive accanto al suo Figlio. È un segno di luce anche per noi su questa terra. Maria è l'immagine di chi lotta con Dio e vince sul male. E noi, i credenti, la Chiesa, siamo chiamati a lottare in questo mondo contro il male, con le armi dolci e forti dello Spirito di Dio.

Maria ce lo dice, perché anche noi come popolo di Dio, Chiesa santa di Dio, lottiamo, operiamo e sperimentiamo questa forza buona di Dio: “Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e la sua misericordia si stende su quelli che lo temono” .

L'opera di Dio in Maria

Sì, il Signore da umile fanciulla di una borgata l'ha resa Madre del Figlio suo e Madre degli uomini, Madre della Chiesa. Maria ha creduto a quanto le è stato annunciato, si è fidata prima ancora di vedere davanti a sé segni e gesti su cui poggiarsi.

E sin dall'inizio della sua nuova storia canta la vittoria del Signore, tenendo presente quando il Signore aveva già operato in tutta la storia del popolo di Dio e che avrebbe continuato nelle generazioni successive: “L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore. … Egli ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore, ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili, ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi” .

È un canto di lode e di ringraziamento che nasce dalla fede di Maria, impregnata della storia di salvezza che Dio aveva già scritto nella vita degli uomini.

Noi conosciamo la storia di questi giorni, alcuni conoscono bene la storia del nostro recente passato; gli specialisti conoscono la storia dei popoli attraverso i secoli. Ma c'è una storia diversa che non troviamo nei libri, sui giornali e nelle riviste. È questa storia di amore di Dio che raggiunge tanti uomini di ogni tempo, e che fa giungere il suo soffio benefico a tanti che sono come quelli che Gesù ci descrive nel Vangelo di Matteo: agli affamati, assetati, forestieri, nudi, malati, carcerati (Matteo 25,31-46).

In Maria vediamo questa storia luminosa, preceduta e continuata da tanti amici di Dio, cominciando da Abramo e finendo ai nostri giorni: a papa Giovanni, a madre Teresa di Calcutta e a tanti che hanno operato nel silenzio e nel nascondimento.

Maria è un segno grandioso nel cielo e sulla terra che ci chiama ad imitarla, a sperimentare la forza buona che riceviamo dal suo Spirito e che porta pace, consolazione, rende vicini, solidali, ci fa conoscere l'armonia della natura come Dio l'ha voluta e la vuole ristabilire.

 

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