parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli
la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 19/05/02
Festa della Pentecoste- anno A
 
Letture: Atti 2, 1-11; Salmo 103; 1 Corinzi 12,3-7. 12-13; Giovanni 20,19-23.

"Essi furono tutti pieni di Spirito Santo"

dal Vangelo di Giovanni, capitolo 20 versetti 19-23.


19La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».

20Detto questo, mostrò loro le mani e il costato.

E i discepoli gioirono al vedere il Signore.

21Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch`io mando voi».

22Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; 23a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».

LA FORZA CHE MUOVE LA CHIESA:
LO SPIRITO DI DIO, SPIRITO DI AMORE

La trasformazione dei discepoli ad opera dello Spirito

Celebriamo oggi la Pentecoste, cinquanta giorni dopo la Pasqua. Quei primi discepoli che il Signore risorto, nei primi giorni dopo la Pasqua, aveva trovato insieme, ma rinchiusi nello stesso luogo per paura dei Giudei, ora - dopo aver a lungo pregato insieme con Maria ed altre donne insieme ai parenti di Gesù - ricevono una forza che viene dall'alto e scende dentro di loro.

È lo Spirito di Dio, il soffio della vita di Dio che viene in loro e li fa aprire agli altri. Lo Spirito di Dio è un soffio di amore che rianima quei cuori pavidi, li riempie di amore, quello stesso amore con cui Gesù si era manifestato loro negli anni della sua vita terrena.

È un mutamento che avviene nell'intimo, preparato da una preghiera continua e insistente, fatta insieme. Il mondo attorno non sa quello che è avvenuto, non conosce quella trasformazione interiore, spirituale che il libro degli Atti degli Apostoli, all'inizio del secondo capitolo, ci raccontano ricorrendo a delle immagini: "venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo … apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro" (Atti 2, 2-3).

Gli abitanti della città di Gerusalemme - dove si trovavano quei primi discepoli - vedono solo che questa gente semplice, gente comune, esce fuori e comincia a proclamare con forza che quel Gesù che è stato messo a morte è risorto ed ora è vivo.

La preparazione dei discepoli insieme con Maria

Il Signore risorto durante i giorni dopo la Pasqua si è mostrato più volte ai suoi discepoli. Ogni volta li ha rincuorati, li ha aiutati a vincere la paura e i dubbi che avevano nel cuore. Ha mostrato loro le mani e il costato con i segni della crocifissione; ha chiesto loro da mangiare quando li ha visti spaventati perché credevano di vedere un fantasma; altre volte ha dovuto parlare a lungo - come ha fatto con i discepoli di Emmaus - per aprire loro la mente e il cuore e farsi riconoscere vivo, risorto dai morti.

Gesù ha detto loro: "Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi". Ma essi sono rimasti ancora chiusi nelle loro paure. Poi, alitando su di loro ha detto: "Ricevete lo Spirito Santo", ed essi si sono preparati nella preghiera perché lo Spirito di amore li trasformasse nel profondo.

Cinquanta giorni dopo la Pasqua, dopo l'evento che rimane sconosciuto al mondo esterno, comincia con loro l'avventura della Chiesa di tutti i tempi: proclamare con forza la vittoria del Signore Gesù sulla morte e manifestare al mondo che c'è una resurrezione per questo mondo, che ognuno di noi può rinascere alla vita con Lui, se accoglie il suo Vangelo.

La Chiesa della Pentecoste continua ad operare oggi

Noi oggi vediamo nel mondo una Chiesa diffusa in ogni luogo, vediamo tante espressioni della sua presenza. È presente nel Nord e nel Sud del mondo. E in ogni luogo essa cerca le vie più adatte per parlare al cuore di quest'uomo del nuovo secolo.

Non è facile parlare agli uomini del mondo ricco dell'Europa, dell'America del Nord, proclamando il Vangelo di Gesù e della sua vittoria sulla morte.

Ma questo Vangelo va annunciato e proclamato anche ai tanti uomini e donne che vivono nel Sud del mondo, dove tanti vivono nella più grande indigenza, non hanno speranza per il loro futuro, spesso sono in condizioni disperate.

Va comunicato agli uomini e donne prigionieri della logica della guerra, che acceca, fa crescere gli odi e non porta da nessuna parte. Come da lungo tempo vediamo che accade nella Terra Santa.

E la Chiesa vuole far giungere ovunque la notizia buona del Vangelo, per far comprendere a tutti che senza amore non c'è pace, senza apertura gli uni agli altri non c'è futuro giusto e tranquillo per noi e per le generazioni future.

In tanti modi e con diversi linguaggi la Chiesa continua, in mezzo a tante difficoltà, a proclamare la vita che sgorga dal Risorto, cerca di preparare con la sua parola quella strada del cuore dove lo Spirito di Dio possa entrare e riscaldare i cuori freddi, ammorbidire le durezze, sciogliere le chiusure, dare speranza a chi non ce l'ha.

Accogliamo l'annuncio della Chiesa che proclama: Cristo è risorto

Lasciamoci toccare nel cuore da questa Parola che la Chiesa non si stanca di annunciare da quella prima Pentecoste a Gerusalemme: Quel Gesù di Nazaret che voi avete crocifisso è vivo, Dio lo ha risuscitato, la morte non ha vinto su di lui. Egli è vivo, è risorto e può trasformare la vostra vita e la vita di questo mondo.

Lasciamoci liberare dalla schiavitù di una vita prigioniera delle cose materiali, da un egoismo sempre più avido di cose per noi stessi.

Avviciniamoci a questo mistero di amore che opera nella Chiesa con una forza che non viene da lei, ma dall'alto, lo Spirito di amore che Dio continua a effondere in questo mondo su tutti quelli che lo cercano, lo invocano nella preghiera e si rendono disponibili interiormente.