parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli
la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 31/03/02
Pasqua di resurrezione - anno A
 
Letture: Atti 10,34..37-43; Salmo 117; Colossesi 3,1-4; Matteo 28,1 -10.

Cristo è risorto dai morti
e non muore più

dal Vangelo di Matteo, capitolo 28 versetti 1-10

1Passato il sabato, all`alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l`altra Maria andarono a visitare il sepolcro.

2Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. 3Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve. 4Per lo spavento che ebbero di lui le guardie tremarono tramortite.

5Ma l`angelo disse alle donne: «Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. 6Non è qui. E` risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto. 7Presto, andate a dire ai suoi discepoli: E` risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l`ho detto».8Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l`annunzio ai suoi discepoli.

9Ed ecco Gesù venne loro incontro dicendo: «Salute a voi». Ed esse, avvicinatesi, gli presero i piedi e lo adorarono. 10Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno».

DA UNA TOMBA VIENE LA VITA


Risuona l'annuncio della resurrezione del Signore


Ancora una volta, il Vangelo della risurrezione è risuonato nella notte di questo mondo. "Cristo è risorto!" ha ripetuto l'angelo in ogni comunità cristiana riunita per questa Pasqua, nella nostra città, in tante città di tutto il mondo. Tutti si sono riuniti attorno a questo annuncio. E da esso siamo invitati a ripartire con un nuovo slancio.


Questo Vangelo di Pasqua risuona con particolare forza non solo per noi, ma per tutti quelli che attendono nella speranza l'alba di un giorno nuovo. In ogni parte della terra, in questa stessa notte, risuona l'annuncio del Vangelo della risurrezione: "Cristo è risorto dai morti e non muore più!". È stato proclamato nella nostra lingua, ma risuona in tutte le lingue di ogni comunità cristiana che celebra la Pasqua. E tutti quelli che partecipano della Pasqua gustano già la bellezza e la dolcezza della comunione tra i discepoli di Gesù.

Quelle luci che, partite dall'unico cero, sono state consegnate nelle mani di ciascuno stanno a dire la gioia di avere la stessa luce e lo stesso amore. Dalla Pasqua germoglia la Chiesa di domani, come germogliò la prima Chiesa in quelle tre donne che stavano accanto al sepolcro.

Come le tre donne, anche noi ci rechiamo al sepolcro

Noi possiamo paragonarci a quelle tre donne di cui parla il Vangelo. Esse si recarono al sepolcro. Erano venute a Gerusalemme dalla lontana Galilea. Avevano seguito Gesù lungo gli anni della sua vita pubblica ed erano giunte fin sotto la croce. Ed ora, dopo la sua morte, si diressero a quella tomba per un ultimo atto d'amore verso il loro maestro.
Non hanno ceduto alla paura, come i discepoli, che prima erano fuggiti e poi si erano ritirati nella sicurezza di luoghi appartati.Loro, invece, tre povere e deboli donne, non potevano separarsi da quel maestro che le aveva capite e che le aveva amate come nessun altro


In questi giorni abbiamo vissuto in compagnia del Signore, siamo stati con lui fin sotto la croce e poi lo abbiamo vegliato al sepolcro.


Nella liturgia di Pasqua anche a noi i due uomini in vesti sfolgoranti, di cui parla il Vangelo, annunciano: "Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, dicendo che bisognava che il figlio dell'uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno".
Quelle donne lo avevano dimenticato, come tante volte anche noi dimentichiamo la Parola di Dio, presi come siamo da noi stessi e dalle nostre abitudini.

La resurrezione del Signore: annuncio di gioia per noi e per il mondo intero

L'annuncio della risurrezione di Gesù ci riempie di gioia, quella gioia che sentiamo grande nel nostro cuore. Ma questo annuncio non è un fatto privato che si chiude nelle nostre mura, non riguarda solo noi. L'annuncio della risurrezione è per il mondo intero.

La Pasqua ci è annunciata, certo per la nostra salvezza, ma soprattutto per la salvezza del mondo, per la salvezza dei nostri paesi e delle nostre città. Il Signore Gesù ci coinvolge nel suo stesso mistero di risurrezione.

Ogni vera comunità cristiana opera per preparare un mondo nuovo, dove la guerra non ci sarà più, dove gli odi saranno cancellati, dove la violenza non si affaccerà più come un ladro di notte, dove i poveri non saranno più umiliati, dove i bambini cresceranno in pace. È un grande sogno. Non viviamo per quello che non vale. Viviamo per un grande sogno. La fede fa vivere nel sogno: la tomba potrà essere aperta.

Nella notte di Pasqua noi celebriamo la tomba che si apre e la vita che risorge. E noi vogliamo essere come quelle tre donne che si dirigono verso le tombe di questo mondo perché siano aperte e la vita possa risorgere. Ogni comunità che nasce dal Vangelo è un luogo d'amore, deve anzi traboccare d'amore, perché la morte sia vinta e cresca l'amore per gli altri, per i fratelli, per i poveri, per i vinti, per i malati, per tutti.

Questo significa la fretta con cui le donne lasciarono il sepolcro: una gioia grande si affacciò nel loro cuore. Gesù non era morto, e sarebbe rimasto con loro per sempre. Andarono subito a dirlo agli Undici e a tutti gli altri, scrive l'evangelista.

Questo mondo ha bisogno dell'annuncio della Pasqua

Anche a noi è chiesto di comunicare questo annuncio al mondo intero, e di comunicarlo in fretta perché questo mondo ove Dio è escluso e il male sembra vincere, ha bisogno dell'annuncio della Pasqua. Ogni comunità cristiana, dovunque viva nel mondo, può essere la casa della vita, la casa della resurrezione, la casa della speranza. Una piccola casa può diventare la vita di un popolo. Da una tomba viene la vita.

Oggi, giorno della risurrezione, risuona la voce degli angeli. E alla loro voce fanno eco le voci delle tre donne, e ad esse si uniscono le voci di ogni comunità cristiana che vive nel mondo. Sì, la morte non ha più potere sulla vita. Le tombe di questo mondo non sono chiuse per sempre! Il Signore è risorto.

Non dubitiamo, non restiamo diffidenti; fidiamoci, seguiamo le donne, e andiamo incontro al Signore. Egli, risorto, ci parla, ci dona la sua forza e ci invia per le strade di questo mondo come testimoni del suo Vangelo di amore e di pace.

Non dimentichiamo il segreto di questa notte, il segreto di questi giorni vissuti accanto al Signore. Custodiamolo gelosamente nel cuore e spargiamolo come seme di risurrezione e di vita. La luce di Cristo risorto, il suo amore e la sua compassione siano con tutti noi, ora e sempre. Alleluja, Alleluja, Alleluja.