parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli
la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 03/02/02
4ª domenica Tempo Ordinario - anno A
 
Letture: Sofonia 2,3;3,12-13; Salmo 145; 1 Corinti 1,26-31; Matteo 5,1-12.

Messosi a sedere, ammaestrava i suoi discepoli

dal Vangelo di Matteo, capitolo 5 versetti 1-12

1Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. 2Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:

3"Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
4Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
5Beati i miti, perché erediteranno la terra.
6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
7Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
8Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
9Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
10Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.

UN POPOLO UMILE E POVERO,
CHE CAMMINA COL SIGNORE

La via delle Beatitudini

"Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, ammaestrava i suoi discepoli" (Matteo 5,1).

La nostra esperienza di fede ci fa constatare che ascoltare la parola di Gesù è sempre salire su un luogo alto, da dove non si vedono solo le cose della nostra vita: il nostro sguardo si allarga e riusciamo a vedere tante persone a cui Gesù guarda con commozione. Di esse sente compassione, ce le indica, ci parla di loro.

Con Gesù impariamo a stare in questo mondo con occhi e sentimenti nuovi. Sono gli atteggiamenti e i sentimenti di cui egli ci parla nel Vangelo delle Beatitudini.

Per dove passa la via della felicità? Chi è beato in questo mondo?

Chi sono i "poveri di spirito"?

Per prima cosa conta l'atteggiamento interiore con cui noi stiamo davanti al Signore e davanti al mondo.

"Beati i poveri in spirito": sono gli umili, quelli che interiormente si piegano davanti al Signore e lasciano che egli sia la guida e il padre nella loro vita. Questo atteggiamento del cuore ci rende dolci, pazienti, misericordiosi nei riguardi del prossimo.

La via della felicità passa non attraverso la forza, l'abbondanza di mezzi materiali; la mitezza, la dolcezza aprono il cuore e rendono possibile l'incontro vero e sincero, gli uni con gli altri: "beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio".

Quante situazioni di ingiustizia! Quanto numerosi sono i poveri, gli abbandonati a se stessi, quelli che soffrono e piangono. E quante situazioni di divisioni, di guerra, di lotte gli uni contro gli altri.

Chi pone la sua vita sotto lo sguardo di Dio - gli umili e poveri di cuore - questi sentono crescere in loro la fame e la sete di un mondo dove ci sia la giustizia e la pace. E per questo si ricevono dal Signore energie nuove che ci rendono operatori di pace.

"Un popolo umile e povero"

Mentre i potenti della terra si alternano sulla scena di questo mondo, il Signore guida un popolo umile e povero che percorre con la forza dello Spirito le vie di questa terra. E diventa partecipe della vita del Signore che "rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati, libera i prigionieri, protegge lo straniero, sostiene l'orfano e la vedova" (salmo 145, 7-9).

Questo popolo umile e povero (Sofonia 3,12) è la grande famiglia dei discepoli, in cui il Signore anche ai nostri giorni continua a chiamare e ad entrare.

Dice l'apostolo Paolo, rivolto alla comunità di Corinto e alle comunità dei discepoli di tutti i tempi: "Considerate la vostra vocazione, fratelli" (1 Corinzi 1, 26). Noi siamo stati chiamati a percorrere la via aperta da Gesù, la via delle beatitudini.

Nel volto di quell'uomo povero in spirito, mite, misericordioso, affamato e assetato di giustizia, puro di cuore, operatore di pace, perseguitato a causa della giustizia, noi vediamo il volto stesso del Signore Gesù. Ma vediamo anche il volto dei discepoli di tutti i tempi che camminano dietro al loro Signore.

E noi siamo stati chiamati a diventare donne e uomini delle beatitudini del Vangelo.

"Considerate la vostra vocazione"

Considerate la vostra vocazione: noi persone comuni, senza alcun merito, senza capacità particolari, chiamati dal Signore a essere membra vive di questa famiglia.

E mentre ascoltiamo, comprendiamo; mentre comprendiamo, sperimentiamo la forza dei sentimenti del Signore che ci vengono donati. E mentre camminiamo dietro al Signore vediamo con occhi nuovi ciò che prima ci era indifferente, col Signore impariamo a fermarci accanto, ad ascoltare, a parlare, a stendere la mano amica verso tanti.

Questo è già l'inizio del regno di Dio che è venuto e viene in mezzo a noi.

Cresca il regno di Dio in mezzo a noi, venga sempre più in questo mondo, comunichi gioia e pace e rinnovi la faccia della terra.