parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli
la Bibbia
Vangelo festivo
Predicazione del 13/01/02
Battesimo del Signore
 
Letture: Isaia 42,1-4.6-7; salmo 28; Atti 10,34-38; Matteo 3, 13-17.

Giovanni battezza Gesù
nel fiume Giordano

dal Vangelo di Matteo, capitolo 3 versetti 13-17

13In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui.

14Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: "Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?".

15Ma Gesù gli disse: "Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia". Allora Giovanni acconsentì.

16Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui.

17Ed ecco una voce dal cielo che disse: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto".

IL PADRE CI INDICA COLUI CHE DOBBIAMO SEGUIRE:
GESU', IL FIGLIO SUO

I cieli si sono aperti e il vero giusto è sceso fra di noi

Abbiamo lasciato domenica scorsa Gesù in braccio a sua madre con i magi venuti da lontano in cerca di lui. E oggi lo ritroviamo adulto sulle rive del fiume Giordano, in mezzo a uomini e donne comuni, che si presenta a Giovanni per farsi battezzare. Gesù che ha vissuto nascosto a Nazaret per trenta anni viene ora "presentato" agli uomini. La liturgia orientale ha fatto del battesimo di Gesù la festa della sua Epifania, della sua manifestazione.

Tanti fatti della vita quotidiana di questo mondo ci possono incupire, preoccupare, a volte scoraggiare. In un tempo difficile per il popolo di Israele la voce del profeta Isaia gridava al Signore: "Ah! Se tu squarciassi i cieli e scendessi!" (Isaia 64,1). E i cieli, con Gesù si sono squarciati; il muro di separazione tra Dio e gli uomini è stato abbattuto, Dio stesso con Gesù irrompe nel nostro mondo, nella nostra vita: "Gesù uscì dall'acqua, ed ecco si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui" (Matteo 3, 16).

Dopo il vangelo del Natale, dove Dio si è manifestato ai poveri pastori e poi ai magi, col Battesimo egli si manifesta per quello che veramente è, il Figlio di Dio, venuto a riaprire una strada, rinnovare una alleanza, riavvicinare gli uomini.

La via umile che Gesù inizia a percorrere

La via umile scelta da Dio per venire in mezzo agli uomini, continua a disegnarsi davanti a noi, perché possiamo comprenderla più chiaramente e percorrerla insieme col Figlio suo. Gesù in mezzo ad uomini peccatori che si avvicinano a Giovanni per un battesimo di conversione, è colui che entra nella vita egoista ed orgogliosa degli uomini, entra nel nostro mondo di ingiustizie e di rancori per iniziare una nuova creazione.

Come lo Spirito aleggiava sulle acque all'inizio della creazione (Genesi 1,2) così ora lo Spirito scende su Gesù sotto forma di colomba, perché con lui la vita degli uomini viene ricreata, nasce di nuovo. E noi, mentre di settimana in settimana continueremo a ritrovarci insieme, a pregare, ad ascoltare la voce del Signore, entriamo in questa amicizia più profonda con Dio e viviamo questa alleanza nuova con Dio e con gli uomini.

"Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto in cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui, egli porterà il diritto alle nazioni": così ci dice oggi il Signore (Isaia 42, 1). Non distraiamoci nelle nostre giornate, non smettiamo di guardare a lui per conoscere la vita stessa di Dio che si manifesta in Gesù e lasciarci attirare da lui.

"Fare la volontà di colui che mi ha mandato"

"Chi ha visto me ha visto il Padre" dice Gesù a Filippo (Giovanni 14,9), "mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato" (Giovanni 4,34). Entriamo nel circuito di vita con Dio, nella famiglia del Signore, imparando a fare anche noi la volontà del Padre, come Gesù ci insegna nella preghiera del Padre nostro: "sia fatta la tua volontà" (Matteo 6,10). "Chi fa la volontà di Dio, questi è mio fratello, mia sorella, mia madre" (Marco 3,35).

In Gesù si manifesta la volontà di Dio, Dio agisce per mezzo suo; e noi conoscendo lui e vivendo con lui, conosciamo Dio e viviamo con Dio e lo rendiamo presente in mezzo agli altri.

Il Signore ci dice che il suo Figlio è venuto per manifestarsi a tutti gli uomini, non solo ad alcuni; ma per realizzare tutto questo egli "non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta" (Isaia 42,2-3). È proprio così che Gesù si lascia conoscere e così opera. Ai discepoli, spesso tentati da gesti duri, dalla voglia di contrapposizione, egli dirà: "imparate da me che sono mite e umile di cuore" (Matteo 11,29).

Noi che abbiamo incontrato il Signore aiutiamo altri ad incontrarlo

Riprendiamo allora il cammino col Signore per crescere insieme con lui e ascoltiamo la voce che ci viene dal Padre: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto" (Matteo 3,17).

Il Padre desidera che prendiamo coscienza anche noi di essere figli suoi, che facciamo anche noi la sua volontà e accompagniamo il Figlio suo che continua a camminare per le strade degli uomini per lanciare ponti di amicizia, portare luce ai popoli lontani, aprire gli occhi di chi è cieco, far uscire chi è prigioniero dalla sua prigione.

Col Signore, le nostre povere vite e le nostre piccole persone diventano luoghi dell'incontro con Dio, casa dove il Signore abita in mezzo agli uomini.