parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli
la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 28/04/02
5ª domenica di Pasqua - anno A
 
Letture: Atti 6, 1-7; Salmo 32; 1ª Pietro 2, 4-9; Giovanni 14, 1-12.

"Io sono la via, la verità e la vita"

dal Vangelo di Giovanni, capitolo 14 versetti 1-12

1«Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. 2Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l`avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; 3quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. 4E del luogo dove io vado, voi conoscete la via».


5Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?».
6Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
8Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 9Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? 10Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me?

Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. 11Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.
12In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre.

LA FIDUCIA DEI DISCEPOLI NEL SIGNORE
E' LA LORO FORZA


Camminare in questo mondo con la fiducia nel Signore


"Non sia turbato il vostro cuore" - dice Gesù ai discepoli nelle ore che precedono la passione - "abbiate fede in Dio e anche in me". E più volte, mostrandosi loro dopo la resurrezione, ripete: "Non abbiate paura".
Come si fa a vivere senza aver paura, in un mondo con tanti problemi, con guerre come quella infinita tra israeliani e palestinesi, che miete ogni giorno vittime? Da troppo tempo alcuni popoli vivono il tempo dell'odio e non credono più alla possibilità di una pace. Forse anche nel cuore di quel giovane tedesco che ha ucciso 18 persone in una scuola di Erfurt, si era accumulato tanto odio.


La preghiera e il Vangelo, forza dei cristiani


In questo mondo il Signore ci chiama a vivere, a camminare. E i discepoli suoi hanno una via da percorrere senza smarrirsi andando a destra o a sinistra. "Io sono la via, la verità e la vita" ripete anche a noi oggi il Signore Gesù. Vivere seguendo lui, camminando secondo le sue parole.

Davanti al dolore, alla sofferenza, i discepoli che vivono assieme al Signore ricevono una forza che non li fa allontanare dal dolore degli altri, non fa loro dimenticare le lacrime e il dolore di tanti; anzi li rende vicini ed alleati con i mondi dei poveri.

Davanti al bisogno di tanti, i discepoli hanno imparato a comprendere che la loro forza viene dalla preghiera e dall'ascolto della Parola.
Davanti alle domande di aiuto che crescono ogni giorno nella prima comunità di Gerusalemme, i dodici - ci racconta il libro degli Atti - cercano altri che possano aiutare, senza distogliersi dalla preghiera e dall'annuncio della Parola di Dio.
Questa è una indicazione per i discepoli del Signore di ogni tempo, perché le tante necessità di fronte a cui si trovano, non li distolga dalla preghiera e dal comunicare con gioia il Vangelo a quelli che ancora non lo conoscono.


Conoscere il Signore, nel rapporto personale con lui


Vivere con Gesù, crescere nel rapporto personale con lui è il segreto di ogni discepolo suo. "Io sono nel Padre e il Padre è in me" dice Gesù ai discepoli: egli desidera che impariamo a vivere con lui la stessa comunione che egli vive col Padre.

La comunione di Gesù col Padre è il segreto che egli ci svela, il segreto della sua forza durante le ore della passione, il segreto della sua fiducia. E anche la resurrezione dai morti viene dal suo rapporto col Padre che non lo lascia nel buio della tomba.

Lasciamoci attrarre dal Signore in questa costruzione di una umanità nuova che cresce nel mondo e lo aiuta a diventare più umano. A noi sentiamo rivolte le parole dell'apostolo Pietro: "Stringendovi a Cristo, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale …".


La presenza dei cristiani nel mondo


Diventiamo ogni giorno più disponibili all'opera del Signore, perché la comunità dei discepoli suoi cresca, si rafforzi, sia un segno di vita e di speranza, una via che tanti possono imboccare. A questo edificio spirituale tanti potranno guardare e venire, trovare riparo, comprensione, aiuto.

Il radicamento sempre più profondo della comunità dei discepoli col loro Signore porta frutti di salvezza per questo mondo. Gesù ci dice: "anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre". Non si tratta di diventare più bravi, più capaci o più esperti. L'apostolo Paolo ci aiuta a comprendere queste parole quando ci dice di se stesso: "non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me" (Galati 2, 20).
Camminiamo con fiducia secondo le parole del Signore perché - come dice il salmo - "l'occhio del Signore veglia su chi lo teme, su chi spera nella sua grazia" (salmo 32, 18).