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Giovanni
battezza Gesù
nel fiume Giordano
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dal
Vangelo di Matteo, capitolo 3 versetti 13-17
13In
quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano
da Giovanni per farsi battezzare da lui.
14Giovanni però voleva
impedirglielo, dicendo: "Io ho bisogno di essere battezzato
da te e tu vieni da me?".
15Ma
Gesù gli disse: "Lascia fare per ora, poiché
conviene che così adempiamo ogni giustizia".
Allora Giovanni acconsentì.
16Appena
battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco,
si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere
come una colomba e venire su di lui.
17Ed
ecco una voce dal cielo che disse: "Questi è
il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto".
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IL
PADRE CI INDICA COLUI CHE DOBBIAMO SEGUIRE:
GESU', IL FIGLIO SUO
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I
cieli si sono aperti e il vero giusto è sceso fra
di noi
Abbiamo
lasciato domenica scorsa Gesù in braccio a sua madre
con i magi venuti da lontano in cerca di lui. E oggi lo
ritroviamo adulto sulle rive del fiume Giordano, in mezzo
a uomini e donne comuni, che si presenta a Giovanni per
farsi battezzare. Gesù che ha vissuto nascosto a
Nazaret per trenta anni viene ora "presentato"
agli uomini. La liturgia orientale ha fatto del battesimo
di Gesù la festa della sua Epifania, della sua manifestazione.
Tanti
fatti della vita quotidiana di questo mondo ci possono incupire,
preoccupare, a volte scoraggiare. In un tempo difficile
per il popolo di Israele la voce del profeta Isaia gridava
al Signore: "Ah! Se tu squarciassi i cieli e scendessi!"
(Isaia 64,1). E i cieli, con Gesù si sono squarciati;
il muro di separazione tra Dio e gli uomini è stato
abbattuto, Dio stesso con Gesù irrompe nel nostro
mondo, nella nostra vita: "Gesù uscì
dall'acqua, ed ecco si aprirono i cieli ed egli vide lo
Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di
lui" (Matteo 3, 16).
Dopo
il vangelo del Natale, dove Dio si è manifestato
ai poveri pastori e poi ai magi, col Battesimo egli si manifesta
per quello che veramente è, il Figlio di Dio, venuto
a riaprire una strada, rinnovare una alleanza, riavvicinare
gli uomini.
La
via umile che Gesù inizia a percorrere
La
via umile scelta da Dio per venire in mezzo agli uomini,
continua a disegnarsi davanti a noi, perché possiamo
comprenderla più chiaramente e percorrerla insieme
col Figlio suo. Gesù in mezzo ad uomini peccatori
che si avvicinano a Giovanni per un battesimo di conversione,
è colui che entra nella vita egoista ed orgogliosa
degli uomini, entra nel nostro mondo di ingiustizie e di
rancori per iniziare una nuova creazione.
Come
lo Spirito aleggiava sulle acque all'inizio della creazione
(Genesi 1,2) così ora lo Spirito scende su Gesù
sotto forma di colomba, perché con lui la vita degli
uomini viene ricreata, nasce di nuovo. E noi, mentre di
settimana in settimana continueremo a ritrovarci insieme,
a pregare, ad ascoltare la voce del Signore, entriamo in
questa amicizia più profonda con Dio e viviamo questa
alleanza nuova con Dio e con gli uomini.
"Ecco
il mio servo che io sostengo, il mio eletto in cui mi compiaccio.
Ho posto il mio spirito su di lui, egli porterà il
diritto alle nazioni": così ci dice oggi
il Signore (Isaia 42, 1). Non distraiamoci nelle nostre
giornate, non smettiamo di guardare a lui per conoscere
la vita stessa di Dio che si manifesta in Gesù e
lasciarci attirare da lui.
"Fare
la volontà di colui che mi ha mandato"
"Chi
ha visto me ha visto il Padre" dice Gesù
a Filippo (Giovanni 14,9), "mio cibo è fare
la volontà di colui che mi ha mandato" (Giovanni
4,34). Entriamo nel circuito di vita con Dio, nella famiglia
del Signore, imparando a fare anche noi la volontà
del Padre, come Gesù ci insegna nella preghiera del
Padre nostro: "sia fatta la tua volontà"
(Matteo 6,10). "Chi fa la volontà di Dio,
questi è mio fratello, mia sorella, mia madre"
(Marco 3,35).
In
Gesù si manifesta la volontà di Dio, Dio agisce
per mezzo suo; e noi conoscendo lui e vivendo con lui, conosciamo
Dio e viviamo con Dio e lo rendiamo presente in mezzo agli
altri.
Il
Signore ci dice che il suo Figlio è venuto per manifestarsi
a tutti gli uomini, non solo ad alcuni; ma per realizzare
tutto questo egli "non griderà né
alzerà il tono, non farà udire in piazza la
sua voce, non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà
uno stoppino dalla fiamma smorta" (Isaia 42,2-3).
È proprio così che Gesù si lascia conoscere
e così opera. Ai discepoli, spesso tentati da gesti
duri, dalla voglia di contrapposizione, egli dirà:
"imparate da me che sono mite e umile di cuore"
(Matteo 11,29).
Noi
che abbiamo incontrato il Signore aiutiamo altri ad incontrarlo
Riprendiamo
allora il cammino col Signore per crescere insieme con lui
e ascoltiamo la voce che ci viene dal Padre: "Questi
è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto"
(Matteo 3,17).
Il
Padre desidera che prendiamo coscienza anche noi di essere
figli suoi, che facciamo anche noi la sua volontà
e accompagniamo il Figlio suo che continua a camminare per
le strade degli uomini per lanciare ponti di amicizia, portare
luce ai popoli lontani, aprire gli occhi di chi è
cieco, far uscire chi è prigioniero dalla sua prigione.
Col
Signore, le nostre povere vite e le nostre piccole persone
diventano luoghi dell'incontro con Dio, casa dove il Signore
abita in mezzo agli uomini.
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