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"Volete
andarvene anche voi?"
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dal
Vangelo di Giovanni, capitolo 6, versetti 60-69.
60Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero:
«Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?».
61Gesù,
conoscendo dentro di sé che i suoi discepoli proprio
di questo mormoravano, disse loro: «Questo vi scandalizza?
62E se vedeste il Figlio dell`uomo salire là dov`era
prima? 63E` lo Spirito che dá la vita, la carne non
giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e
vita. 64Ma vi sono alcuni tra voi che non credono».
Gesù
infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non
credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. 65E continuò:
«Per questo vi ho detto che nessuno può venire
a me, se non gli è concesso dal Padre mio».
66Da
allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non
andavano più con lui.
UN INVITO A RIFLETTERE SULLA NOSTRA FEDE
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Linvito
a scegliere per Gesù, nutrimento della nostra vita
Si
conclude oggi la lettura del capitolo sesto del Vangelo
di Giovanni che ci ha accompagnato in queste domeniche.
È stato un invito insistente di Gesù a passare,
dal pane materiale che aveva distribuito alla folla di Cafarnao,
alla conoscenza di un pane non materiale, di un cibo per
la vita che non finisce.
Io
sono il pane della vita
chi viene a me non avrà
più fame e chi crede in me non avrà più
sete (Giovanni 6,35). Più volte, in questo
lungo capitolo, Gesù ha ripetuto queste parole, ha
insistito, presentandosi a noi come colui che può
rispondere ai nostri desideri e bisogni più profondi.
Alla
fine di questo discorso ci troviamo di fronte alla scelta
di accogliere e fare nostre queste parole e cercare in Gesù
la realizzazione della nostra vita.
È
utile per tutti noi rileggere tutto il capitolo che abbiamo
ascoltato diviso in tante parti lungo le ultime domeniche.
Quale effetto hanno avuto ed hanno su di noi le sue parole?
Interpellati
dalle sue parole
Alla
fine del discorso di Gesù, troviamo che le sue parole
vengono a mettere a nudo quello che cè nel
cuore di ognuno. E sono molti quelli che si separano da
lui e se ne vanno per conto proprio dicendo: Questo
linguaggio è duro; chi può intenderlo?
(v.60). Sembra loro difficile fare di Gesù colui
che diventa tutto nella propria vita.
La
defezione di tante persone, il loro allontanamento da Gesù,
interpella noi, discepoli di oggi. Viviamo in mezzo a persone
e sono tante che vivono dando troppo spazio
ai bisogni materiali e consumistici che vengono proposti
a tutti dalla mentalità corrente. La nostra fede
nel Signore come colui che ci comunica la vera vita, tante
volte viene messa in dubbio.
Il
comportamento di tanti che ci vivono accanto diventano per
noi oggi un motivo di riflessione sulla nostra fede nel
Signore e su come la nostra comunità vive la fede
in Lui.
Gesù
sa che tanti, pur potendo, non vogliono accettarlo; lincredulità
non lo stupisce. Quando molti dei suoi discepoli si
tirarono indietro e non andavano più con lui
(v.66), Gesù chiede ai Dodici: Forse anche
voi volete andarvene? (v.67).
Egli
vuole aiutare i Dodici e noi oggi a vincere
lincredulità e lincomprensione; vuole
indurci a riflettere ancora sulla sua persona. Se noi crediamo
in Lui, possiamo superare la cecità del nostro cuore,
possiamo vedere, comprendere e conoscere lo Spirito e la
vita che riceviamo dalle sue parole.
Scegliere
di vivere col Signore
La
domanda di Gesù ai Dodici Forse volete
andarvene anche voi? diventa un aiuto a deciderci
per lui, un incoraggiamento a perseverare nella vita con
Lui. Nel dubbio, nella difficoltà, nei momenti di
crisi, non mettiamo in dubbio la nostra fede nel Signore,
non ci allontaniamo da Lui.
Anzi:
le nostre decisioni per il Signore, per vivere il suo amore
con i poveri, il suo interesse per tutti gli uomini, tutto
questo può aiutare altri a scegliere per il Signore,
a credere in Lui. Lo sappiamo bene che le nostre scelte,
il nostro comportamento può influire sulla vita degli
altri e sulle loro decisioni. Ce ne accorgiamo quando ci
avviciniamo alle persone che tanto facilmente vengono dimenticate
e lasciate sole; o quando manifestiamo il nostro affetto
a chi è più giovane o più anziano di
noi in maniera gratuita, al di fuori della logica del dare
e dellavere.
Simone,
davanti alla domanda di Gesù, diventa il portavoce
degli altri. Egli dà la risposta decisiva: Signore,
da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; noi abbiamo
creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio (vv.68-69).
Andarsene via da Gesù vorrebbe dire separarsi da
Colui che solo ci può indicare e far camminare per
la via della vera vita.
Confessiamo
con Simon Pietro la nostra fede nel Signore
Scegliere
per Gesù, come fanno Pietro assieme agli altri Undici,
vuol dire aver trovato in Lui la vita. Vivendo assieme a
Lui, ascoltando giorno dopo giorno quello che ci suggerisce,
ci ha portato ad una comunione di vita con Lui, a stabilire
rapporti nuovi con tanti nostri fratelli.
Noi
vogliamo confessare con Simon Pietro: noi abbiamo
creduto e conosciuto, noi siamo stati con Te; ed abbiamo
visto che tu sei il Santo di Dio, tu ci porti vicino a Dio
e vicino agli uomini, tu ci fai conoscere come vivere la
vita stessa di Dio stando su questa terra; tu sei per noi
il pane di vita disceso dal cielo. Veramente chi viene
a te non avrà più fame e chi crede in te non
avrà più sete.
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